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Fantasticare, una buona abitudine per vivere meglio

Ritagliarsi del tempo sembra impossibile, ma bastano pochi minuti per svuotare la mente e trovare nuova energia. Scopri come

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istockphoto

Ci siamo: tra non molto sarà primavera e il nostro fisico inizia a dare i primi segnali di attenzione.

Stanchezza, ansia, stress: ne abbiamo fatto una bella scorta e adesso è arrivato il momento di ricaricare le pile. Impariamo a regalarci una ventina di minuti tutti per noi, lasciamo che la testa si svuoti e il cervello vaghi libero e senza freni. Sognare a occhi aperti aumenta la creatività, libera la mente e migliora la vita: scopriamo perché.

E' proprio così: divagare, sognare a occhi aperti, lasciare che la mente si prenda una pausa assentandosi da quello che stiamo facendo, ha una grande importanza. Fare due passi all'aria aperta, un caffè con i colleghi, dieci minuti per sfogliare una rivista o ancor più semplicemente guardare fuori dalla finestra, ci aiutano a staccare la spina e ritornare poi al lavoro con maggior concentrazione e lucidità.

Del resto, quando siamo svegli pare che in media un terzo del tempo lo passiamo a pensare ad altro. Le punte di distrazione possono raggiungere il 75% del tempo, per esempio se guidiamo su un'autostrada semivuota o siamo bloccati in un ingorgo stradale. Questo è assolutamente salutare: senza la capacità di astrarci dal presente la vita sarebbe triste e brutta, perché la fuga dell'attenzione è una autentica liberazione.

Se lo dice la scienza: fantasticare ci aiuta a vivere meglio e aumenta la nostra creatività. Alcuni ricercatori della University of California hanno indagato la tendenza alla distrazione e hanno scoperto che la fuga dell'attenzione è una tecnica di sopravvivenza, perché ci consente di mantenere il giusto equilibrio mentale anche in situazioni inutilmente stressanti. Sognare a occhi aperti vuol dire (ri)conquistare uno spazio tutto nostro di evasione ove possiamo essere davvero noi stessi senza condizionamenti. Evviva la libertà!

Star Trek docet: ebbene sì, pare proprio che da svegli trascorriamo mediamente il un terzo del nostro tempo a pensare ad altro. Quando questo succede ci teletrasportiamo su un "pianeta" differente: continuiamo a fare ciò che stiamo facendo, ma la mente si allontana. Buon viaggio!

Come Davy Crockett: le evidenze scientifiche non finiscono qui: pare infatti che sognare ad occhi aperti ci proietti in un processo evolutivo. Oggi diremmo che siamo multitasking ed in effetti essere impegnati in un determinato compito non esclude la possibilità di pensare ad altro. Ad esempio, per i più piccoli fantasticare è normale ed è funzionale all'esplorazione di nuove attività e alla scoperta del mondo che li circonda. Open mind, direbbero gli inglesi.

Chi ci capisce è bravo: lasciare libera la mente di immaginare vuol dire dare forma ai pensieri più nascosti che spesso rimangono intrappolati negli strati più profondi del nostro insconscio. Lasciar liberi emozioni e desideri ci aiuterà a individuare quello che cerchiamo e di cui abbiamo bisogno. Siamo alla continua ricerca di noi stessi, ecco perché non dobbiamo smettere di sognare.