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Festa della mamma: pensieri e auguri tutti per lei

Domenica 10 maggio riempiamo di amore le nostre madri e ricordiamo le figure più interessanti e curiose di arte, cinema e letteratura

La seconda domenica di maggio (quest’anno il giorno 10) è per tradizione dedicata a festeggiare la mamma. Al di là degli scopi commerciali della manifestazione, la ricorrenza è un momento in cui ricordare con un pensiero e un gesto di affetto la persona che, nel bene e nel male, più di ogni altra influenza il mondo dei nostri affetti e perfino della nostra identità. Tutte le arti, dalla pittura, alla letteratura e alla musica, hanno riservato un ruolo di grande rilievo alla figura materna e al suo ruolo affettivo e sociale.

LA DATA – La Festa della Mamma non cade sempre nello stesso giorno. In gran parte del mondo occidentale tra cui l’Italia, si celebra nella seconda domenica di maggio, quindi con piccole oscillazioni di data a seconda del calendario. Alcuni Paesi però hanno scelto date diverse: ad esempio in Spagna e Portogallo si festeggia la prima domenica di maggio, mentre alcuni Paesi balcanici preferiscono l’8 maggio e il mondo arabo l’equinozio di primavera. Il calendario mondiale è molto articolato e, a seconda dei Paesi, contempla anche date del tutto diverse. 


LA STORIA DELLA FESTA – La maternità è stata celebrata fin dai tempi antichi, ma per quanto riguarda il nostro Paese e le forme in cui la intendiamo adesso, la prima volta in cui le mamme sono state festeggiate è il 24 dicembre 1933, giorno in cui si svolse La Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo: fu un evento unico, non più ripetuto negli anni successivi, nel quale furono premiate le madri più prolifiche, come voleva la politica della famiglia propugnata dal governo fascista e quindi in uno spirito molto differente dal significato che ha la Festa della Mamma di oggi. La concezione contemporanea del “Mother’s Day” risale invece alla metà degli Anni Cinquanta, per la precisione al 1956, quando il senatore Raul Zaccari, sindaco di Bordighera, "inventò" una festa della mamma nella sua città e, due anni dopo, presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge per ottenerne l'istituzione nazionale. Dopo qualche mese di dibattito la festa fu creata ufficialmente: dapprima si celebrava l’8 maggio, ma dal 2000 è stata spostata alla seconda domenica di quel mese. La ricorrenza ha anche radici religiose: nel 1957, il parroco di Tordibetto di Assisi, don Otello Migliosi, ebbe l'idea di celebrare la mamma non solo nella sua veste sociale o biologica, ma soprattutto nel suo intenso valore religioso interconfessionale. Comunque la si voglia intendere, oggi la Festa della Mamma, oltre ad essere il giorno in cui rivolgere un pensiero e un gesto di amore alla persona che ci messi al mondo, è un momento in cui riflettere sul significato di questa figura fondamentale nella vita di ciascuno di noi e in generale sul ruolo della maternità in tutti i suoi aspetti. 


NELL’ARTE – Sono innumerevoli gli artisti che hanno dedicato alla loro madre opere di bellezza e di pregio immortali. A parte i dipinti dedicati alla maternità di Maria Vergine, che attraversano tutti secoli della storia dell’arte, moltissimi artisti hanno ritratto la loro madre in opere diventate famosissime. Tra questi ricordiamo ad esempio i ritratti delle madri di Pablo Picasso, Vincent Van Gogh, Paul Cézanne, Rembrand, Egon Schiele, Gustav Klimt, il quale con "Le Tre Età Della Donna" raffigura l'infanzia, la maternità e l'inevitabile declino della vecchiaia in un'opera considerata simbolo artistico del rapporto mamma-figlio.


LE MAMME PIÙ BUONE DELLA LETTARTURA … – La letteratura ci ha regalato figure di madri edificanti e perfetto simbolo dell’amore senza confini, ma anche personaggi di efferata cattiveria. Tra le mamme più buone a cui ispirarci ricordiamo ad esempio Mrs March, mamma delle quattro "Piccole Donne" Meg, Jo, Beth ed Amy, nate dalla penna di Louisa May Alcott, e riproposte anche in molte versioni cinematografiche. Anna Karenina, indimenticabile protagonista dell'omonimo romanzo di Lev Tolstoj, nonostante le sue tormentate vicende e la sua fine drammatica, è descritta come affezionatissima mamma di Serëža, che rappresenta per lei l’unica luce in una vita di buio doloroso. Per entrare nel mondo dei più giovani, nella saga di Harry Potter, l’autrice J.K.Rowlings propone due figure di mamme “magiche” esemplari: Molly Weasley, mamma di Ron e madre chioccia per eccellenza, e Lily Potter, madre del maghetto protagonista, che sacrificando la sua vita per il picco Harry gli conferisce addirittura una protezione magica senza pari.   


… E QUELLE MENO EDIFICANTI DELLA STORIA – Non sempre la figura materna è positiva. La storia ci racconta anche di mamme cattivissime, come Medea, che secondo le tragedie di Euripide per vendicarsi del marito Giasone non esitò a uccidere i propri figli pur di negargli la discendenza. Non è da meno la shakespeariana Gertrude, madre di Amleto, che appena rimasta vedova non tarda a risposarsi con il cognato e ad affezionarsi al figlio di questi pur di restare sul trono. Davvero perfida è anche Astrifiammante, la crudele Regina della Notte del Flauto Magico di Mozart, che cerca di costringere la figlia Pamina a scegliere l’amore per lei sacrificando alla sua sete di potere il giovane Tamino, di cui la ragazza è innamorata. 


NEL CINEMA – Anche il cinema ci ha regalato figure materne indimenticabili. Da La ciociara di Vittorio De Sica (1960), con una Sophia Loren da Oscar, a Mamma Roma, di Pier Paolo Pasolini con Anna Magnani protagonista (1962), a Erin Brockovich (Julia Roberts), Christine Collins (Angelina Jolie) del film del 2008 Changeling. Senza dimenticare la tenerissima mamma di Forrest Gump, interpretata da Sally Field, la frizzante Donna Sheridan (Meryl Streep) del musical Mamma mia, e la bizzarra, ma senz’altro affettuosa, Morticia Addams, interpretata nella versione de La Famiglia Addams del 1991 da Anjelica Huston. 

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