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Pio Nahum: "I cinesi ci copiano tutto, ma noi li battiamo sul tempo"

Il ceo di Clay Paky rivela i segreti del successo dellʼazienda di Seriate (Bg): "Sulla qualità non si scende mai a compromessi"

pio nahum clay paky storie d'impresa
ufficio-stampa

"I cinesi ci copiano tutto, dai brevetti ai nomi dei prodotti.

L'unico modo di combatterli è correre, correre e correre. Dobbiamo sempre essere un passo avanti". Dalle parti di Seriate (Bergamo) non ci si arrende facilmente. Neppure di fronte a una concorrenza sleale e spietata. E in Pio Nahum, ceo della società leader nella produzione di sistemi per l'illuminazione del mondo dello spettacolo, si ritrova tutta la filosofia che ha portato l'azienda a conquistare tutto il mondo.

"La parola d'ordine è qualità. Su questo non si può

mai scendere a compromessi

. Quando si parla del mondo della moda o di quello dell'artigianato, il

Made in Italy

è considerato eccellenza ovunque. Quando si parla di tecnologia, invece, c'è sempre un po' di diffidenza. Claypaky è riuscita a diventare lo stesso proprio un marchio di eccellenza e questo è stato soprattutto il risultato di un'intensa di attività sulla qualità".

L'economia arranca da ormai sei anni. Eppure la società di Seriate la crisi sembra proprio non sentirla: "Gli ultimi anni sono stati per tutti i Paesi del mondo e per tutti i settori anni di crisi. Noi, dal 2008 a oggi,

abbiamo quasi triplicato il fatturato

passando da 25 milioni a 65 milioni di euro. La crisi economica si può battere ma occorre tanta determinazione, coraggio, investimenti e serve un'apertura verso i mercati internazionali".

La vocazione internazionale è nel Dna di Clay Paky: "Abbiamo un nome internazionale nel suono anche se

siamo un'azienda italianissima

. Anzi, oserei dire proprio bergamasca. Lavorando in un settore di nicchia, abbiamo fin da subito guardato

oltre i confini

. Un mercato nazionale, infatti, non sarebbe stato sufficiente ad alimentare il nostro business. Inizialmente vendevamo all'estero il 40-50% della nostra produzione,

oggi il 95%

".

Dallo stabilimento di Seriate, che

dà lavoro a 150 persone

, escono circa

20mila prodotti all'anno

. "Ogni anno mettiamo sul mercato dai tre ai cinque prodotti completamente nuovi. Ogni volta sono accolti con grande entusiasmo perché sempre innovativi. Sono prodotti che aiutano chi fa spettacolo a divertire il pubblico, a creare l'effetto sorpresa e per questo sono sempre benvenuti dai light designer. E a noi consentono di essere sempre sul mercato per primi, di

battere sul tempo la sleale concorrenza

dell'Estremo Oriente. Prima che la loro copia sia in vendita, noi siamo già pronti con un nuovo modello".

Anche il web garantisce a Clay Paky di continuare a riscuotere successo: "Ha davvero rivoluzionato il nostro modo di fare impresa e di vendere il prodotto. Ci ha consentito di ridurre al minimo il cosiddetto time to market, il tempo necessario per portare il prodotto sul mercato. E di moltiplicare i nostri canali di comunicazione facendo arrivare l'informazione sulle scrivanie o pc di tutti i potenziali clienti, in qualsiasi angolo del mondo.

La potenza del web è incredibile

ed è stato uno degli strumenti che ci ha aiutato a crescere così rapidamente".

Clay Paky, fin dal 1967, non si è mai allontanata dall'Italia. "La tentazione di spostare la produzione all'estero è molto grande. Devo però dire che nel mix del costo del nostro prodotto, quello della manodopera incide in una percentuale piuttosto bassa. Quello che costa sono i componenti, tutti di alta qualità: i nostri prodotti sono dei veri e propri robot che contengono elettronica e meccanica di precisione. Incide invece molto nel risultato finale

l'esperienza, la qualifica della manodopera, difficilmente replicabile

in un Paese dove è a basso costo. Spostare la nostra produzione in Cina o nei Paesi dell'Est porterebbe forse un piccolo vantaggio dal punto di vista economico, ma sarebbe un disastro dal punto di vista del prodotto finale. Quindi la nostra scelta è:

rimaniamo in Italia

, dove abbiamo maestranze estremamente qualificate e molto motivate, che condividono le scelte e i sacrifici dell'azienda e che sono coprotagoniste del nostro successo".