Fiori profumati

Lavanda: la spiga viola del benessere, dalla storia millenaria

Conosciuta fin dai tempi antichi per i suoi mille benefici, oggi è apprezzata per la sua bellezza e per il suo caratteristico profumo

27 Giu 2025 - 05:00
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La lavanda è un bellissimo fiore dalla spiga viola, capace di creare scenari di grande bellezza e di profumare l’aria con la sua caratteristica fragranza. Le sue proprietà benefiche sono note e apprezzate, ma non tutti sanno che ha una storia antica, alla quale si lega il suo stesso nome: già gli antichi Romani, infatti, la utilizzavano per aromatizzare l’acqua del bagno. Oggi è di gran moda: viene utilizzata per profumare gli ambienti, per i trattamenti wellness e perfino nella coltivazione in vaso, per abbellire giardini, balconi e terrazze.

LA PIANTA DELLA LAVANDA - La lavanda (Lavandula angustifolia) è una pianta perenne della famiglia delle Lamiaceae, originaria del bacino del Mediterraneo. È un arbusto sempreverde e compatto, caratterizzato da foglie lanceolate e fiori riuniti in spighe di colore lilla o viola intenso, tipici della fine di giugno e del mese di luglio; dopo la fioritura, la lavanda produce piccoli frutti secchi, detti acheni: non sono commestibili ma hanno grande importanza perché contengono i semi da cui nasceranno in seguito le nuove piante. I fiori sono molto apprezzati per il loro bellissimo colore e, ancor di più, per l’intensa e caratteristica profumazione, dovuta agli oli essenziali contenuti nelle spighe. La lavanda è originaria delle regioni mediterranee, in particolare di Francia, Spagna e Italia, dove cresce anche spontaneamente in terreni calcarei, ben drenati e soleggiati, ma viene coltivata anche in altre zone temperate, come il Sudafrica, l'Australia e il Nord America. Oltre ad avere molteplici usi in cosmetica e nella medicina naturale, la lavanda svolge anche un ruolo importante nell'ecosistema: le sue spighe fiorite sono infatti una fonte importante di nettare per gli impollinatori, tra cui api, bombi e farfalle, che contribuiscono alla sua riproduzione. La lavanda è una pianta perenne e, se ben coltivata, può vivere anche fino a 20 anni.

LA SUA STORIA E QUALCHE CURIOSITÀ- Il nome lavanda deriva dal latino lavare, che significa appunto “lavare", poiché in epoca romana veniva utilizzata per profumare l’acqua dei bagni. In tempi ancora più antichi la lavanda era impiegata nell'antico Egitto nei processi di mummificazione e come ingrediente in preparazioni medicamentose, mentre nel Medioevo le spighe viola erano utilizzate nelle abluzioni personali o per coprire eventuali odori sgradevoli in cucina. I monaci, invece, se ne servivano per scopi medicinali e disinfettanti. In epoca moderna la lavanda è diventata protagonista di molti utilizzi ornamentali, in profumeria, cosmesi e aromaterapia. Proprio perché da secoli è utilizzata per lavarsi, il fiore è simbolo di purezza, devozione, serenità e protezione. Si racconta che nell'Inghilterra Elisabettiana, le dame cucissero piccoli sacchetti di lavanda nelle vesti per profumarsi; la lavanda era anche usata come rimedio contro i morsi di serpente e per allontanare gli spiriti maligni. Oggi sappiamo invece che è utile per allontanare le tarme e come repellente per le zanzare. I fiori sono anche commestibili e possono essere adoperati per marmellate e nell’impasto di deliziosi biscotti.

AMICA DEL BENESSERE - I fiori di lavanda, oltre al profumo inebriante, hanno proprietà calmanti e rilassanti, perfetti per infusi e tisane serali. Per preparare una tazza di infuso, bastano circa 2 cucchiaini di fiori secchi (un po' di più se si adoperano quelli freschi), da mettere in infusione in acqua bollente per 5-10 minuti, filtrando il liquido prima di berlo. Per ottenere un effetto ancora più rilassante la lavanda può essere messa in infusione insieme alla camomilla, oppure con qualche foglia di menta, per un gusto più fresco. L’effetto rilassante e blandamente sedativo viene dal linalolo, una sostanza odorosa presente, oltre che nella lavanda, anche nel bergamotto e nel geranio, dalle riconosciute proprietà rilassanti, calmanti, antinfiammatorie, analgesiche e potenzialmente neuroprotettive. Il linalolo esercita un’azione benefica su alcuni neurotrasmettitori con effetti calmanti: in pratica, rallenta l'attività cerebrale, favorendo il rilassamento e riducendo l'ansia. Ha inoltre la capacità di ridurre la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, favorendo una sensazione di calma e benessere, e ha un effetto miorilassante. Per questo l’olio essenziale di lavanda, miscelato a un olio vettore come l’olio di mandorle dolci, viene spesso usato per massaggiare delicatamente tempie, collo e spalle: in questo modo si allentano le tensioni muscolari e si trova sollievo da affaticamento, ansia e stress.  L’olio essenziale di lavanda è anche utile per purificare l’aria, utilizzando un diffusore.

COME SI COLTIVA LA LAVANDA IN VASO – La lavanda, oltre che per abbellire i giardini, può essere coltivata anche in vaso. Il vaso migliore è in terracotta, per favorire la traspirazione del terreno e prevenire i ristagni d'acqua: per questo occorre assicurarsi che il vaso abbia ampi fori di drenaggio sul fondo. La dimensione ideale del vaso dipende dalla varietà di lavanda e dalle dimensioni della pianta, ma in genere occorre un diametro di almeno 30 cm. Nel vaso occorre inserire del terriccio specifico per piante aromatiche, che sia ben drenato e leggermente alcalino, magari mescolandolo con sabbia per migliorare ulteriormente il drenaggio. La pianta deve essere collocata in un luogo soleggiato, dove possa ricevere almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno. le annaffiature devono essere moderate evitando di bagnare eccessivamente il terreno perché la pianta soffre per i ristagni d'acqua, È opportuno concimare con frequenza con prodotti specifici per le aromatiche. La potatura principale va fatta al termine della fioritura, accorciando i rametti di circa un terzo della loro lunghezza; in primavera, si può effettuare una potatura più leggera per eliminare i rametti secchi o danneggiati e mantenerla compatta, favorendo la fioritura successiva. In inverno è consigliabile proteggere la lavanda dal freddo, collocandola in un luogo riparato e coprendo il vaso con un telo invernale.

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