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Cromoterapia: perché certi colori ci fanno sentire bene

Ogni sfumatura ha un significato ed è capace di agire in modo diverso sulla nostra psiche  

Istockphoto

Il blu è il colore della calma e della riflessione, il verde quello della pace e della buona salute, il rosso dell’energia e dell’azione.

La capacità dei colori di influenzare la nostra mente è un tema affascinante e del quale si parla spesso, tanto che la scienza se ne è occupata a più riprese con studi anche importanti, fino a elaborare una vera e propria psicologia del colore. Nel nostro piccolo possiamo sfruttarne alcune linee guida, ad esempio nel nostro abbigliamento o circondandoci di oggetti colorati, per aiutarci quando il nostro umore ha bisogno di un sostegno in più.

 

PSICOLOGIA DEI COLORI E CROMOTERAPIA - Numerosi studi scientifici, realizzati nel corso degli anni, hanno dimostrato che i colori possono stimolare la mente umana provocando emozioni particolari: le frequenze elettromagnetiche espresse dalle diverse tinte vengono percepite dai recettori oculari e trasmesse al cervello, il quale reagisce attivando neurotrasmettitori in grado di generare una piacevole sensazione di benessere o, al contrario, farci sentire a disagio. La nostra preferenza per un colore o per un altro può rivelare alcuni aspetti profondi della nostra personalità, perché ogni colore, fatte salve le differenze culturali e il background psicologico personale di ciascuno, ha un suo specifico significato e una particolare connessione con una parte del cervello da cui derivano emozioni o stati d’animo. La psicologia dei colori studia proprio questi particolari aspetti e può essere utilizzata come terapia integrativa per determinati disturbi. In questo caso si parla di Cromoterapia, utile non per curare la malattia psicologica, ma per contribuire ad equilibrare le emozioni e farci sentire meglio. La Cromoterapia viene utilizzata da molto tempo, tanto che il "test dei colori", messo a punto dallo psicoterapeuta, sociologo e filosofo svizzero Max Lüscher, risale al 1947; il test permette di analizzare con metodo scientifico lo stato psicofisico di una persona in base alla sua preferenza per i colori e ottenere informazioni interessanti legate alla simbologia connessa a ciascun colore, spiegando anche alcune emozioni o tratti della nostra personalità. Vediamo insieme il “significato” di alcuni colori, spiegato dagli esperti di TherapyChat, l'applicazione mobile e web di psicologia online: di per sé i colori non hanno il potere di generare uno stato d'animo, ma possono accentuare i nostri sentimenti, anche in relazione a ricordi e simbologie personali. È possibile però rintracciare alcune linee guida a cui ispiratrici a nostro vantaggio nella vita quotidiana.

 

BLU - Il blu è percepito come il colore della calma e spesso è associato al cielo, all'oceano e al sonno; probabilmente è in virtù di queste associazioni che ci relegala una sensazione di benessere e di tranquillità. È spesso legato all'idea di sincerità, ispirazione e spiritualità, e può aiutare la nostra mente a concentrarsi meglio e pensare più chiaramente. Può essere, nelle sue sfumature più chiare, una buona scelta per le pareti della camera da letto.

 

VERDE - Trasmette freschezza e tranquillità, e ci riporta con la mente alla natura e al suo mondo. Evoca serenità, ma anche buona sorte e salute. Essere esposti al colore verde nella vita quotidiana migliora il nostro benessere emotivo e ci aiuta anche a focalizzare l'attenzione e la concentrazione. Il mondo più semplice per circondarsi di verde è stare all'aria aperta nella natura e tenere sott’occhio  qualche bella pianta da arredamento.

 

GIALLO - È una tonalità brillante e intensa che spesso evoca sensazioni forti: attira l'attenzione ma, se usato in modo eccessivo, può risultare fastidioso. Può apparire caldo e luminoso, ma anche portare ad affaticamento visivo e generare sentimenti di frustrazione e rabbia.

 

ROSSO - È un colore "difficile", che trasmette forza ma che può anche fare emergere emozioni negative profonde. Gli spazi in cui predominano i toni rossi possono renderci più irritabili e reattivi: questa gamma di colori, legata al sangue e alle ferite, ha anche il potere positivo di accelerare il ritmo dei nostri pensieri, stimolare la nostra energia e farci sentire potenti. Da quest’ultimo sentimento deriva una tendenza più spiccata alle reazioni aggressive in una situazione di conflitto.  

 

I NON COLORI: IL BIANCO E IL NERO – Il primo è generato dalla mescolanza di tutti i colori, il secondo dalla loro assenza. Entrambe queste tinte esprimono una certa ambivalenza, anche se con differenze nelle diverse culture. Il bianco è spesso associato all’idea di purezza e innocenza; in ambito professionale, come pure il nero, è utilizzato per trasmettere un’idea di affidabilità e di solidità. Il bianco simboleggia però anche il vuoto e genera una la sensazione di freddezza e solitudine. Anche il nero ha un doppio significato: nella cultura occidentale è un simbolo di eleganza, serietà e fascino, ma può suscitare sentimenti negativi come paura, rabbia o tristezza. A volte è il colore che si sceglie quando ci sentiamo depressi e apatici: attenzione quindi, quando scegliamo un look total black: è molto elegante, ma cerchiamo di sdrammatizzarlo con un accessorio che lo illumini. 
 

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