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Merenda, che piacere: ecco le cose che forse (ancora) non sai

Una tradizione approvata da nutrizionisti e dietologi: consumare più pasti durante la giornata con un corretto apporto energetico e nutrizionale

Merenda, che piacere: ecco le cose che forse (ancora) non sai - foto 1
Istockphoto

Merenda, quanto ci piace! Non solo un’esplosione di gusto, ma un vero e proprio rito che contraddistingue l'alimentazione nel nostro Paese e di cui magari non sappiamo proprio tutto.

Tra curiosità e aneddoti, anche una netta preferenza di sapore visto che, secondo una ricerca, per tre italiani su dieci (34%) lo spuntino per eccellenza è lo snack salato: sul podio degli spezza-fame più graditi si trova il classico pane e affettato, scelto da ben quattro italiani su dieci.

 

ALL'INIZIO ERA UNA RICOMPENSA: la parola "merenda" deriva dal latino, è infatti il gerundio del verbo “merere”, che significa “meritare". Originariamente dunque si trattava di un momento prezioso che bisognava meritarsi, una sorta di ricompensa dopo il duro lavoro nei campi, da consumare a metà mattina e a metà pomeriggio per reintegrare il dispendio energetico e ricaricare le pile. Forse è a causa di questo retaggio se ancora oggi talvolta i genitori usano dire ai bambini che se non faranno i bravi salteranno la merenda, proprio come fosse una punizione.

 

LA MERENDA PIÙ ANTICA: lo spuntino più antico di cui si abbia traccia è il “bretzel” (o “pretzel”) dei monaci europei. I famosi biscotti salati erano preparati dai frati come se fosse un premio da elargire ai piccoli che studiavano e imparavano a memoria la Bibbia. Anche in questo caso, l'origine della parola racconta la sua storia: dal latino “pretiola”, ovvero “ricompensa”, poi diventato “pretzel” come lo conosciamo oggi. 

 

PRATICA, GENUINA E GUSTOSA: queste sono le caratteristiche imprescindibili di una merenda da dieci e lode. D’altronde, il parere degli esperti è unanime: la merenda è un pasto di grande importanza. A livello metabolico, lo spuntino di metà mattina così come quello di metà pomeriggio evita di attingere alle energie di riserva, riducendo i cali glicemici. Lo snack spezzafame dovrebbe coprire circa il 5-10% dell’energia totale della giornata e idealmente dovrebbe godere di tre caratteristiche: praticità, quindi meglio se monoporzione; genuinità, perché realizzato con ingredienti genuini e leggeri per permettere all’organismo di riprendere le forze senza appesantirlo; e infine appetibilità, perché il gusto stimola il desiderio. 

 

RIDUCE IL RISCHIO DI SOVRAPPESO: la merenda è amica della linea. Diverse ricerche infatti hanno dimostrato che con cinque pasti giornalieri si ha un miglioramento generale dei parametri metabolici e un minor rischio dell'insorgenza di malattie cardiovascolari, metaboliche e cronico-degenerative. Inoltre, uno studio condotto dalla Yale School of Public Health e pubblicato sulla rivista scientifica Pediatric Obesity evidenzia come gli studenti che fanno lo spuntino abbiano meno probabilità di essere in sovrappeso. 

 

DIMINUISCE LO STRESS: non solo utile per tappare il "buco nello stomaco" e ridare energia. La merenda, tra le sue tante virtù, ha anche quella di saper diminuire il livello di stress agendo come “comfort food”. Uno spuntino buono e sano incide sul benessere, migliorando l’attenzione, la capacità di concentrazione, le performance fisiche. La merenda non è solo una buona prassi per i più piccoli, ma è importante anche per gli adulti, spesso sottoposti ad alti livelli di tensione: una merenda preparata a dovere aiuta a rilassarsi e a ridurre il nervosismo, perché regala un momento di benessere rigenerante, soddisfazione e appagamento. 

 

MOLTO PIÙ CHE SEMPLICE GOLOSITÀ: pur essendo il pane con l'affettato il preferito degli italiani, almeno secondo quanto emerso da una ricerca condotta da Doxa. Attenzione però alla scelta di cosa mettiamo nel panino, perché per non appesantirci o esagerare con l'apporto calorico, avendo tuttavia i giusti nutrienti, occorre distinguere tra i diversi salumi. Per gli amanti della merenda salata, un panino di 40 grammi, preferibilmente integrale, accompagnato per esempio da 30 grammi di Bresaola della Valtellina IGP, ha solo 158 kcal e permette di fare scorta di proteine, ferro, zinco e vitamine del gruppo B.

 

FONDAMENTALE PER CHI FA SPORT: anche per gli amanti dell'attività fisica, sia a livello amatoriale che a livello agonistico, la merenda è la miglior risposta alla richiesta di un maggior apporto di nutrienti. Uno spuntino salato, per esempio, in cui vi sia un salume con proteine nobili, garantisce un’ulteriore fonte energetica nei momenti di sforzo fisico intenso, accorciando i tempi di recupero, favorendo la sintesi proteica e, di conseguenza, l’aumento della massa magra.

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