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Bocelli e Cannavacciuolo star nella kermesse di vini, cibo e terme d’eccellenza
di Nadia Baldi© Ufficio stampa
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Il Merano WineFestival può essere un meraviglioso pretesto per lasciarsi coinvolgere nelle atmosfere del “bien vivre” che animano in modo elegante e discreto il centro di Merano dal 7 all’11 novembre: lo scenario è dominato dai colori dorati dell’autunno e ritmato dallo scorrere instancabile del Passirio proprio di fronte al parco delle Terme, e cibi e vini sono il non plus ultra che si possa desiderare. La kermesse del vino si svolge nel centro della cittadina, con cuore pulsante nel Kurhaus, fra personaggi VIP e frequentatori preparati, e presenta 1300 aziende presenti e oltre 2000 vini in degustazione, 250 etichette nella WineHunter Area, riconosce oltre 4300 WineHunter Awards, dando agli amanti dell’enogastronomia l’opportunità di partecipare a 31 masterclass, 12 showcooking e 9 talk.
La spettacolare sciabolata ufficiale, gesto simbolico d’apertura della 34ª edizione del MWF, si terrà sabato alle 14 sul Ponte Lenoir. Nel “TasteTerroir – bio&dynamica” venerdì 7 novembre il nostro viaggiatore incontra 200 realtà tra vini biologici, biodinamici, naturali, PIWI, orange, in anfora, underwater, le espressioni insomma più innovative del panorama enologico contemporaneo. Al Kurhaus il percorso “Cult Oenologist” celebra i 10 migliori enologi italiani selezionati da Helmuth Köcher, ma gli onori arriveranno anche per i WineHunter Platinum Awards, per le WineHunter Stars e per gli Honour Awards. La Food Star di Merano WineFestival 2025 è Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef più celebri e amati d’Italia, mentre la WineHunter Star nella categoria Wine Producer è per Andrea Bocelli per aver trasformato l’azienda di famiglia, Bocelli 1831, in un simbolo di eccellenza italiana.
In degustazione ci sarà anche un “highlander” dell’enologia sorprendentemente vivo e ricco pur risalente al 1959: la Solaria Jonica di Antonio Ferrari, un vino scoperto in una vasca sigillata nella cantina di Galliate da Umberto Ferrari, figlio di Antonio, e da Maurizio Pandolfi (fondatore di Sensi in Movimento); 953 bottiglie nuove, numerate e firmate da assaggiare sabato 8 alle 16,30 all’Hotel Terme.
In Corso Libertà si passeggia soffermandosi a curiosare nel “FuoriSalone”, dove territori e consorzi presentano i propri prodotti. Nella GourmetArena lungo il Passirio ci si può sbizzarrire fra le bontà gastronomiche: la sezione Culinaria rappresenta il punto di incontro dell’universo enologico con l’arte del cibo, rappresentato da protagonisti italiani e stranieri.
In Piazza della Rena, venerdì 7 e sabato 8 si tiene il Mercato della Terra di Slow Food Alto Adige, per far scorta di ingredienti genuini da riportare a casa insieme ai vini preferiti - quest’anno infatti per la prima volta si possono acquistare direttamente in fiera i vini provati in degustazione. Da sabato a lunedì si entra nel vivo della full immersion nel vino con “The Festival”, una sorta di itinerario sensoriale tra 300 aziende vitivinicole italiane, 50 produttori internazionali (provenienti da 9 Paesi), e 250 etichette selezionate nella WineHunter Area.
Sabato 8 alle 9 al Teatro Puccini si terrà la presentazione ufficiale della Guida ViniBuoni d’Italia 2026 a cura del Touring Club Italiano. Lunedì 10 alle ore 17 invece saranno gli chef ad essere premiati con il 31° Premio Godio alle eccellenze gastronomiche più eccentriche, mentre martedì 11 nel pomeriggio nella Kursaal Luigi Cremona e Lorenza Vitali premieranno i talenti nel campo della ristorazione.
Per gli “champagne victims” martedì 11 si brinda in leggerezza: Catwalk Champagne&More è l’appuntamento delle bollicine, con oltre 120 eccellenze in una raffinata selezione che spazia dallo Champagne alle migliori espressioni italiane del metodo classico.
Appena poggiati i calici, sotto il sole tiepido di novembre, il nostro viaggiatore può percorrere la passeggiata Tappeiner a mezza costa sopra la città per regalarsi un elisir di serenità. Altrettanto benefici per il corpo e per la mente sono i Waalweg, i sentieri d’acqua, sentieri che costeggiano gli antichi canali irrigui e consentono di immergersi nei boschi, attraversando prati, vigne e meleti (info su www.merano.eu). Se invece la necessità è più orientata all’ozio, allora si potrà cedere al profumo di caffè e di burro che sprigionano le caffetterie del centro storico: torte, biscotti, strudel appena sfornato e una tazza di cioccolata fumante o di infuso alle erbe sono la pausa lenta ideale. Poi le Terme, il cuore di Merano: la sua identità storicamente coincide col benessere delle acque calde. Per trovare il giusto ritmo, rallentato rispetto alla vita di corsa della città, il nostro viaggiatore qui può lasciarsi cullare dal mormorio dell’acqua termale, riscaldarsi in sauna, respirando l’aroma avvolgente del fieno fresco o rilassarsi in contemplazione davanti alle ampie vetrate rivolte verso le vette appena imbiancate; nelle stanze private con letto ad acqua e bagno di vapore ai profumi di mela e di miele delle Pool Suite sopra la sala bagnanti si scopre un pizzico di quieta felicità (www.termemerano.it).