Luoghi arditi

Dieci vulcani del mondo, spaventosi e magnifici

Da ammirare da lontano o da esplorare con ardite ascensioni, senza mai dimenticare la prudenza

19 Set 2025 - 06:00
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© Istockphoto  | Laki, Islanda 
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© Istockphoto | Laki, Islanda 

I vulcani sono una delle meraviglie della natura, che l’uomo ammira e nello stesso tempo teme dalla notte dei tempi. Oggi i più belli e maestosi sono meta di scalate e di trekking arditi e a volte pericolosi: alcuni sono così spettacolari da essersi trasformate in vere e proprie icone dei Paesi in cui sorgono.  Ne abbiamo scelti dieci, tra i più imponenti della terra, imponenti per altezza, fascino e… brividi, dato che sono attivi, anche se silenti da molto tempo. Chi ambisce a esplorarli farà bene a ricordare che il  pericolo è affascinante, ma non bisogna mai dimenticare il buon senso e la prudenza!

LAKI, Islanda - Si trova nell’Islanda meridionale, nel Parco Nazionale del Vatnajökull. Non è particolarmente elevato: raggiunge appena gli 812 metri sul livello del mare, ma è a suo modo speciale. Il Laki, infatti, non possiede il classico cono dal quale viene espulsa la lava: questa fuoriesce da una fenditura nel suolo dalla quale sgorgano fontane di materiale incandescente, con emissioni che spesso durano per molto tempo. La sua eruzione più devastante risale al 1783, quando nella fessura si formarono ben 130 crateri. 

STROMBOLI, Eolie - Lo Stromboli è uno dei pochi vulcani sulla terra in attività quasi continua; costituisce la più settentrionale delle sette Isole Eolie e spicca per la sua imponenza: sorge direttamente dal mare, raggiungendo l'altitudine di oltre 900 metri. L'isola costituisce però solo la parte emersa del vulcano, perché la sua base si trova a una profondità di circa 2000 metri.    

YELLOWSTONE, USA - Da bambini abbiamo imparato a conoscere l'omonimo parco come casa degli orsi Yoghi e Bubu, ma qui si trova anche uno dei vulcani più grandi e pericolosi della Terra, un vero super-vulcano con una caldera immensa, che misura ben 55 km per 72. Costituisce la principale minaccia vulcanica per il continente nord-americano e per questo è costantemente monitorato: si ritiene che una sua eruzione libererebbe nell'atmosfera migliaia di chilometri cubi di materiale, innescando un inverno vulcanico in grado di alterare l'equilibrio climatico globale. L'ultima eruzione risale, per fortuna, a 70mila anni fa.  

KĪLAUEA (Hawaii, USA) - Situato sull'isola Hawaii, la più estesa dell'omonimo arcipelago. è uno dei vulcani più attivi della regione: non a caso il suo nome significa, nella lingua locale polinesiana, "nuvola di fumo che sale". Si trova, infatti, ad una quota di 1200 metri sulle pendici di uno dei più grandi vulcani del mondo, il Mauna Loa. Come lo Yellowstone, costituisce un "punto caldo", ovvero si è formato per la presenza sotto la crosta terrestre di un punto di risalita di roccia fusa. È in continua evoluzione, con laghi di lava e tunnel dai quali il magma fuoriesce direttamente in mare.  

MONTE FUJII, Giappone - Celebre in tutto il mondo per la sua caratteristica forma conica con la punta coperta di neve per la maggior parte dell'anno, il Monte Fuji è simbolo stesso del Giappone e da secoli è considerata una montagna sacra: insieme ai monti Tate e Haku è una delle tre mete che i fedeli shintoisti dovrebbero visitare in pellegrinaggio almeno una volta nella vita. Si trova sull’isola di Honshu, nella parte orientale del Paese, non lontano da Tokyo ed è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Alto 3776 metri, ha eruttato per l’ultima volta nel 1708.  

ARENAL. Costa Rica - Dopo quattrocento anni di inattività, tanto che ormai era considerato spento, ha ripreso a eruttare il 29 luglio del 1968 dopo un forte terremoto e da allora è sempre stato molto attivo. Le pendici del monte ospitano bellissime varietà di flora tropicale e piante uniche, e sono ricchissime di sorgenti di acque calde e sulfuree, tanto che sono stati costruiti numerosi stabilimenti termali, molto frequentati dai turisti.     

POPOCATÉPETL, Messico - Con i suoi 5.452 metri, il Popocatépetl è uno dei vulcani più attivi del Messico. È situato nella regione di Puebla, a circa 70 km da Città del Messico, e il suo nome significa "montagna che emette vapore", in riferimento alla sua continua attività fin dai tempi dell'epoca precolombiana. Attualmente le emissioni, modeste ma costanti, si limitano per lo più a fumarole, composte da gas e da vapore acqueo. È considerato però come uno dei vulcani più pericolosi del mondo e costantemente monitorato perché, in caso di eruzione, potrebbe avere conseguenze catastrofiche per una vasta area circostante.  

OJOS DEL SALADO, Cile-Argentina - Si trova al confine tra Cile e Argentina in una delle regioni vulcanicamente più attive del mondo e, con i suoi 6.879 metri sul livello del mare, è il vulcano più alto del Pianeta. È uno stratovulcano, come il Fuji, l'Etna e il Vesuvio, ovvero ha una struttura di forma conica con pendii piuttosto ripidi, costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata, pomice e ceneri.   

TEIDE, Tenerife  - Misura 3700 metri circa sul livello del mare, ma se si considera la sua parte sottomarina, il Teide arriva a superare i 7500: in ogni caso costituisce la montagna più alta di tutto l’Atlantico e, dopo l’Ojos del Salado e  i vulcani hawaiani Mauna Kea e Mauna Loa, è il massiccio vulcanico più alto del pianeta.  Sorge sull'isola di Tenerife, nell’arcipelago della Canarie e fa parte di un massiccio ancora più grande, collassato su se stesso proprio a causa delle sue dimensioni. Oggi è un sito turistico molto celebre: è addirittura possibile, nei ristoranti che sorgono nei pressi del cratere, mangiare carni arrostite con il suo calore.    

ERTA ALE, Etiopia - Costituisce una catena di vulcani posta nella depressione della Dancalia, attraversata dalla faglia che marca l'allontanamento della placca araba dalla placca africana, dividendo di fatto in due il continente africano: tra milioni di anni qui si creerà probabilmente un nuovo oceano. La frattura, che al momento è lunga circa 6mila km, regala paesaggi lunari e spettrali. L’Erta Ale è il vulcano più alto della catena omonima, è alto solo 613 metri sul livello del mare, ma è un vulcano a scudo (cioè, più largo che alto). La sua caratteristica, unica al mondo, è che pur essendo sempre attivo, non produce delle vere e proprie eruzioni: piuttosto, il suo cratere centrale è un immenso lago di lava infuocata.  

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