La ventunesima tappa

"Tgcom24Tour" a Bari, "Governo e formazione" alla prima tavola: con il presidente Emiliano e il rettore Cupertino il bilancio dei rispettivi mandati

La prima tavola rotonda condotta da Paolo Liguori ha visto affrontare dagli ospiti temi fondamentali per l'economia del territorio come turismo, Ilva, formazione ed eccellenze

07 Lug 2025 - 12:00

Turismo, Ilva, formazione ed eccellenze territoriali e tecnologiche. Sono gli argomenti trattati durante la prima tavola rotonda della tappa a Bari di "Tgcom24Tour". Ospiti dell'appuntamento Michele Emiliano, presidente della Puglia, e Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, incalzati da Paolo Liguori. Emiliano e Cupertino, figure di spicco della Regione nel proprio ruolo istituzionale, sono entrambi giunti alla fine del mandato, dopo tanti anni di collaborazione reciproca: questa, dunque, anche l'occasione buona per ritrovarsi nell'Aula Magna "Attilio Alto" del Politecnico e fare un bilancio.

Emiliano a tutto campo: dall'overtourism a Gaza

 Alla scadenza dei 10 anni da presidente della Regione, Michele Emiliano interviene a tutto campo sulla stretta attualità, guardando al futuro, anche personale. "Sono un maggiordomo, non un imperatore", precisa con un sorriso, ripensando a questi anni di governo.

E centrali, nelle sue risposte, sono stati temi come il turismo, che cambia il volto della sua regione. "Non è corretto parlare di overtourism: i numeri, soprattutto negli aeroporti, sono buoni e le case a Bari valgono di più, ma i prezzi per i visitatori sono rimasti invariati". "Venite, quindi, e "spalmatevi": non tutti a Ferragosto, mi raccomando", è l'invito di Emiliano rivolto a italiani e stranieri, mentre snocciola le bellezze delle città, del mare Adriatico pulito, nonostante le difficoltà storiche della sua depurazione, ma anche delle campagne "come quelle d'Irlanda" a due passi dalle spiagge, mete perfette per trascorrere l'estate.

"Progetti di alta tecnologia - ha aggiunto - rendono la Puglia attrattiva anche sul piano industriale: con la formazione si lavora per l'eccellenza senza rischiare che poi emigri all'estero". E qui, con il futuro del territorio, entrano in ballo anche Taranto e l'Ilva, proprio al centro di un tavolo di confronto a Roma con il governo l'8 luglio.

"La fine dell'Ilva - sottolinea - è una botta importante per questa regione, da discutere con il governo. Già 10 anni fa abbiamo proposto un cambio tecnologico per il futuro dell'acciaieria con la riduzione diretta, che consente di abbattere le emissioni nocive del 95%, del 50% la Co2, una rivoluzione. La decarbonizzazione è riconosciuta come unica strada per salvare l'Ilva". "A Roma - continua - si arriverà con l'acqua alla gola, perché a Taranto sono stanchi di promesse e di impianti insicuri e inquinanti: chiedono tempi veloci e rapidi per decarbonizzare e perché questa città martire possa sopportare un ulteriore passaggio, altrimenti dichiariamo forfait. Il mio compito ancora una volta sarà di trovare un equilibrio tra chi perde il lavoro e chi ha perso i figli".  

E, infine, guardando ancora più avanti, al futuro politico e personale, Emiliano non si tira indietro di fronte alle domande di Paolo Liguori. Così anche l'idea del terzo mandato è acqua passata. "Sono molto ottimista, - assicura, - ho un'idea solida del futuro. Nella vita non pensavo di fare il politico, ero un grillino ante litteram, ma la gente mi chiedeva di fare qualcosa per Bari, che era davvero 'in un mare di guai'. Così mi sono buttato in politica e ora finisco più carico e più mite rispetto a prima. Ma ho chiesto al partito una 'retrocessione' da presidente a consigliere semplice pur continuando a mettere in campo esperienza e capacità anche di mediare. Spero di avere questa possibilità da frate semplice e non da priore. Nella politica ci deve essere il concetto di gratitudine, la politica cinica dura poco". 

Quanto al figlio in arrivo, in conclusione, ribadisce: "Ho fiducia nel futuro di tutti, la vita catena ininterrotta di atti di amore e incoscienza". Con un pensiero a Gaza, ripensando alla decisione, la prima per una regione italiana, di sospendere i rapporti con Israele: "L'antisemitismo è al pari dell'antifascismo, ma di fronte a una democrazia - argomenta, - che, secondo me, ha avuto momento di smarrimento abbiamo dato un segnale simbolico per riaprire il dialogo. Hamas deve essere sicuramente repressa, non affamando e bombardando bambini nei campi".

Il rettore del Politecnico: i risultati prospettano un futuro ottimista

 Incalzato sul futuro, non solo della regione e dell'Ilva, ma anche del suo Politecnico, il rettore Cupertino, in attesa di passare il testimone al suo successore, illustra i progetti vincenti e quelli in arrivo per essere un polo di formazione più attrattivo e più inclusivo.

"Il Politecnico - ricorda - partecipa al polo di innovazione con la Regione. Ciò ci ha permesso di crescere moltissimo: siamo la settima scuola di ingegneria in Italia per numero di iscritti e di laureti. Abbiamo raggiunto un record storico di matricole: + 10% per la triennale, +15% per la magistrale. Dati in controtendenza per il Sud Italia e questo perché costruiamo opportunità in Puglia, formazione di alto livello agganciata a territorio e tecnologie, con centri di ricerca all'avanguardia, prodotti brevettati nei nostri laboratori, incubatori di start up innovative".

"La chiave del successo - spiega - è costruire, dunque, opportunità per le giovani generazioni: i nostri occupati al primo anno dopo la laurea sono passati dal 65% di 10 anni fa al 91% di oggi. Ma non ci fermiamo qui: lavoriamo sulla dimensione internazionale dell'ateneo. Ora contiamo il 5% di studenti dall'estero. L'obiettivo è diventare più attrattivi aprendo possibilità con corsi interateneo in collaborazione con università in giro per il mondo. I nostri studenti che vi aderiscono maturano così competenze che potranno poi spendere qui".

Obiettivi vicini anche dal punto di vista logistico. "Guardiamo al nuovo campus per ospitare pmi e far nascere qui le migliori idee - annuncia il rettore, - e abbiamo bisogno di alloggi anche per studenti internazionali come quelli che verranno allestiti nella vecchia sede del rettorato".

E quanto alle sfide dell'Intelligenza Artificiale "ci dobbiamo misurare con essa, perché cambierà in modo significativo il lavoro degli ingegneri, in senso positivo. Faremo tutti meglio il nostro lavoro, calcoli più veloci, mentre per arrivare alla parità di genere tra ingegneri, l'idea è cambiare la società dalle elementari. Già lì ci vorrebbero classi supportate dal Politecnico".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri