"Nel sacco? C'è solo del pesce". Una risposta evasiva data ad alcuni vicini di casa dalla quale però si percepiva nervosismo. Un tentativo di allontanarsi, senza destare ulteriori sospetti, dal palazzo, da quell'appartamento in via Dusmet dove pochi minuti prima aveva massacrato la 17enne Michelle Maria Causo. Almeno stando alla Procura che gli contesta l'omicidio. Parole dette in fretta, una "giustificazione" che non poteva reggere all'evidenza: un sacco dell'immondizia nero da cui continuava a sgocciolare sangue e si intravedevano dei vestiti. Non poteva essere solo del pesce. Ad incastrare il 17enne di origini srilankesi, infatti, è stata una coppia di condomini che lo ha incrociato sulle scale allertando, poi, le forze dell'ordine. Oggi nella palazzina restano l'appartamento posto sotto sequestro dagli inquirenti e le numerose tracce di sangue sulle scale.
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