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Valtellina tra sci e gastronomia: un inverno tutto da godere

Cento impianti per gli sciatori: ma sono anche altre le occasioni per divertirsi e passare una vacanza da favola

Inverno in Valtellina: otto cose da non perdere

Cento impianti per gli sciatori: ma sono anche altre le occasioni per divertirsi e passare una vacanza da favola

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La Valtellina offre oltre cento impianti per la stagione sciistica: un’occasione per sperimentare 450 km di piste, da Livigno a Bormio, da Santa Caterina Valfurva a Teglio, fino alla Val Gerola.

Ma anche ciaspolate lungo i sentieri del Bitto, experience a bordo del mitico trenino rosso del Bernina (il più alto e panoramico d’Europa), degustazioni in antiche botteghe, spa con bagni di latte.

Ovviamente si può fare sport e vedere panorami mozzafiato su rifugi e alpeggi dove d’estate viene prodotto il Bitto, tradizionale e squisito formaggio fatto con latte vaccino e di capra. Tante le iniziative per l’inverno 2023, tra cui quelle promosse e organizzate dai soci del Consorzio per la tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto. Ecco 8 tappe da non perdere.

Ciaspolate - Un'opportunità per scoprire gli affascinanti paesaggi invernali Valtellinesi è la ciaspolata nei luoghi di produzione del Bitto Dop. È il caso del cammino che collega il borgo di Fenile (1263 m) a Pescegallo (1454 m), dove si può sperimentare il “percorso dei sensi” con installazioni multisensoriali che intensificano il contatto con la natura, offrendo la possibilità di un’esperienza immersiva nei boschi coperti di neve fresca e della pecceta. I più avventurosi potranno proseguire sul sentiero noto come "la stradina" che si snoda fino al rifugio Salmurano, un rifugio icona della Val Gerola dove si può pranzare con una vista panoramica e assaporare i formaggi d’alpeggio, tra cui il Bitto in abbinamento ai prodotti tradizionali. Per chi desidera pernottare ci sono a disposizione 11 camere, ideali per un weekend di fuga dal caos quotidiano per un'esperienza intima e tranquilla.

Il Bitto della bottega Ciapponi - Dopo la ciaspolata, tappa imperdibile è Morbegno, conosciuta come la "città del formaggio". La cittadina, che da oltre un secolo ospita la tradizionale Mostra del Bitto, vanta nel centro storico una delle sue botteghe più antiche: Ciapponi. Si tratta di un autentico tempio del Bitto dove assaggiare le diverse stagionature di un formaggio “perenne” che può invecchiare fino a 10 anni. Un modo per scoprire quanto il tempo possa influire e rendere complesso un formaggio: in base alle diverse stagionature si passa dai sentori di latte ed erbe fresche (in fase giovane) a sentori di fieno maturo e di mandorla tostata con note di nocciola con il passare degli anni. Non dimenticate di visitare il retrobottega dell’antica insegna, che nasconde un sorprendente susseguirsi di volte, colonne e celle ad alveare che si snodano nelle cantine con spazi in penombra, ospitando prelibatezze di ogni genere: dalle tisane a marmellate e vini importanti. Nel fare il giro della cittadina non dimenticate di visitare Palazzo Malacrida: dal Settecento sorge in "Scima ai cà", antico borgo morbegnese che si sviluppa tutto in verticale e a ridosso della montagna. Con l’occasione si può fare un salto alla Latteria Sociale della Valtellina, dove ammirare antichi strumenti in legno e la coldera, la grande marmitta in rame dove si preparavano formaggi, e fare scorta di prodotti caseari.

Il trenino rosso del Bernina - Prendere posto negli inconfondibili vagoni del Bernina, patrimonio Unesco e treno più alto d'Europa, è una tappa irrinunciabile dell’esperienza in Valtellina. Salire sul mitico trenino rosso equivale ad immergersi appieno nella magia della montagna d’inverno lungo un percorso panoramico mozzafiato da Tirano a St. Moritz paesaggi alpini imbiancati, ghiacciai e laghi alpini avvolti dal silenzio, passando da Campocologno e Campascio e poi su, verso gli incredibili ghiacciai del Bernina e di Morteratsch. Prima di partire vale la pena visitare Tirano e assaporare i Chisciöi, deliziose frittelle a base di farina di grano saraceno ripiene di Valtellina Casera DOP. Questa prelibatezza, radicata nella tradizione culinaria contadina, è un autentico simbolo gastronomico della città.

Sci alpinismo - La Valle dell'Albaredo, nella zona di produzione del Bitto, offre la possibilità agli sportivi di praticare sci alpinismo fino all'Alpe Piazza, immersa nel Parco delle Orobie Valtellinesi. Il percorso attraversa le pittoresche baite di Corte Grassa, immergendosi poi in un piano erboso con vista sulla Corte Grande Valle. Lungo il tragitto è possibile scoprire i maggenghi, antichi luoghi dedicati alla fienagione, oggi utilizzati solamente durante la stagione estiva. Dopo aver attraversato i suggestivi maggenghi di Corte Grande e Baitridana, si arriva all’Alpe Piazza, splendido alpeggio inserito nel Parco delle Orobie Valtellinesi. In inverno l’innevata Cima Leguj o Lago è l’ideale per sciatori o ciaspolatori, mentre le escursioni estive sono accompagnate dalle vacche al pascolo e dai pastori. Un posto ideale per chi vuole fare l’esperienza di dormire in un alpeggio (22 camere due bagni di cui uno con doccia) o per assaggiare un tagliere tradizionale nei luoghi di produzione del Bitto e della Mascherpa.

I sapori di una volta - Se si sogna invece di trascorrere una notte in un mulino, provando una vera esperienza rurale e familiare, tra stalla, e vigneto Le Case dei Baff ad Ardenno sono il posto giusto. Un’occasione per assaggiare specialità locali come formaggi (tra cui il Valtellina Casera dop) vini, rappresenta un autentico paradiso gastronomico. Gli animali sono allevati seguendo principi etici, e tutti gli ingredienti utilizzati nel loro ristorante provengono da fornitori locali, garantendo freschezza e sostenibilità, con la filosofia del chilometro zero.

Il bagno di latte - Latte e fieno sono le “materie prime” ideali non solo per fare formaggio ma anche per donare benessere: naturalmente ricco di proteine, amminoacidi essenziali, minerali e vitamine, il siero di latte ristabilisce il grado di umidità epidermico, dona alla pelle lucentezza ed elasticità, purificandola dalle tossine; il latte è ricco di proprietà emollienti e anti-invecchiamento per la cute e il fieno stimola la circolazione e aiuta nel caso di reumatismi e tensioni rinforzando il sistema immunitario. Per questo nella Bassa Valtellina, la Fiorida, primo agriturismo d’Italia con Stella Michelin ma anche una realtà riconosciuta a livello europeo per le pratiche zootecniche all’avanguardia e green, per l’ospitalità e il suo centro benessere, propone vari pacchetti di bagni, incluso quello con il latte appena munto, da fare anche in coppia, da abbinare a tour didattici nella stalla 5 stelle lusso, class sulla preparazione dei formaggi tipici valtellinesi.

Family Bob a Cima Piazzi - Tappa immancabile per tutte le età è il Family Bob di Cima Piazzi Happy Mountain, il primo bob su rotaia in Lombardia, aperto tutto l’anno: grazie ad una risalita automatizzata di 300 metri, si potranno poi godere 600 metri di puro divertimento in discesa con tutta la famiglia. Uno sport, adatto a tutti: dai 4 anni di età in su. In chiusura si può fare un salto al Rifugio Conca Bianca, assaggiando i tipici prodotti valtellinesi o fare un salto a Livigno.

Dog sledding ad Arnoga - Passando da Livigno l’altopiano più alto d’Europa (a 1.816 mt. di altezza), dopo le mille attività a disposizione, come escursioni in motoslitta o ice kart e lo Dog Sledding e Husky Village di Arnoga, (tra le tappe più belle dell’Alpirod, la gara di slitte trainate da cani più famosa in Italia), potete fare un salto alla Latteria di Livigno, per bere una cioccolata calda o assaggiare il gelato artigianale con vista neve in terrazza al bar, e fare scorta di prodotti tipici come i formaggi Valtellina Casera Dop e Scimudin, il burro e lo yogurt. In programma anche una mostra d’arte fotografica “Essere nella storia. Passo dopo passo come in una transumanza”.

Per maggiori informazioni: www.ctcb.it

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