Come avere un approccio zen agli imprevisti in famiglia
Se le circostanze sono avverse, gli impegni pressanti e le lamentele non si contano: non perdere la calma. Scopri le strategie per sopravvivere
Non è necessario che i problemi siano gravi per sentirsi sopraffare dall'ansia e dal nervosismo.
In
famiglia
possono bastare una litigata, un muso lungo o un elettrodomestico rotto per far precipitare la situazione, l'importante, in questi casi, è dare voce alla parte piùzen
che si nasconde dentro di noi. Una risata inaspettata, la meditazione, uscire per una passeggiata... sono tutti modi perevitare le urla
esuperare gli ostacoli
insieme con serenità.Primo passo, se puoi ridici sopra -
Non sempre si può ridere degli imprevisti, quando però il problema non è eccessivamente drammatico ci si dovrebbe almeno provare. Per capire quanto si possasmorzare la tensione
con un sorriso, anche senza apparente motivo, è sufficiente pensare a come ci si senta bene dopo essersi fatti una sonorarisata
. I muscoli del volto si rilassano, chi è vicino a noi viene contagiato dal buonumore e l'imprevisto assume tutta un'altra dimensione. Come spiegano i principi dello yoga della risata, si può iniziare a ridere anche in modo "meccanico", il cervello riceverà stimoli che scateneranno poi una reazione di divertimento spontanea. Provare per credere.Secondo passo, dividere i compiti -
Quando si presenta un imprevisto in famiglia è importante far scattare subito lacondivisione.
Parlarne immediatamente con il partner, e con i figli se sono sufficientemente grandi, è la prima mossa pergestire al meglio i problemi
. Va assolutamente evitata, infatti, la situazione in cui è un solo membro del nucleo familiare a farsi carico di tutte le problematiche. Se le menti (e le spalle) sono tante, gli imprevisti si fanno piccoli piccoli.Terzo passo, un problema per volta -
Di solito, quando accade qualcosa di inaspettato (e di spiacevole) sembra che tutte le altre circostanze seguano negativamente a ruota. Potrebbe essere davvero così oppure, più probabilmente, potrebbe trattarsi di una suggestione o unatteggiamento sbagliato
. In ogni caso, se gli imprevisti si accumulano, la soluzione è non guardarli tutti insieme. Se si osservano i problemi come una "matassa unica", la sensazione prevalente è, infatti, quella didisfatta
a cui seguiranno reazioni nervose e incontrollate. Gli ostacoli, invece, vanno affrontati uno a uno. Risolto un problema, si passa quindi al successivo.Quarto passo, disegnare uno schema -
Mai provato a metterenero su bianco
le problematiche familiari e a rileggerle con calma? Spesso, una volta scritti o disegnati, gli imprevisti sembrano più piccoli e semplici da affrontare e gestire. Imparare dai bambini è l'idea vincente:mappe concettuali
e semplicischemi
smorzano la tensione e portano alla soluzione migliore.Quinto passo, prepararsi un piano B -
Ci sono situazioni ad alto rischio di inceppamenti e ostacoli: "incastri" pomeridiani degli impegni scolastici e sportivi dei figli, improvvise riunioni di lavoro, parenti che chiedono aiuto... Per tutti questi casi-tipo è importante avere unpiano B
: un'amica da avvertire all'ultimo minuto, la vicina di casa disponibile, la baby-sitter reperibile anche nel weekend, l'idraulico che risponde sempre al telefono. Un'idea vincente è annotare le proprie "ancore di salvataggio
" in agenda, insieme a numeri di telefono e agli indirizzi.
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