Alto Adige

Bolzano: tre modi per scoprirla in una luce del tutto speciale

Dalla musica al vino, alle cose da fare quando piove, tra musei e città sotterranea

di Raffaella Martinotti
27 Giu 2024 - 06:00
Il meraviglioso Duomo © Tgcom24

Il meraviglioso Duomo © Tgcom24

Tutti conoscono Bolzano, o per lo meno ne sono convinti: in realtà spesso ci si ferma alla splendida piazza Walther, salotto buono della città, al maestoso Duomo dal tetto policromo, e alle vie centrali di impianto medievale e alla Via dei Portici, nelle quali si raccolgono i negozi più conosciuti dagli appassionati di shopping. Senza nulla togliere a questi luoghi splendidi e giustamente celebri, ci sono tanti altri tesori da scoprire, se si guarda la città mettendola a fuoco da un punto di osservazione differente: ecco allora che Bolzano può essere ammirata come Città della Musica, come luogo di grandi vini e, se si ha la sfortuna di incontrare una giornata di cattino tempo, anche nei suoi musei e nei luoghi sotterranei.

Bolzano: bella e segreta, come non tutti la vedono

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© Istockphoto  | I vigneti intorno alla città
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GLI ITINERARI MUSICALI - Bolzano, città crocevia di tante culture e bilingue nella sua stessa essenza, ha sempre trovato nella musica un linguaggio capace di unire le diverse identità culturali che la caratterizzano: non a caso la città è stata designata “UNESCO Creative City of Music”, ed è l'unica città italiana a godere di questo titolo. La città ospita alcuni eventi musicali internazionali di grande richiamo, tra cui il Südtirol Jazz Festival Alto Adige, che quest'anno si svolge a Bolzano e in altre città alto-atesine da venerdì 28 giungo a domenica 7 luglio (informazioni: www.suedtiroljazzfestival.com/). Di grande rilievo internazionale è anche il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, riservato ai giovani pianisti: sempre nell'ambito della musica classica è da ricordare che proprio da Bolzano partono le tournée estive delle prestigiose orchestre giovanili European Union Youth Orchestra e della Gustav Mahler Jugendorchester. Oltre a un interessante cartellone di opera contemporanea, di concerti sinfonici e di balletto, in città sono attive numerose orchestre popolari che nella bella stagione offrono concerti serali gratuiti nelle più belle piazze cittadine, alle quali tutti sono invitati ad assistere: si possono godere musiche piacevoli all'ascolto e adatte anche alle famiglie, sempre molto ben eseguite, in cui godere della musica e insieme della città in modo inconsueto, nel fresco della sera. Per completare la visita dei luoghi cittadini dedicati alla musica, ci si può recare ad ammirare i due auditorium della città (e magari a prenotare uno spettacolo:) il teatro Comunale (www.fondazioneteatro.bolzano.it,) la cui costruzione è stata completata nel 1993 e che da allora ospita una stagione di opera contemporanea, prosa e danza, e l’auditorium Haydn, sede dell’Orchestra stabile di Trento e Bolzano e di una importante stagione di musica sinfonica.  A poca distanza si trova anche il Conservatorio di musica, che vale la pena raggiungere per visitare l’attigua chiesa dei Domenicani, con l’incantevole cappella di San Giovanni, con affreschi di scuola giottesca. Per tornare al tema musicale, vale la pena ricordare che il maestoso Duomo (dedicato a Santa Maria Assunta) ospita frequenti concerti di organo, da ascoltare ammirando le imponenti navate della cattedrale, lo splendido pulpito e le maestose architetture gotiche, più volte rimaneggiate nei secoli e in parte ricostruite dopo i bombardamenti subiti nella Seconda Guerra Mondiale. Ultimo, ma non meno importante è ricordare che la stessa piazza Walther, cuore di Bolzano, è dedicata a Walther von der Vogelweide, celebre minnesinghero, ovvero menestrello e cantore girovago, vissuto tra il 1168 e il 1228 circa, quindi musicista ante-litteram a sua volta. Sulla piazza si incontrano spesso personaggi curiosi che intrattengono i passanti con le loro perfomances musicali.

IL BACCHUS URBANUS: ALLA SCOPERTA DEI VINI LOCALI – Bolzano è una città di antica cultura enologica che si esprime in circa trenta diverse cantine private e in una sociale, attive nell’ambito cittadino. I due vitigni autoctoni principali sono il Lagrein e il Santa Maddalena; il primo dà origine a un vino rosso rubino, dal sapore intenso e pieno con sfumature leggermente aspre, coltivato a quote piuttosto basse su terreni ghiaiosi e sabbiosi. Si abbina soprattutto alle carni rosse, alla selvaggina e ai formaggi stagionati. Il Santa Maddalena, invece, è creato dall’abbinamento di vitigni Schiava e Lagrein e si coltiva sull’omonima collina a nord della città; ha un sapore leggero e armonioso, perfetto abbinamento per antipasti, pesce e formaggi freschi. L'importanza che il vino ha sempre rivestito per la città si legge proprio a partire dal Duomo: sul lato della cattedrale che dà sulla piazza Walther si apre una porticina ornata da piccole statue, due delle quali raffigurano una coppia di vignaioli. È la "Porta del vino", dalla quale in alcuni periodi dell'anno si vendevano i vini provenienti dai vigneti di proprietà della chiesa. Il vino offre quindi un punto di vista perfetto per scoprire Bolzano, tanto che in primavera e nei mesi di settembre e ottobre viene addirittura attivato un percorso guidato ad hoc, chiamato Bacchus Urbanus, con partenza dall’infopoint turistico di Piazza del Grano 11: questo particolare trekking urbano si svolge lungo percorsi che attraversano le zone produttive dei due vini autoctoni, con visita ad alcune enoteche del centro storico, nelle quali si effettua una degustazione. In tutti i periodi dell’anno è possibile su richiesta attivare una visita guidata ad hoc, oppure fare tappa per una degustazione nelle numerose enoteche che costellano le vie del centro. Per un’esperienza speciale si può fare tappa in centro città, vicino all'arco della casa Zallinger-Thurn, dove si trovano gli antichi banchi in marmo, ricordo del vecchio mercato del pesce, che d’estate si trasformano in bar all’aperto.

E QUANDO FUORI PIOVE… - Anche se il modo migliore per visitare Bolzano è passeggiare per le strade del centro storico, ammirare le vetrine degli antichi negozi o dei colorati mercatini, quando si ha la sfortuna di incappare in una giornata di brutto tempo può essere utile ripararsi in luoghi coperti. Dopo aver esaurito la passeggiata nella via dei Portici, che dal XII secolo offre tante possibilità di shopping al riparo dalle intemperie, non resta che cogliere l’occasione per una visita nel chiuso di un museo.  Uno dei più curiosi e interessanti è il Museo Archeologico dell'Alto Adige, che documenta l'intera storia della provincia dal Paleolitico all'Epoca carolingia. L'ospite d'onore di questa struttura e sua principale attrazione è Ötzi, la mummia di uomo dell'età del Rame (oltre 5300 anni fa), ritrovata sul ghiacciaio della Val Senales nel 1991 e conosciuta come "l'Uomo venuto dal ghiaccio”: Ötzi è esposto nel museo dal 1998 con il suo corredo originale. Chi apprezza le esperienze più contemporanee troverà interessante il Museion, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, fondato nel 1987 e ospitato dal 2008 in una iconica struttura trasparente che di sera, grazie a una particolare illuminazione, diventa ancora più affascinante. In alternativa, un'altra prospettiva interessante per ammirare Bolzano è scoprire i numerosi e intriganti luoghi sotterranei del centro storico. Oltre alla cripta del Duomo, con i suoi scavi archeologici custoditi all'interno della scuola Hannah Arendt, sono tutte da scoprire le cantine di Palazzo Mercantile e gli affascinanti ambienti sotterranei di alcuni negozi e locali dei Portici, nei quali venivano conservate merci di ogni genere, a cominciare dal vino.

Tutte le informazioni per organizzare la visita alla città sono online sul sito www.bolzano-bozen.it/it/.

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