Scendere in pista

Neve e sci a bordo delle funivie top

Aprono gli impianti, ecco i più veloci e panoramici per salire in quota: dalla cabinovia che fu set cinematografico alle seggiovie con sedili riscaldati

di Nadia Baldi
04 Dic 2025 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Alpin Arena Schnals Foto: wisthaler.com
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Le scenografie della montagna sono cambiate, la neve ha imbiancato vette alpine e appenniniche: con gli impianti più panoramici e performanti il nostro viaggiatore raggiunge le cime per far sport - sugli sci, sulle tavole, sugli slittini, con le ciaspole – o per contemplare il paesaggio da punti di vista unici. 

La nuova funivia dei ghiacciai in Val Senales, la più alta dell’Alto Adige, è un mezzo ma anche una meta, l’ideale per i cinefili che non soffrono di vertigini, dato che è stata set del film “Heart of stone” con Gal Gadot: mentre ripercorre a memoria le adrenaliniche scene d’azione del lungometraggio, il nostro viaggiatore sale fino a 3.211 metri, da cui si possono contare 126 cime oltre i 3000 appartenenti a tre Nazioni (Italia, Austria e Svizzera). All’arrivo dell’impianto a monte, dove è posizionato l’hotel più alto d’Europa, si guadagna un punto di vista unico sul Ghiacciaio Giogo Alto e sul nevaio di Similaun, laddove fu ritrovato Ötzi, la più antica “mummia” del mondo, a cui è dedicata l’installazione “Iceman Ötzi Peak” con una piattaforma panoramica a 3251 metri sulla cima Croda delle Cornacchie - Grawand affacciata a 360° su tutta la regione (www.valsenales.com/it/)

Spostandosi a breve distanza si trova la nuova cabinovia di Merano2000, inaugurata la scorsa stagione invernale e pensata secondo criteri evoluti di tecnologia e velocità, con una stazione intermedia ed una terrazza panoramica, ambita dai non sciatori in cerca di pace (www.meran2000.com).

Nel comprensorio sciistico Carezza Dolomites in Val D’Ega fra le novità c’è la cabinovia Franzin, che unisce l’area della König Laurin - Nova Levante all’area Paolina - Passo Carezza, facilitando gli utenti con mobilità ridotta o i principianti, dotata del sistema di sicurezza d’avanguardia con sensori e automazione. Oltre a contribuire a rendere Carezza sempre più una “glamour ski station” alpina ideale per chi scia e chi ozia, è un ausilio a velocizzare i passaggi in particolari occasioni come la Coppa del mondo di snowboard il 18 dicembre (pista Pra di Tori) e l’evento di metà gennaio con i telemarkisti che scieranno ai piedi del Catinaccio (www.carezza.it).

A Pampeago, nel comprensorio Val di Fiemme/Obereggen, la nuova Latemar è stata appena inaugurata: una cabinovia a 10 posti che dalla stazione a valle di Pampeago arriva a 2015 metri, viaggiando alla velocità di 5 metri al secondo, 4 minuti per arrivare in quota nel cuore della natura incontaminata del Latemar. Anche la pista Maierl, una delle speciali 6 piste “Latemar sixpack”, ha un nuovo impianto a 6 seggiole che rendono rapida la risalita, passando sul tracciato su cui si svolge lo slalom di Coppa Europa (in programma il 19 dicembre, 42ª edizione). Alla base della seggiovia è stato realizzato il nuovo rifugio Absam Stube, un luogo contemporaneo, colorato e d’impatto, per mangiare come vuole la tradizione facendo una sana e allegra baldoria in musica ad ogni ora del giorno (www.obereggen.com).

In Val Gardena la seggiovia Comici 1 rimane un punto di riferimento per il panorama privilegiato sul maestoso Sassolungo che regala ai passeggeri, e per la modernità e la comodità delle sedute riscaldate e all’occorrenza protette dalle cupole blu-trasparenti. A pochi metri dalla sua partenza si trovano, quasi disposti a raggiera, gli impianti Sotsaslong (altra seggiovia veloce) e la moderna 8 posti Gran Paradiso (www.valgardena.it).

In Valle Aurina il nostro viaggiatore troverà la nuova seggiovia “Bernhard Glück” nel comprensorio sciistico Speikboden (Skiworld Ahrntal), efficiente, a sei posti, con seggiole ergonomiche riscaldate, cupole protettive per vento e neve e tappeto di imbarco adatto ai bambini.

In Alta Badia sono due gli impianti che attendono di essere provati per la prima volta, la Crusc 1 e la Forcelles. La cabinovia Crusc 1 a 10 posti gira dall’estate ai piedi del Sasso di Santa Croce e sostituisce la seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico, andando ad accorciare i tempi di trasporto con capienza aumentata del 50% (da 1600 a 2400 persone l’ora). La seggiovia Forcelles a Colfosco ha appena preso il via con 6 posti in sostituzione dei 4 posti, per collegare quota 1.818 metri al rifugio Forcelles a 2.122 metri (www.altabadia.org).   

Sull’Appennino Tosco-Emiliano gli impianti portano in quota per rimanere senza fiato nel candore della neve guardando il mare e le isole: l’“ovovia” all’Abetone oggi è una moderna e rapida cabinovia a 8 posti, ma un tempo era un caratteristico e inconfondibile ovetto biposto con maniglie delle portiere della storica Fiat 500; nel 1974 quando iniziò la sua corsa unì il comprensorio dell’Abetone con quello della Val di Luce (www.multipassabetone.it). Dalla stazione a monte si scorge il mare della costa tirrenica, ma un punto d’osservazione privilegiato si raggiunge scendendo con gli sci in Val di Luce e poi risalendo con la seggiovia dell’Alpe Tre Potenze: nelle giornate più fredde e limpide d’inverno si vedono la linea costiera ben delineata, il profilo della Corsica settentrionale e le isole di Gorgona e Capraia.

Sul confine tra Italia e Svizzera è appena stata inaugurata la seggiovia Gifthittli, un impianto ad 8 posti con cupole di copertura e sistemi di sicurezza di ultima generazione. Fa parte del comprensorio del Matterhorn Alpine Crossing, il più alto collegamento transalpino, realizzato 2 anni fa, che permette di sfiorare i 4000 metri del Matterhorn Glacier Paradise partendo da Cervinia e librandosi nell'incantevole distesa bianca che guarda il Cervino.