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In Umbria, alla scoperta dei segreti dei Templari

Dal tempio di San Michele Arcangelo fino a San Mamilano, sede di misteriosi convegni

Visitare l’Umbria sulle tracce dei Cavalieri Templari

Dal tempio di San Michele Arcangelo fino a San Mamilano, sede di misteriosi convegni

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L’Umbria è il cuore verde dell’Italia con i suoi paesaggi circondati di boschi e dolci colline, ma anche un suggestivo luogo spirituale alla scoperta di miti e leggende.

E proprio l’autunno può essere un’occasione unica per conoscere i segreti di uno degli aspetti più affascinanti della storia medievale, quello dell’Ordine religioso cavalleresco dei Templari.

Un viaggio in un Umbria leggendaria, tra chiese, castelli, rocche, abbazie custodi di simboli e tracce evidenti del passaggio dell’esercito più famoso della storia, fondato nel 1118 dall’aristocratico Hugo di Payns, su richiesta di San Bernardino di Chiaravalle. In origine un ordine, di monaci guerrieri francesi che difendevano i pellegrini cristiani dagli infedeli.

Templari a Perugia - La prima tappa è Perugia, dove, vicino alla rinomata Università per Stranieri, esiste una strada dal nome Corso Garibaldi costellata da iscrizioni e simboli alchemici dell’iconografia templare, mescolati ad elementi di matrice massonica, riscontrabili sugli architravi dei portoni. I vicoli del corso hanno tutti nomi suggestivi come Via della Spada, Via della Pietra, Via dell’Oro, trasportando il visitatore verso la meta finale: il Tempio di San Michele Arcangelo, dedicato al Santo Guerriero che combatteva contro il Maligno.

Misteriosi capitelli - L’interno della chiesa è sorprendente, contraddistinto dalla presenza di un meraviglioso colonnato corinzio, con l’altare posto al centro della struttura. La stella a cinque punte inscritta in un cerchio sul pavimento accanto all’ingresso, la pianta della struttura che ricorda quella dell’antica Gerusalemme, le tipiche croci patenti e alcune misteriose incisioni sui capitelli del colonnato, sono tutti dettagli che richiamano ai Templari.

Monteluce - Spostandosi poi nei pressi del cimitero monumentale di Monteluce, sorge un’altra importante testimonianza templare della città, il complesso di San Bevignate. La costruzione si presta in tutta la sua imponenza grazie ad un aspetto massiccio e fortificato. Il portone d’ingresso, oltre a motivi zoomorfi e fitomorfi di forte valenza simbolica, reca il fiore della vita su entrambi i lati, mentre l’interno è arricchito da un prezioso ciclo di affreschi che ricorda e illustra la missione dell’ordine religioso cavalleresco in Terra Santa, elogiandone l’importanza a difesa della Cristianità.

San Mamiliano - L’immersione in questo percorso segreto non finisce qui, ma ci porta in un altro luogo ermetico, il castello del borgo di San Mamiliano, sulle valli panoramiche del Ferentillo, a pochi chilometri dalla Valnerina. Le tradizioni locali raccontano di riunioni e incontri segreti tra le mura di questa fortificazione, determinanti per il futuro e la sopravvivenza dell’Ordine.

Il Castello dei cavalieri - Per concludere in bellezza e rinfrancare non solo lo spirito ma anche il corpo è consigliabile una visita a Magione, nel Castello dei Cavalieri di Malta, dove si narra che anche i cavalieri templari fecero il loro passaggio. Anche senza prove certe, il luogo risulta avvolto da un affascinante mistero ed è oggi un'azienda agricola produttrice di vino e olio extra vergine di oliva. Un'opportunità per scoprire e degustare le tipicità del territorio.

Per maggiori informazioni: www.umbriatourism.it

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