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Il co-sleeping è giusto o sbagliato?

I vantaggi pisco-fisici di unʼabitudine molto diffusa e, spesso, criticata

Co-sleeping significa dormire insieme. Questa abitudine è oggetto di infinite controversie tra genitori di generazioni diverse.

Infatti, persiste l'idea che il co-sleeping vizi in qualche modo il bambino, rendendolo più dipendente dai genitori e meno pronto ad affrontare il mondo. Invece, il co-sleeping porta numerosi vantaggi e a confermarlo sono studi approfonditi. Innanzitutto, è comunque bene che il bebè dorma, sin dalle prime settimane di vita, nella stessa stanza dei genitori sia per facilitare l'allattamento al seno a richiesta, sia per sentire "la vicinanza" di mamma e papà. E se il bambino, non più neonato, desidera dormire nel lettone? Niente panico e nessun senso di colpa: gli studiosi confermano che il co-sleeping fa bene anche allo sviluppo psico-fisico dei più grandicelli.

Miglior gestione dello stress - Sono numerose le pubblicazioni dedicate al sonno del bebé e alcune puntano proprio sulla presunta necessità di abituare il bambino a stare nella sua stanza, lasciandolo piangere anche fino allo sfinimento. Tralasciando la parte emotivamente straziante che riguarda direttamente mamma e papà, lasciar piangere un bambino per farlo dormire da solo non è una buona idea. Anzi il pianto prolungato, nella prima infanzia, fa sì che si sviluppino meno recettori dello stress. Ciò significa che il bambino in questione avrà più probabilità di diventare un adolescente, e poi un adulto, stressato.

Più fiducia nei genitori - Dormire insieme fa bene sia al bambino, sia ai genitori. Infatti, il contatto fisico aiuta a sviluppare un rapporto di fiducia genitori-figli. Inoltre, rassicurare il piccolo è benefico anche per la sua autostima presente e futura. Non è vero che il bambino che ha dormito con mamma e papà, sarà più insicuro. Anzi, gli studi a riguardo evidenziano una maggior sicurezza in se stessi. Sicurezza che deriverebbe proprio dal fatto di essere stato consolato e rassicurato nel momento del bisogno.

Più indipendenza - Questo vantaggio è, forse, il più inaspettato dai detrattori del co-sleeping. Infatti, una delle motivazioni per cui questa abitudine viene criticata, è che si possa crescere un bambino totalmente dipendente dai genitori e più introverso, se non addirittura asociale. Invece, la scienza e l'esperienza dimostrano che accade esattamente l'opposto. Ovvero, il co-sleeping aiuta i bambini a diventare più indipendenti ed estroversi, perché li fa sentire sicuri quando hanno bisogno di essere calmati. Mai abbandonati a se stessi e più fiduciosi nei confronti del mondo ma, soprattutto, meno dipendenti dall'approvazione altrui.

Vantaggi per l'allattamento al seno - Il co-sleeping favorisce la buona riuscita e la continuazione dell'allattamento al seno. Infatti, soprattutto all'inizio, il piccolo ha bisogno di frequenti poppate notturne. E, dormendo almeno nella stessa stanza, quest'ultime sono favorite sia perché la mamma fatica meno, sia perché si ha maggior sentore delle necessità del piccolo. La stimolazione frequente del seno, soprattutto se notturna, aumenta notevolmente la fisiologica produzione di latte materno e il benessere della neomamma.