Sotto il sole, senza orari e lontano dalle abitudini: le vacanze col partner possono rivelare quanto una coppia funzioni davvero
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Le vacanze sono sempre un periodo super desiderato e che si vorrebbe, proprio per questo, che fosse assolutamente perfetto. A maggior ragione, quindi, se si decide di trascorrerle in coppia. Scegliere una meta, prenotare, contare i giorni che mancano alla partenza: le vacanze a due, almeno in teoria, dovrebbero essere il momento più importante dell'anno per chi vive una relazione: sono tempo di relax, di scoperte e di intimità. Eppure, per molti rapporti — soprattutto quelli giovani o appena sbocciati — il primo viaggio insieme rappresenta un vero e proprio banco di prova.
Quando si sta insieme nella quotidianità, anche in modo stabile, esiste una struttura che in qualche modo protegge la coppia: orari di lavoro, spazi personali, routine e impegni esterni. In vacanza, tutto questo scompare: il tempo diventa continuo, condiviso, quasi senza interruzioni ed è qui che iniziano le sorprese. D'altra parte, non tutte le incompatibilità sono un problema: alcune si superano, altre rivelano che forse, semplicemente, si è fatti per viaggiare… con qualcun altro!
differenze di abitudini, come dormire fino a tardi o svegliarsi all’alba, ritmi diversi, aspettative opposte su cosa significhi “rilassarsi”, dove se per uno può essere leggere sotto l’ombrellone, per l’altro saltare da un’escursione all’altra. La gestione del tempo libero, la tolleranza alla noia, perfino la scelta di dove cenare possono trasformarsi in piccoli conflitti quotidiani. Ecco che allora una buona dose di tolleranza e di leggerezza, unite anche al rispetto reciproco, possono fare la differenza affinché tutto funzioni al meglio.
il viaggio insieme è un vero e proprio test perché toglie ogni filtro e mette a nudo molti dei nostri lati, anche più nascosti. Si scopre davvero l’altro: come reagisce a un contrattempo (un volo cancellato, una prenotazione sbagliata), quanto sia flessibile o quanto invece tenda a voler controllare tutto. La condivisione forzata di spazi, dalla camera d’albergo alla sdraio in spiaggia, evidenzia lati del carattere che nella routine potevano restare nascosti. Naturalmente, tutto questo non è un male, anzi: può essere un’opportunità preziosa per capire se si è davvero compatibili, se si riesce a ridere insieme davanti a un imprevisto, se si è capaci di trovare un compromesso senza farne un dramma. Le difficoltà, se affrontate con empatia e ironia, possono rafforzare il legame.
il consiglio degli esperti in questo caso è di non partire con l’idea che tutto debba essere perfetto. Lasciare spazio all’improvvisazione, imparare a dire di sì anche quando non tutto è come lo si era immaginato sono tecniche indispensabili. E mai dimenticare anche di prendersi qualche momento da soli: non c’è nulla di male nel concedersi un’ora di silenzio con un libro o una passeggiata solitaria. Anzi, può essere molto salutare.
Anche il momento di tornare a casa la dice lunga sul rapporto di coppia. C’è chi rientra dalle vacanze con leggerezza, magari già pensando alla prossima fuga, e chi invece porta a casa tensioni irrisolte, che possono solo ingigantirsi. Riprendere la routine può essere un sollievo o una delusione, a seconda di come si è vissuto il tempo insieme. Se i ricordi condivisi fanno sorridere, se ci si scopre più complici e più vicini, è il segno inequivocabile che la coppia ha superato il test. Se invece il ritorno segna un raffreddamento emotivo, vale la pena chiedersi il perché. Dopotutto, anche tornare può essere un viaggio: quello verso una consapevolezza più profonda su chi siamo, insieme.