Per un Natale un po’ diverso

Spoleto: i luoghi segreti della città del Festival dei due Mondi

Le chiese poco conosciute, gli scrigni della memoria e la natura più bella, anche in inverno

di Raffaella Martinotti
17 Dic 2025 - 06:15
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© Tgcom24  | Spoleto: panorama sulla città dalla Fortezza Albornoz
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© Tgcom24  | Spoleto: panorama sulla città dalla Fortezza Albornoz

© Tgcom24 | Spoleto: panorama sulla città dalla Fortezza Albornoz

© Tgcom24 | Spoleto: panorama sulla città dalla Fortezza Albornoz

Spoleto, una delle città più note dell’Umbria, meta ogni anno di moltissimi turisti soprattutto nella stagione stiva, si presta a magiche esplorazioni anche nei mesi invernali, quando è meno congestionata dalla folla e più pronta a mostrare alcune meraviglie che, in condizioni di fretta, possono sfuggire. Senza dimenticare i luoghi celebri, come il Duomo e le strade del centro, l’inverno invita a un’esplorazione più tranquilla e riflessiva, a volte davvero sorprendente.

IL DUOMO – Tutti lo conoscono e, in effetti, visitando la città, è praticamente impossibile non lasciarsene ammaliare. Anche nei momenti non è meta della nostra passeggiata, compare quasi all’improvviso, al fondo della dolce scalinata che digrada verso il basso, con la sua facciata in pietra chiara e con la struttura a capanna divisa in sezioni, con il portico rinascimentale nella parte inferiore e le decorazioni con rosoni e un antico mosaico duecentesco nella parte superiore, che evidenziano il mix di stili romanico e rinascimentale. Se vogliamo essere precisi, però, non bisogna chiamarlo “Duomo”, ma si deve parlare di Cattedrale di Santa Maria Assunta; se per appagare l’occhio è impossibile non fermarsi ad ammirarla nelle diverse ore del giorno e della sera, magari sotto la luna piena per una vista che toglie il respiro, una visita agli interni barocchi non deve perdere la sosta davanti a una preziosa reliquia conservata sulla destra dell’altare maggiore: è una breve lettera scritta da San Francesco di suo pugno a Frate Leone, suo aiutante, con dolcissime parole di incoraggiamento e di conforto, capaci di commuovere chi le legge anche a secoli di distanza.  

LE ALTRE CHIESE DELLA CITTÀ – Oltre al Duomo, non bisogna mancare la visita ad alcune altre chiese, a cominciare dalla splendida chiesetta dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, con affreschi dei secoli XII-XIII e XIV. La piccola chiesa ha esterni semplici e l’interno a una sola navata, con il presbiterio rialzato. Non tutti gli affreschi purtroppo sono ben leggibili, ma quelli situati nella zona absidale sono in buone condizioni e si mostrano in tutto il loro splendore, regalando alla piccola chiesa un’atmosfera emozionante. Da non perdere è anche la visita al monastero di San Ponziano, a poca distanza dal centro, in particolare alla piccola, incantevole cripta affrescata. Un’altra cripta di cui non mancare la visita è quella della Basilica di San Gregorio Maggiore, situata in piazza Garibaldi: la facciata della basilica è attualmente in restauro, ma la chiesa e la cripta sono visitabili.

CASA MENOTTI – La città di Spoleto è fortemente legata al suo celebre Festival dei due Mondi. Il luogo in cui è custodita la memoria storica di questo evento che si ripete dal 1958 ogni estate tra giugno e luglio e che raduna il fior fiore internazionale di musicisti, danzatori e artisti, è Casa Menotti, una bella casa-museo con uno straordinario affaccio sulla Piazza del Duomo, dal quale Gian Carlo Menotti, ideatore del Festival, amava assistere agli spettacoli, coma da un privilegiato palco di proscenio. Oggi la casa, come un vero scrigno della memoria, conserva l’archivio storico del festival, oggetti e strumenti musicali appartenuti a Gian Carlo Menotti, una collezione di manifesti e offre la possibilità di riascoltare alcune esecuzioni dei diversi spettacoli. Si può visitare gratuitamente secondo gli orari riportati sul sito internet https://www.casamenotti.it/.

LA FORTEZZA ALBORNOZ E LE VESTIGIA ROMANE – Oltre a costituire uno dei luoghi più interessanti da visitare a Spoleto, è anche il punto da cui si gode il miglio panorama in assoluto sulla città. Situata sulla cima del colle Sant'Elia ed edificata a partire dal 1359 per volere del cardinale Egidio Albornoz, faceva parte del sistema di fortificazioni costruito per garantire la sicurezza dello Stato Pontificio e creare le condizioni per il ritorno dei papi da Avignone. Originariamente concepita per scopi militari, divenne poi una residenza papale, e come tale fu abbellita da decorazioni e affreschi; dall'inizio dell'Ottocento fino al 1982, fu utilizzata come carcere. Oggi ospita il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e può essere visitata: si raggiunge facilmente con un sistema di scale mobili e di ascensori che la collegano al centro storico. La salita alle torri, invece, si effettua solo a piedi: è faticosa, me la vista che si gode su Spoleto, sul Ponte delle Torri e sulle cupole del Duomo, è bellissima e vale ampiamente lo sforzo.  Chi ama la storia antica apprezzerà inoltre la visita alla casa e al bel teatro romano. 

PER SPOSTARSI IN CITTÀ: LA METROPOLITANA PEDONALE – Spoleto è tutta a saliscendi: se il percorso di visita sembra faticoso si può approfittare del sistema di tapis roulant che attraversa l’intero centro storico come una vera metropolitana pedonale.  Il sistema di Mobilità Alternativa comprende una rete di tre tratti meccanizzati gratuiti per agevolare l'accesso al centro storico e liberarlo dalle automobili. Il capolinea è nelle vicinanze di un parcheggio in cui lasciare l’auto ed esplorare poi la città a piedi. Vi si accede dai parcheggi sotterranei della Posterna e della Spoletosfera, e da quello in superficie della Ponzianina e si attiva al centro storico e alla Rocca Albornoziana,

I TEATRI – Spoleto ha due splendidi teatri all’italiana, veri gioielli architettonici. Per ammirarli, l’ideale è assistere a uno spettacolo della stagione in programma. Il Teatro Nuovo ha un bel cartellone di prosa con vari titoli in programmazione tra dicembre in gennaio, mentre il Teatro Caio Melisso, affacciato sulla piazza del Duomo, è un piccolo capolavoro che vale la pena di ammirare, ma ha una programmazione più ridotta e occorre quindi verificare le date sul sito del Comune di Spoleto. 

LA BELLEZZA DELLA NATURA – Le colline dell’Umbria sono terre di grande bellezza paesaggistica. Per ammirarle e viverle a proprio agio non c’è niente di meglio che percorrerle in bicicletta, a cavallo o a piedi: ad esempio si può fare Il "Giro dei Condotti", una suggestiva e facile passeggiata panoramica che costeggia le pendici del Monteluco, partendo dal Ponte delle Torri (Fortilizio dei Mulini) e seguendo il tracciato dell'antico acquedotto che portava l'acqua alla città. In alternativa si può percorrere un tratto della Spoleto-Norcia, il percorso escursionistico che segue il vecchio tracciato ferroviario e attraversa boschi, arditi viadotti e galleria tra splendidi panorami anche in autunno e inverno. L'itinerario, proprio perché costruito sulla vecchia sede ferroviaria, presenta salite lievi e costanti (in discesa proprio per questo motivo serve un po’ di cautela), è su terreno non asfaltato, ma agevole: la mountain bike è l’ideale, anche a pedalata assistita. Le gallerie invece non sono illuminate per cui occorre essere attrezzati con la lampadina frontale per avere una buona visuale. Il tratto attualmente percorribile va da Spoleto a Santa Anatolia, mentre è in fase di completamento il tratto che completa l’itinerario, per circa 50 chilometri complessivi.