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Tra i monti o a picco sul mare: le chiese scolpite nella roccia

Undici suggestivi luoghi di culto disseminati in tutta la Penisola, incastonati nella pietra fino a sembrare tutt'uno con essa

Undici suggestive chiese nella roccia

Tra i monti, oppure a picco sulle acque del mare o dei laghi, a volte scavate letteralmente in antri rocciosi: queste undici chiese sono luoghi di fede e di devozione che nei secoli hanno ispirato Santi e semplici fedeli: che si tratti di piccole cappelle o di edifici imponenti, sono letteralmente abbarbicati alla roccia. Oggi le ammiriamo per immagini, augurandoci di poterle visitare presto dal vivo. In ogni caso la domanda sorge spontanea: come è stato possibile realizzarli?   

SACRA DI SAN MICHELE – VAL DI SUSA – PIEMONTE – È un santuario davvero spettacolare, edificato intorno all’anno Mille quasi a naturale prolungamento del Monte Pirchiriano, all’inizio della Val di Susa. È dedicato all'arcangelo Michele e costituisce un vero simbolo del Piemonte. Questa chiesa romanico-gotica ospita oggi una piccola comunità di padri rosminiani; qualche anno fa è stata vittima di un grave incendio, che per fortuna non ha causato danni strutturali all’edificio. 


SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA - VERONA - VENETO - Un suggestivo luogo di culto abbarbicato alla montagna, nel quale sono custodite numerose opere d'arte di grande pregio. Il santuario si trova lungo lo storico Sentiero dei Pellegrini: un tempo era raggiungibile solo attraverso una impervia salita a gradini, mentre oggi esiste una strada asfaltata che termina in una galleria scavata nella roccia, percorribile solo a piedi, ma più agevole.  


SANTA CATERINA DEL SASSO – LAGO MAGGIORE – LOMBARDIA – Per arrivarci occorre percorrere una scala di 268 gradini, ma la fatica è ricompensata da una vista incantevole sulle isole Borromee e Stresa: l'eremo di Santa Caterina del Sasso, sul Lago Maggiore, è una letteralmente incastonato nella roccia a strapiombo sul lago. È composto da tre cappelle precedute da un porticato a quattro archi. 


CHIESA DI SAN PIETRO - PORTOVENERE - LIGURIA – La chiesetta in stile gotico-genovese abbarbicata a uno scoglio battuto dal vento e dalle onde è una delle icone più fotografate della Liguria e più celebri tra i turisti di tutto il mondo. La piccola chiesa in stile gotico-genovese risale al 1200 circa: in tempi recenti sono stati necessari interventi di consolidamento dello scoglio su cui è costruita, a rischio di crolli a causa della potente erosione marina e dell’urto delle intense mareggiate invernali.  


EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO, ROCCAMORICE, PESCARA - È letteralmente scavato a mezzacosta in uno sperone roccioso nella Majella, tanto da formare un tutt’uno con la montagna e da mimetizzarsi con essa.  L’Eremo è uno dei più suggestivi dell’Abruzzo; è anteriore all’XI secolo e può essere raggiunto solo a piedi, per mezzo di un sentiero che scende da Roccamorice e termina con una galleria scavata nella pietra, dalla quale si raggiunge il camminamento antistante all’oratorio. Per ammirarlo dall’esterno occorre invece percorrere un secondo sentiero che scende sul versante opposto. 


SACRO SPECO DI SUBIACO, ROMA – Questo monastero benedettino è un edificio di ragguardevoli dimensioni, interamente edificato sul fianco del Monte Taleo e sorretto da nove alte arcate.  Edificato a partire dal 1200 circa, la sua struttura interna è un complicato susseguirsi di ambienti, tra cui chiesette, cappelle, grotte scavate nella roccia. Tra queste il Sacro Speco (ovvero la Grotta Sacra), in cui San Benedetto visse da eremita per tre anni. 


TEMPIETTO DEL VALADIER - GENGA - MARCHE - Questo incantevole tempietto ottagonale in stile neoclassico sorge all'interno di una grotta inserita nel sistema di anfratti carsici delle Grotte di Frasassi. Il tempietto è stato fatto costruire da Papa Leone XII su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier, dal quale il piccolo edificio prende nome. 


TEMPIETTO DI SANT'EMIDIO ALLE GROTTE, ASCOLI PICENO – Il suo nome la dice già lunga: questo piccolo santuario. è chiamato così perché è completamente inglobato nelle grotte di un’antica necropoli cristiana. Si trova ad Ascoli Piceno e costituisce un esempio significativo di arte religiosa barocca marchigiana. La leggenda vuole che sant’Emidio, a cui dedicato il santuario, raggiunse questo luogo dopo che era stato decapitato, reggendo la sua testa tra le mani, per seppellirsi da solo. Il santo, esempio di forza e perseveranza, è venerato come il protettore dai terremoti.  


SANTUARIO DI LA VERNA, CHIUSI DELLA VERNA, AREZZO – Questo santuario francescano sorge su di un “monte divotissimo, solitario e salvatico”, luogo in cui San Francesco d’Assisi ricevette le stigmate. Immerso nella natura selvaggia del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, il santuario si raggiunge per mezzo di una strada selciata che giunge alla Porta del Martello, accesso meridionale del monastero. Le mura sono state costruite sui grandi massi del Monte Penna, tanto che tutto l’edificio sembra nascere direttamente dalla montagna.  


SANTA MARIA DELL’IDRIS – MATERA - BASILICATA – È la chiesa rupestre più grande che si conosca., ma ha comunque dimensioni conte nute. Questi piccolo edificio ha un fascino magico: sembra emergere direttamente dal cuore dal Monterrone, una rupe calcarea situata nel cuore del Sasso Caveoso, a Matera.  Insieme al complesso dei Sassi fa parte dei Patrimoni dell’umanità Unesco.   


SANTUARIO DI SANTA ROSALIA - PALERMO – SICILIA – Dedicato alla Santa Patrona della città, questo santuario è completamente integrato nella roccia, della quale riprende anche i colori. La costruzione è inserita in una fenditura della roccia quasi sulla cima del Monte Pellegrino. Il cuore del complesso è costituito da una cavità nella grotta, nella quale furono rinvenute le ossa della Santa, molto cara al cuore dei palermitani. 
 

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