FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Coppia: meglio tornare single o vivere un amore “di ripiego”?

C’è chi teme di non reggere la solitudine e chi non accetta un amore a metà

Coppia: meglio tornare single o vivere un amore “di ripiego”? - foto 1
Istockphoto

Qualcuno è convinto che sia meglio trovarsi soli che vivere male accompagnati.

Ma c’è anche chi è disposto ad accontentarsi di un rapporto non proprio ottimale piuttosto che affrontare la solitudine. Chi ha ragione? Naturalmente, dipende dalle scelte e dalla storia di vita di ciascuno: ci sono però alcuni elementi da prendere in considerazione prima di optare per l’una o l’altra delle due soluzioni: da soli e (dopo un po’) di nuovo felici, oppure in coppia anche a costo di qualche compromesso.

CHE COSA DICE LA SCIENZA – Sulla vexata questio, meglio soli o mali accompagnati, oltre alla saggezza popolare si è pronunciata anche la scienza. Secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Family Psychology”, un rapporto di coppia che ci lega alla persona sbagliata avrebbe effetti negativi anche sulla salute. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Buffalo, i quali per due anni hanno monitorato duecento giovani impegnati in una relazione sentimentale importante; dalle loro osservazioni è emerso che, innanzi tutto, un vincolo amoroso tende ad influenzare il benessere generale delle persone. I partner che vivono una relazione appagante e serena sono in condizioni migliori di salute. La mancanza di stabilità e l’insoddisfazione del rapporto, invece, è destabilizzante e collegabile con vari problemi di salute, tra cui la depressione, varie forme di dipendenza e problemi fisici e mentali. Un altro studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Psychosomatic Medicine”, ha quantificato i danni causati dai rapporti d’amore malati o quantomeno non soddisfacenti: ad esempio, è emerso che chi vive lo stress di continui litigi con il partner sviluppa un rischio più elevato dell’8,5% di rimanere vittima di malattie cardiovascolari. Insomma, la scienza conferma l’adagio popolare: meglio soli che male accompagnati, a cominciare proprio dalla salute.

 

QUANDO TRONCARE SENZA ESITAZIONI – Di solito sono il cuore e l’istinto a indicarci quando un rapporto “non ce la fa più” ed è il caso di troncarlo. Se l’amore si è esaurito, se il sesso non funziona più, se la comprensione è venuta meno, non è il caso di indugiare più di tanto. Meglio essere onesti, anche con noi stessi, e prendere la nostra strada, lasciando il partner libero di fare altrettanto, anche se la rottura sarà causa di grande dolore, almeno nei primi tempi. È ancora più urgente, anzi imperativo, liberarsi di un rapporto tossico, in cui ci sentiamo rinchiuse e sempre più isolate dal mondo circostante, in cui la stima che abbiamo di noi stesse è pesantemente compromessa, in cui il partner cerca di controllare tutti gli aspetti della nostra vita, comprese le nostre disponibilità economiche. Situazioni di questo tipo degenerano spesso nello stalking e nella violenza, ed è quindi indispensabile liberarsene al più presto, chiedendo magari un aiuto esterno. 

 

UNA SECONDA POSSIBILITÀ PER IL RAPPORTO – Se invece le ragioni di dissenso non sono così gravi e se il nostro è solo un “amore litigarello”, possiamo impegnarci per recuperare la relazione. Il “salvataggio” può avere successo a patto che entrambi i partner abbiamo questa stessa volontà. Se l’amore non è venuto meno, se l’intesa sessuale è sempre buona e se tutti e due i compagni sono disposti a qualche compromesso pur di continuare a condividere un tratto di cammino, la coppia può continuare la propria strada, anche se nessuno dei due è soddisfatto al 100 per 100 di come vanno le cose. In questo caso occorrono calma e comprensione da parte di entrambi, ridefinendo magari i confini dei rispettivi spazi e i compromessi che ciascuno dei due è disposto ad accettare.  Se però, dopo un certo lasso di tempo, l’insoddisfazione non si è risolta, vale la pena riaffrontare il tema e rivalutare il da farsi. 

 

CINQUE RAGIONI PER CUI LASCIARSI – 1 – Lui (lei) è violento fisicamente o psicologicamente
2 – Non c’è più amore, anche se ho molta paura di trovarmi da solo (sola)
3 – Non condividiamo più gli stessi valori
4 - Tra noi non ci sono più fiducia e rispetto reciproco
5 - Non sopporto più di farmi toccare da lui (lei) o avere rapporti sessuali. 

 

CINQUE MOTIVI PER CUI PROVARE A RESTARE INSIEME - 1 In fondo, ci amiamo e ci stimiamo ancora anche se la vita è dura
2 – Abbiamo dei bambini.
3 – I dissensi sono per motivi banali e superabili.
4 – Essere senza di lui (lei) è peggio che stare insieme
5 – Nessuno è perfetto e anch’io ho le mie responsabilità: possiamo farcela a crescere insieme (o almeno vogliamo provarci). 

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali