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Barbara Borghini: calzature artigianali dallo spirito nomade

La griffe Gia Couture e le scarpe audaci e briose, rigorosamente flat, per accompagnare le donne in ogni passo della vita quotidiana!

Barbara Borghini: calzature artigianali dallo spirito nomade - foto 1
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Barbara Borghini è la fondatrice e il direttore creativo del marchio di calzature Gia Couture.

Sandali gipsy decorati da vezzosi pon pon, slipper rivestite di pelliccia, sabot e mocassini in velluto e feltro. Creazioni spiritose ed ironiche, interamente fatte a mano, secondo la migliore tradizione italiana.

La griffe fiorentina di scarpe artigianali, lanciata sul mercato all'inizio del 2016, può già raccontare una piccola storia di successo. Calzature raffinatamente eccentriche, audaci e briose, pensate per vestire di qualità e comfort donne sofisticate e consapevoli, in ogni passo della loro vita quotidiana.

Le slipper, modello iconico del brand, hanno subito conquistato il pubblico femminile più ricercato, curioso e sensibile alle nuove tendenze glamour. Nelle collezioni firmate Gia Couture la cultura calzaturiera degli artigiani toscani s'impreziosisce di dettagli estetici d'haute couture, quali pendenti, piume, stringhe di pelle colorata, applicazioni e ricami…ed è subito moda.

Ma chi è Barbara? Quali sono le tue origini? Com'è nata la tua passione per la moda e la creatività?
Ho 37 anni, sono nata a Roma, dove ha vissuto per venticinque. Mi sono quindi trasferita a Livorno per amore, ma dopo dieci anni ho avvertito l'esigenza di cambiare città e di intraprendere un percorso lavorativo autonomo per dare sfogo alla mia creatività. La moda é una costante fissa della mia vita. Ho sempre avuto una predilezione speciale per le calzature. Da bambina avevo una sola Barbie con venti diverse paia di scarpe! Assistere ad una sfilata per me è come guardare un bel film. Spesso mi commuovo nel vedere quelle magnifiche creazioni in passerella!

Qual è stato il tuo percorso formativo? Come riassumeresti le tappe fondamentali della tua carriera?
Dopo la laurea in scienze della comunicazione, sentivo che la mia formazione non era ancora completa. Ho così deciso di frequentare un master in fashion design al Polimoda di Firenze. È stato proprio durante quel periodo che ho iniziato a lavorare nel settore. Ho intrapreso un cammino professionale in alcuni showroom,  realizzando il mio primo piccolo sogno, quello di entrare a far parte del mondo della moda.

Quando hai deciso di creare il tuo brand? Cosa significa Gia Couture?
Il brand è nato un anno fa, nel 2016, quando mi sono detta: "O provo ora o lascio per sempre". Arriva un momento nella vita in cui ti devi mettere in gioco. Così, come un fulmine a ciel sereno o uno Zeitgeist creativo che invade la mente, ho sentito il bisogno di realizzare qualcosa di mio. “Gia” è il diminutivo di Ginevra, mia figlia, la persona più importante della mia vita!

Quali sono le caratteristiche fondamentali che contraddistinguono lo stile delle tue collezioni? Cosa proponi per l'estate 2017 ormai alle porte?
Le caratteristiche fondamentali delle mie calzature sono l'artigianalità e lo spirito couture, ma al tempo stesso contemporaneo. Ogni pezzo viene realizzato a mano, a pochi passi da Firenze. Il prezzo delle mie scarpe è davvero competitivo, considerata la loro assoluta artigianalità, secondo i canoni dell'eccellenza Made in Italy.
Per l'estate 2017 non ho seguito un'ispirazione precisa, ma ho immaginato di vestire una donna colta e self-confident, che viaggia per le coste del mediterraneo come una nomade dei nostri giorni. Su Luisa Via Roma è inoltre disponibile, in esclusiva, una mini capsule collection da uomo, che risponde allo stesso spirito.

Barbara Borghini: calzature artigianali dallo spirito nomade - foto 2
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Che cosa ti ispira quando disegni un nuovo modello?
Non traggo mai spunto da qualcosa di preciso. Mi lascio trasportare da ciò che provo nel momento in cui creo. Molto spesso è la vita stessa ad ispirarmi.

A quale figura femminile ti rivolgi? Come mai solo modelli “flat”? E i tacchi?
È  la donna di tutti i giorni, che ama la qualità, il fatto su misura, l'oggetto particolare, la cura del dettaglio e che non rinuncia alla comodità. La scelta del flat deriva proprio dal desiderio di vestire quotidianamente le donne che corrono da una parte all'altra, che accompagnano i bambini a scuola, partecipano ad un meeting, vanno a fare la spesa, così come sfilano su un red carpet. L'obiettivo di Gia Couture è quello di conciliare comfort e qualità.

Celebrieties, influencer e fashion blogger sono stati conquistati dai tuoi accessori di lusso, penso a Kelly Rowland, Chiara Ferragni, Caroline Vreeland, Gianluca Vacchi... qual è il segreto del tuo successo?
Lo spirito del marchio è un mix fra alta moda e democrazia. E probabilmente è stato questo connubio perfetto a far nascere la collaborazione fra Gia Couture e The Blonde Salad: infatti, insieme a Chiara Ferragni e al team The Blonde Salad ho creato, sia per la collezione Spring 2017 che per la collezione Fall 2017, delle slipper in limited edition, acquistabili esclusivamente presso theblondesalad.com. Non solo, ho collaborato anche con Douuod Kids, leader nel kidswear, dando vita ad una capsule collection dedicata ai più piccoli ed in vendita da fine luglio in selezionati stores worldwide. Due modi per esaltare la craftsmanship, di cui Gia Couture è il fervente paladino.

Chi è Barbara quando non veste i panni della stilista? Quali sono le tue passioni e i tuoi interessi? 
Nel mio tempo libero mi piace camminare sulla spiaggia, viaggiare ed esplorare nuovi posti, alla continua scoperta del mondo.

Cosa sogni per il futuro del tuo brand?
Non ho un sogno ben preciso, ma sicuramente c'è la volontà di crescere. Vorrei che Gia Couture diventasse un marchio affermato nel panorama della moda internazionale…ci sto lavorando!