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Verona, in cammino con Dante: una mostra diffusa e una mappa

Prendono il via le iniziative speciali in onore dell’Alighieri alla scoperta della città e del suo rapporto con il Sommo Poeta

Verona: una mostra diffusa in onore di Dante Alighieri

Verona celebra Dante in occasione del 700esimo anniversario della morte e si trasforma in una mostra a cielo aperto. Il Comune di Verona ha messo a punto un programma artistico ideato per onorare il Sommo Poeta e il suo rapporto strettissimo con la città: in programma un’inedita mostra diffusa, realizzata dai Musei Civici, guidata da una mappa interattiva ad hoc, per scoprire i punti più suggestivi della città e il loro legame con l’Alighieri. Dal 22 maggio al 2 ottobre si svolgono visite guidate gratuite ai luoghi della mostra diffusa. 

Il progetto prevede un duplice omaggio: a Dante e alla città di Verona che lo accolse dopo l’esilio da Firenze e ne diventò seconda patria. Il legame con la città e con gli Scaligeri fu forte e duraturo e Verona stessa ne conserva molteplici testimonianze: sono numerosi i luoghi legati alla presenza di Dante, fonti di ispirazione per la “Divina Commedia”:  oggi è possibile, grazie alle tracce contenute nelle sue opere, ricostruire passaggi della sua vita e della sua permanenza veronese. 

 

Ad esempio, nel canto XVII del Paradiso, Dante scrive che il primo a offrirgli ospitalità fu il “gran lombardo / che ’n su la scala porta il santo uccello”: il riferimento è a Bartolomeo della Scala, morto nel 1304, unico tra gli Scaligeri a esibire sulla tomba l’aquila. Dante visse ancora a Verona, ospite e protetto di Cangrande della Scala, tra il 1312, anno in cui una missiva di Cangrande all’Imperatore sembra rivelare elementi stilistici della penna del Poeta, e il 1320. Il rapporto tra Dante e Cangrande fu lungo e saldo: ne sono testimoni l’elogio di Cangrande nel canto XVII del Paradiso e la celebre Epistola XIII con cui Dante gli dedicò la terza Cantica.

 

Verona, dunque, non ha solo fatto da sfondo alla vicenda dantesca, ma ne è diventata essa stessa protagonista e ispiratrice: la città dunque ha scelto di valorizzare la sua singolarità, rispetto alle altre città dell’esilio, ideando una mostra diffusa, un itinerario che si snoda nei luoghi della presenza e della tradizione dantesca. Il percorso e le tappe della mostra diffusa sono contenuti e illustrati in un'agile mappa cartacea, che guida i visitatori lungo una trama di itinerari, alla scoperta dei luoghi tra chiese, piazze, strade, palazzi, parchi, direttamente legati alla presenza di Dante, dei suoi figli e dei suoi eredi, che ancora oggi risiedono a Gargagnago in Valpolicella. Ogni luogo dantesco della mappa è segnalato in situ con apposita segnaletica; con un semplice tocco sul proprio cellulare tramite QRcode, il visitatore può accedere a un'espansione digitale dei contenuti della mappa e ad ulteriori approfondimenti del proprio itinerario.  

 

Tra le tappe principali dell’itinerario ricordiamo il punto di partenza: Piazza dei Signori, centro del potere sia durante la Signoria scaligera che dopo la sua caduta. Al centro vi è collocata una statua del Poeta, in marmo di Carrara, opera dello scultore Ugo Zannoni, inaugurata nel 1865 alle 4 del mattino per scongiurare la censura degli Austriaci che allora eranoal governo della città scaligera. Quest’anno, per le celebrazioni dantesche, il monumento è stato sottoposto a un accurato restauro.
Si prosegue con Palazzo della Ragione, il Palazzo Comunale edificato verso la fine del XII secolo, che oggi ospita la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Qui, la mostra diffusa trova un prezioso raccordo e ulteriori sviluppi tematici a carattere storico-artistico nelle esposizioni in programma: “La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni” (fino al 5 ottobre 2021); “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” (11 giugno–3 ottobre 2021). 

 

Le tappe successive sono: Palazzo del Capitanio, Palazzo della Provincia, dimora che si fece costruire Cangrande della Scala; le Arche Scaligere, sepolcro della famiglia della Scala; la chiesa di San Zeno Maggiore, capolavoro del romanico lombardo. Dante, nel XVIII canto del Purgatorio, incontra un abate di San Zeno vissuto al tempo del Barbarossa e gli fa esprimere un giudizio pessimo su Giuseppe, figlio illegittimo di Alberto I della Scala e abate di San Zeno dal 1292 al 1313. 

 

Si prosegue poi per Sant’Elena, adiacente alla Cattedrale, dove Dante tenne una lezione pubblica per spiegare il fenomeno dell’emersione delle terre sopra la superficie dell’acqua. Durante il suo primo soggiorno veronese Dante frequentò quasi certamente anche la Biblioteca Capitolare, una delle più antiche del mondo, il cui scriptorium era attivo forse già dal VI secolo e che oggi ospita il LaMeDan (Laboratorio di Studi Medievali e Danteschi dell’Università di Verona). La mappa ci conduce poi a tre chiese: Sant’Anastasia, San Fermo Maggiore e Sant’Eufemia. Non mancano infine alcuni luoghi legati ai discendenti del Poeta, tra cui Piazza delle Erbe, Palazzo Bevilacqua, abitazione del figlio di Dante, San Michele Arcangelo a San Michele Extra, monastero di una comunità religiosa femminile benedettina dove presero i voti anche Alighiera, Gemma e Lucia, figlie di Pietro Alighieri e di Jacopa Salerni.

 

L’ultima parte del percorso è una passeggiata tra i luoghi della tradizione dantesca: tra i punti di maggiore interesse il trecentesco Palazzo Marogna, il Ponte di Veja, per concludersi a Castelvecchio, che Dante non vide mai (fu costruito a partire dal 1354 per iniziativa di Cangrande II della Scala), ma che oggi accoglie, come sede museale, importanti testimonianze della Verona dell’età di Dante. Da non dimenticare l’esposizione, in sala Boggian, “Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur” (fino al 3 ottobre). 

 

L’immagine coordinata della mostra diffusa è stata elaborata a partire dal disegno di Sandro Botticelli “Dante e Beatrice. Paradiso II”. L’opera è stata resa disponibile, eccezionalmente, per la sola sede di Verona, assieme ad altri due disegni botticelliani per Paradiso IV, Paradiso XVII, dal Kupferstichkabinett dei Musei Statali di Berlino. I tre disegni saranno esposti alla mostra “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona” alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti.

 

In occasione della mostra diffusa per il VII centenario dantesco, i Musei Civici di Verona propongono delle visite guidate gratuite in presenza, attraverso due percorsi: il primo da San Zeno a Porta Borsari, il secondo nel cuore della città. Le visite, gratuite, si svolgono il sabato mattina dalle ore 10, su prenotazione da effettuarsi almeno il giorno precedente, secondo il calendario visibile sul sito dei Musei Civici.

La mostra diffusa è realizzata dai Musei Civici, con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, in collaborazione con Università di Verona e Diocesi di Verona, con il contributo di Fondazione Banca Popolare di Verona.

Informazioni: www.danteaverona.it. 

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