Il 14 ottobre 2025 il colosso terminerà il supporto: stop agli aggiornamenti per la sicurezza e ad alcune funzioni. L'associazione consumatori americana protesta
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Il 14 ottobre 2025 sarà una data cruciale per il mondo dell'informatica: Microsoft terminerà il supporto a Windows 10, il sistema operativo lanciato nel 2015 che per dieci anni ha accompagnato miliardi di utenti in tutto il mondo. Il colosso americano ha spiegato che non fornirà più aggiornamenti gratuiti per la sicurezza e che alcune funzionalità diventeranno progressivamente obsolete. Non ci sarà in ogni caso un blocco immediato: gli utenti che rientrano nello Spazio Economico Europeo (27 Stati membri dell'Unione Europea più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) potranno usufruire di una proroga di un anno per potersi aggiornare. Microsoft vuole spingere i suoi clienti verso Windows 11, su cui sta riversando gran parte delle proprie risorse.
Windows 10 non smetterà di funzionare e quindi tutti gli utenti potranno continuare ad utilizzare il proprio computer. Quello che accadrà è che il sistema sarà sempre meno sicuro e più vulnerabile agli attacchi esterni. Microsoft smetterà di fornire aggiornamenti, patch di sicurezza e correzioni di bug. Inoltre le nuove versione dei software smetteranno progressivamente di garantire pieno funzionamento: ci saranno problemi alle applicazioni, alle periferiche e ai dispositivi collegati. L'azienda fondata da Bill Gates vuole guardare al futuro come già aveva fatto con il passaggio da Windows 8 a Windows 10. Tuttavia questa innovazione sarà una difficoltà in più per milioni di consumatori.
L'associazione americana per i diritti dei consumatori Public Interest Research Group non ha preso affatto bene questa evoluzione da parte di Microsoft. "Fino a 400 milioni di computer al mondo non potranno essere aggiornati a Windows 11 e questo potrebbe portare a un enonorme impennata nei rifiuti elettronici", ha denunciato il gruppo sul proprio sito. Public Interest Reaserch Group ha voluto sottolineare come in passato i nuovi aggiornamenti siano sempre rimasti compatibili su una vasta gamma di computer meno recenti, cosa che invece non è accaduta in questo caso. Inoltre diversi dispositivi che dispongono di Windows 10 sono in perfette condizioni e nonostante questo saranno costretti ad essere messi da parte. L'associazione ha evidenziato come questa manovrà porterà ad acuire il divario digitale e che a farne le spese saranno soprattutto gli anziani. Il gruppo chiede a Microsoft di estendere il supporto gratuito a Windows 10 per almeno un altro anno, proprio come avviene per il mercato europeo.