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Beauty decluttering d'autunno: facciamo ordine nella bellezza

I nostri strumenti di self care devono essere riordinati e igienizzati per dare loro una seconda vita

Istockphoto

Abbiamo fatto il cambio stagione nell’armadio e abbiamo riorganizzato gli ambienti di casa per far posto all’autunno che avanza: lo stesso riordino si impone anche nel nostro beauty-case e tra gli strumenti di bellezza, in modo da avere tutto quello che ci serve a portata di mano, ben pulito, organizzato e in piena efficienza. La parola d’ordine è liberarsi di quello che non serve più, in modo da creare spazio, per trovare con un solo gesto ciò di cui abbiamo bisogno e lasciare campo libero alle nuove idee: è questo il senso del beauty decluttering d’autunno. 

SI COMINCIA DALLA TESTA – Come suggerisce l’esperto Vittorio De Maglie, interpellato dalla piattaforma Treatwell, si parte dall’alto, ossia da tutto quello che riguarda i capelli. Gli strumenti che utilizziamo per lo styling, come spazzole, phon e piastre, devono essere igienizzati regolarmente almeno una volta al mese. Per pulire le spazzole, di qualsiasi materiale siamo fatte, occorre rimuovere tutti i capelli eventualmente rimasti: in caso di necessità, possiamo aiutarci piegando a uncino le punte di una vecchia forchetta con la quale sciogliere ago per ago tutti i grovigli. Dopodiché, si possono detergere tutte le superfici utilizzando prima acqua e sapone, e dopo, quando la spazzola è ancora umida, passando un panno con una soluzione alcolica disinfettante. Anche la ventola del phon deve essere mantenuta in ordine, per evitare lo sgradevole odore che a volte si sprigiona quando accendiamo l’apparecchio e che ci spinge ad eliminarlo e a sostituirlo con uno nuovo. Prima di buttarlo, dopo aver scollegato la spina, proviamo a pulire il filtro sul retro del phon con acqua corrente e una spruzzata di sgrassatore. La pulizia della piastra, grande amica di chi ama la capigliatura liscia, richiede un occhio di riguardo: prima di procedere alla pulizia controlliamo che la spina sia staccata e la piastra sia ben fredda. La piastra in acciaio si pulisce semplicemente con una passata di straccio umido di acqua e sapone; per quella in ceramica e a vapore, dove si annidano più facilmente proteine grasse e batteri, sono consigliate miscele più reattive a base di alcol o aceto.

 

OBIETTIVO BEAUTY CASE – Qui l’operazione richiede un po’ di tempo e di buona volontà. Cominciamo svuotando l’armadietto con I nostri prodotti per il make-up e controlliamo la data di scadenza: eliminiamo senza pietà tutto ciò che è troppo vecchio e che non adoperiamo più. Se un prodotto giace inutilizzato nella trousse da più di due, o addirittura tre, mesi, forse è ora di salutarlo una volta per tutte. Ridotto all’osso tutto l’arsenale beauty, si può procedere con la pulizia degli accessori make-up, a cominciare dai pennelli nei quali possono facilmente proliferare germi e batteri. Nota Bene: le setole andrebbero rinfrescate almeno una volta a settimana. Per igienizzarle, basta passare un detergente neutro e lasciare asciugare naturalmente, lontano da fonti di calore diretto. Merita una pulita anche l’esterno del pack dei cosmetici, soprattutto matite e rossetti, a contatto con mascara e polvere dei pennelli. Basta una salviettina umida con un po’ di disinfettante a igienizzare e lucidare tutte le superfici. 

 

BUTTARE O TENERE? LO DICE IL PAO - Questa sigla misteriosa indica in realtà semplicemente il Period After Opening, ovvero il periodo dopo l’apertura della confezione entro il quale il prodotto deve essere usato. Allo scadere di questo lasso di tempo, il prodotto perde il suo potere funzionale, che molto spesso coincide con il motivo dell’acquisto, ma non per questo deve essere buttato via, dato che può trovare una seconda vita. Uno shampoo antiforfora, ad esempio, terminato l’effetto antimicotico assicurato nel PAO, può comunque essere utilizzato come prodotto lavante o come maschera sgrassante per il cuoio capelluto. Unito a un po’ di sale può invece servire per lo scrub del corpo. Il mascara invecchia facilmente e, dopo un po’, tende a formare dei grumi mentre lo stendiamo sulle ciglia: in questo caso possiamo provare a “rivitalizzarlo” aggiungendo qualche goccia di acqua e sale. È invece più difficile far riprendere gli smalti diventati opachi o che si sono addensati: meglio lasciar perdere il vecchio suggerimento di aggiungere al flaconcino un po’ di solvente.  La superficie delle unghie è molto delicata e, non conoscendo le sostanze di cui è composto ogni singolo prodotto, il rischio è quello di danneggiarla. Meglio utilizzare i vecchi smalti in modo completamente alternativo, ad esempio come rimedio di emergenza per un piccolo buco nel collant, oppure per decorare vasi e palline di Natale, o addirittura per mascherare i graffi sulla carrozzeria dell'auto. 

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