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Liguria: i tesori di Finale Ligure in nove tappe

Un territorio vasto e quanto mai vario, da scoprire percorrendo itinerari tra paesaggi mozzafiato

Dai monti al mare: 9 tappe per scoprire Finale Ligure  

Finale Ligure è senza dubbio uno dei borghi più interessanti e vivaci della Liguria. Vanta spiagge sabbiose con acque trasparenti, baie naturali, borghi medievali preservati e curati, castelli, grotte preistoriche e un entroterra straordinario dove è possibile praticare numerose attività outdoor a contatto con una meravigliosa e rigogliosa natura.

Grazie alla posizione particolare, incastonato tra mare e monti, il territorio della Liguria in generale e di Finale Ligure in particolare, sa offrire spunti sempre particolari per un piacevole soggiorno tra storia e natura, cultura, sport e gastronomia. Ecco le cose da non perdere a Finale Ligure.

Silent Walking -  Camminare, ma anche divertirsi, allenarsi e godere dei paesaggi che vi circondano. Questa la filosofia del Silent Walking che si basa sul sistema di allenamento H.E.A.T. Program (il vero trekking indoor), e che Pier Firpo ha riadattato proponendolo all’aperto. Un vero e proprio laboratorio di salute che utilizza sano trekking in tutte le sue andature di camminata, ascoltando musica. Un trekking dinamico di gruppo su un percorso previsto di circa 5-6 km con una durata di allenamento di circa 1h30 e circa 500-600 kcal bruciate, arricchita da esercizi di fitness dinamico, svolto lungo percorsi caratterizzati da bellezze naturali, artistiche, storiche e culturali di Finale Ligure.

Caverna delle Arene Candide -  Un emozionante viaggio indietro nel tempo, fino a circa 30 mila anni fa: con la visita alla Caverna delle Arene Candide si possono ripercorrere le avvincenti ricerche condotte in oltre 150 anni all’interno della grotta, una delle più importanti in Europa, sito di riferimento per la Preistoria del Mediterraneo Occidentale. Numerosi e celebri ritrovamenti sono stati effettuati al suo interno in buono stato di conservazione, testimonianze a partire dal Paleolitico superiore fino all’epoca bizantina, tra cui 19 sepolture paleolitiche, la più nota delle quali quella del “Giovane Principe”, per la ricchezza di ornamenti e oggetti deposti insieme al corpo di questo giovane cacciatore vissuto 28mila anni fa. Un vero e proprio unicum conosciuto in tutto il mondo. 

Il santuario dei cetacei -  Se siete alla ricerca di una gita che possa accontentare grandi e piccoli e uno dei vostri sogni è quello di ‘danzare’ in mare accompagnati dai delfini che saltano fra le onde, vi consigliamo un’escursione indimenticabile: l’avvistamento dei cetacei fra le acque del Santuario dei Cetacei Pelagos, l’area marina protetta più vasta del Mediterraneo, frutto di un accordo multilaterale sottoscritto tra Principato di Monaco, Francia e Italia. Tra le 8 specie diverse di cetacei che popolano e vivono in quest’area marina, è possibile avvistare la balenottera comune, il capodoglio, il delfino comune, il grampo, il globicefalo, la stenella striata, il tursiope, lo zifio e anche la tartaruga Caretta Caretta e la tartaruga liuto.

Santa Caterina e del Museo Archeologico
- Di eccezionale importanza storico-culturale è il Complesso Monumentale di Santa Caterina, oggi interamente restaurato, che rappresenta il più importante polo culturale di Finalborgo. Attualmente ospita, infatti, il Museo Archeologico del Finale, un Auditorium e l’Oratorio dei Disciplinanti riservato a Mostre ed Esposizioni. Se vi trovate da queste parti, potete visitare i due chiostri quattrocenteschi, il giardino delle mura, il campanile e gli affreschi della Cappella Oliveri all’interno dell’Auditorium, mentre nel Museo è possibile ripercorrere tra oggetti originali, suggestive ricostruzioni e ambientazioni, 350mila anni di storia umana nel Finalese, dal Paleolitico inferiore attraverso le successive epoche preistoriche, fino a giungere all’età romana, al Medioevo e all’età Moderna. 

Teatro Aycardi e Basilica di San Biagio -  Nel piccolo centro  di Finalborgo, altri siti storici di straordinaria bellezza che meritano una visita sono il Teatro Aycardi e la Basilica di San Biagio. Il primo è il più antico teatro ottocentesco in Liguria, costruito tra il 1804 e il 1806. Si tratta di un piccolo gioiello, espressione della florida vita sociale e culturale che animava il Borgo in quel periodo. Il Teatro Aycardi è stato ufficialmente riaperto al pubblico nel 2019 per visite guidate a cura del Museo Archeologico del Finale, dopo oltre cinquant’anni di chiusura. L’attuale Basilica di San Biagio, anche chiamata Collegiata di San Biagio, è una delle più splendide chiese barocche del Ponente ligure, risalente al sec. XVII. 

Trekking al Sentiero del Pellegrino -  Per chi ama camminare e immergersi nella natura, anche in compagnia dei propri figli, uno dei percorsi probabilmente più bello del finalese è il Sentiero del Pellegrino che parte da Varigotti e raggiunge Capo Noli, lungo un percorso a picco sul mare che offre panorami mozzafiato. Il nome, “Sentiero del Pellegrino”, è dovuto forse al fatto che si incontrano diverse antiche chiese (S. Lorenzo di Varigotti, S. Giulia e S. Lazzaro di Noli), oramai sconsacrate ma un tempo, vista la loro posizione, sicuramente meta di pellegrinaggi. Lasciando il sentiero principale merita fare una breve deviazione per raggiungere la Chiesa di San Lorenzo, antico insediamento benedettino risalente al 1127.

Archeo-trekking - Un’altra attività interessante, sia da un punto di vista archeologico che paesaggistico, è quella proposta dal Museo Archeologico del Finale che propone trekking alla scoperta delle bellezze del Finalese, itinerari che offrono la possibilità di conoscere i siti archeologici e monumentali, dai quali provengono molti reperti esposti nelle sale del Museo stesso. Accompagnati da guide turistiche specializzate, con gli archeo-trekking potrete ammirare un paesaggio incontaminato, immerso nel verde della macchia mediterranea tra folti boschi di lecci e falesie. 

Tour in e-bike - Per chi ama lo sport all’aria aperta, un giro in e-bike in Val Ponci sulle tracce dei Romani è una scelta unica e irrinunciabile. Nell’entroterra finalese, a circa 4 chilometri dal mare, si apre una valle ‘fossile’ straordinaria, rimasta pressoché intatta nel corso dei secoli e attraversata da ben 5 ponti romani, riconducibili al passaggio della via Iulia Augusta e databili tra il I e gli inizi del II secolo. Dalla Val Ponci si raggiunge l’Altopiano delle Manie, un sito naturale di incredibile bellezza che, tra i colori e i profumi della macchia mediterranea, i vigneti e gli uliveti centenari, cela grotte preistoriche, insediamenti archeologici e si apre su panorami vista mare mozzafiato.

Squisitezze finalesi  - Non c’è gita, escursione, weekend fuori porta o vacanza che non meriti l’assaggio e la degustazione di piatti tipici della località che si è visitata e quindi, come ogni viaggio che si rispetti, non potete non assaggiare i chifferi della Pasticceria Ferro, che li ha inventati. Sono dolcetti alla mandorla che hanno la forma di una mezzaluna; infatti sembra che il nome derivi dall’arabo “Kefir” che significa proprio luna. Altre specialità del finalese da degustare sono i raviolini con erbe aromatiche, un buon Pigato o un Vermentino locale e scoprire le marmellate e le conserve a base di Chinotto e Pernambucco (agrumi tipici di questa zona delle Liguria). 

Per maggiori informazioni:  http://turismo.comunefinaleligure.it/

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