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Case Museo, un tuffo nella vita del passato

Da Milano a Volterra, eccone quattro imperdibili

Quando le case diventano un museo: eccone quattro stupende

Un tempo erano abitazioni, aristocratiche e no, oggi sono straordinari e curiosissimi musei in cui il pubblico ritrova i segni di chi le ha abitate, ne scopre la vita quotidiana e la società in cui ha vissuto, ne respira il gusto, gli interessi, la cultura. In Italia ce ne sono tante, dal Nord al Sud, molte di più di quante si potrebbe immaginare. E visitarle è come fare un fantastico tuffo indietro nel tempo. Eccone quattro imperdibili.

Per valorizzare e far conoscere questo grande e straordinario patrimonio è stato creato il Circuito delle Case Museo Italiane, che ne raggruppa una settantina, di varie tipologie ed epoche. Sul suo sito si trova la mappa con la collocazione di tutte e la descrizione di ciascuna, con un bell’apparato fotografico.

Museo Boschi Di Stefano a Milano – In questa casa museo è esposta una selezione di circa 300 opere delle oltre duemila donate dai coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968) al Comune di Milano. A partire dagli anni ottanta del XIX secolo, i due posero mano alla ristrutturazione della dimora di famiglia nel cuore di Milano, tra via Gesù e via Santo Spirito, declinando in stretta osservanza neorinascimentale le istanze della cultura storicista. Parallelamente, iniziarono a collezionare dipinti e manufatti d’arte applicata quattro-cinquecenteschi con l’intento di allestirli nella loro casa così da creare una dimora ispirata alle abitazioni del Cinquecento lombardo. L'appartamento, sito in una palazzina costruita da Piero Portaluppi tra il 1929 e il 1931, è stato allestito seguendo un criterio di successione cronologica delle opere e comprende importanti dipinti di Sironi, Morandi, De Chirico, Savinio, Fontana, Manzoniwww.casamuseoboschidistefano.it

Il Museo Bagatti Valsecchi  a Milano – E’ una casa museo frutto di una straordinaria vicenda collezionistica di fine Ottocento, che ha come protagonisti due fratelli: i baroni Fausto (Milano, 1843 – 1914) e Giuseppe Bagatti Valsecchi (Milano, 1845 – 1934). Le collezioni, conservate nel rispetto dell'originale allestimento di fine Ottocento, si dispiegano nelle stanze: importanti tavole di autori quali Giovanni Bellini e Bernardo Zenale trovano la loro collocazione negli avvolgenti ambienti della casa museo accanto ad arredi lignei, manufatti in vetro, ceramiche, avori, armature... Il luogo, l'edificio, gli oggetti esposti, tutto concorre a un progetto di totale armonia all'insegna del legame tra "contenuto" e "contenitore", che è tratto distintivo di questa straordinaria vicenda collezionistica. La casa museo è chiusa momentaneamente: riaprirà tra breve. www.museobagattivalsecchi.org

Casa del Podestà a Lonato del Garda (Bs) - La cosiddetta Casa del Podestà, rimasta inalterata con le sue ricchissime collezioni d’arte e i suoi antichi arredi, era la dimora del Senatore Ugo da Como. Fa parte del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como che comprende anche la Rocca Visconteo Veneta (una delle più imponenti fortificazioni della Lombardia, Monumento nazionale dal 1942), istituita nel 1942 dal Senatore bresciano che qui volle creare un ameno luogo di cultura. La storia del luogo trae avvio nel 1906, con l’acquisto del complesso da parte di Ugo Da Como, che fece completamente restaurare la quattrocentesca Casa del Podestà veneto da Antonio Tagliaferri, il più noto architetto bresciano dell’epoca, affinché ne facesse una casa-museo da abitare, contenente le sue collezioni. Oggi si visitano oltre venti ambienti ricchi di migliaia di oggetti antichi, fra dipinti, arredi lignei, sculture, maioliche. Nel giardino, tappa d’obbligo è la Biblioteca, ospitata nella suggestiva cornice di un curioso edificio in forme rinascimentali, quasi una chiesetta, fatto erigere dal Senatore per custodire la sua straordinaria raccolta di oltre 52.000 libri, che spaziano tra il XII e il XIX secolo: manoscritti, codici miniati, centinaia di incunaboli, migliaia di cinquecentine, rarità bibliografiche fra cui 48 lettere autografe di Ugo Foscolo. Si tratta di una delle biblioteche private più importanti in Italia. www.fondazioneugodacomo.it

Palazzo Viti a Volterra – Si trova a Volterra ed è considerato uno dei più bei palazzi privati in Italia. Costruito alla fine del ‘500 dai marchesi Incontri, nel 1850 fu acquistato dal mercante Giuseppe Viti appartenente ad una famiglia di alabastrai volterrani, diventato ricco per aver venduto i bellissimi oggetti di alabastro prodotti dalla fabbrica di famiglia in tutto il mondo. Le 14 sale del museo sono riccamente arredate con mobili del Sette e Ottocento, opere d’arte dal XV al XX secolo, bellissime opere di alabastro della fabbrica Viti, fra cui i famosi e monumentali candelabri realizzati per Massimiliano d’Asburgo imperatore del Messico, e una ricca collezione di oggetti orientali del Sette e dell’Ottocento raccolti da Giuseppe Viti durante il suo viaggio in Asia. Tutto ricorda ancora l’atmosfera e il fasto dei tempi passati tanto che ne rimase affascinato anche il regista Luchino Visconti che nel 1964 vi ambientò numerose scene del film “Vaghe Stelle dell’Orsa".  www.palazzoviti.it

Per maggiori informazioni: www.casemuseoitalia.it

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