non è solo una moda

Il tatuaggio non ha età: da Mara Venier a Carlo Calenda, sempre più boomer cedono alla tentazione

Da gesto ribelle a segno di libertà personale: l'inchiostro sulla pelle diventa il nuovo modo di raccontarsi per chi ha già vissuto molte vite

12 Nov 2025 - 06:58
 © Tgcom24

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Un tempo simbolo di ribellione, oggi il tatuaggio è diventato il nuovo linguaggio trasversale delle generazioni. Tra politici, allenatori, conduttrici e icone del cinema l'inchiostro sulla pelle non conosce più limiti d'età. Negli ultimi giorni Carlo Calenda - leader di Azione e classe 1973 - ha fatto molto discutere sui social, mostrando il suo nuovo tatoo: un tryzub, il tridente ucraino tatuato sul polso in segno di vicinanza a Kiev che gli è valso l'accusa di essere un "seguace di nazisti" da parte dell'ambasciata russa. Il nuovo simbolo del leader di Azione è solo l'ultimo, dato che porta già sulla pelle la "A" del suo partito, un "SPQR" romano e uno squalo tatuato il giorno prima delle nozze. Anche Mara Venier ha mostrato il suo tatuaggio, mostrando che anche dopo i 50 anni, l'inchiostro sulla pelle non è più un'eccezione. È, anzi, la nuova normalità. 

Nel calcio, il tatuaggio come trofeo

 Anche il mondo del calcio, patria della scaramanzia e del mito personale, da anni ha sdoganato il tatuaggio da adulto. Luciano Spalletti, oggi alla Juventus, dopo il trionfo con il Napoli, porta sul braccio sinistro un grande numero 3, in memoria dello scudetto conquistato in azzurro. Stesso spirito per Stefano Pioli, che dopo il titolo del 2022 con il Milan si è regalato un tricolore con il numero 19. José Mourinho, invece, ha atteso i 59 anni per tatuarsi le tre coppe europee vinte in carriera: Champions, Europa League e Conference. Un modo per dire letteralmente "me lo porto addosso".

Il mondo dello spettacolo: nonne rock e conduttrici simboliche

 La tendenza non si ferma al pallone. Nel mondo dello spettacolo, l'elenco dei boomer tatuati è sempre più lungo. Mara Venier, 73 anni, ha scelto una stellina sul polso, fatta insieme al nipote Giulio: "Il primo della mia vita, una nonna rock, una pazza" ha raccontato. Antonella Clerici, 61, ha inciso con la figlia Maelle la frase "La cultura è libertà": "È un mio mantra, glielo ripeto da quando è piccola". L'icona del cinema francese, superata la soglia degli 80 anni, ha mostrato un tatuaggio sulla caviglia: una dichiarazione elegante, ma sorprendente che ribadisce che "anche a 80 si può". C’è anche la coppia madre - figlia più celebre della tv, Michelle Hunziker e Aurora Ramazzotti, che hanno condiviso il tatuaggio gemello con la scritta in tedesco Liebe ohne Leiden ("Amore senza sofferenza").

Un fenomeno in crescita

 I tatuaggi tra gli over 50 sono in crescita costante da quasi un decennio. Gli studi di tatuaggi raccontano di clienti sempre più maturi, più riflessivi e più consapevoli. Le motivazioni? Variano. C'è chi celebra un successo personale, chi un affetto, chi una rinascita dopo una crisi, chi semplicemente un desiderio di libertà rimasto a lungo sospeso. Il tatuaggio, insomma, non è più un gesto di ribellione ma di consapevolezza. È la firma su un percorso. E se un politico, un allenatore o una conduttrice scelgono di raccontarsi con un disegno sulla pelle, forse è solo perché, dopo i 50, si ha meno paura di mostrarsi, e più voglia di ricordarsi chi si è diventati. Le motivazioni che spingono a tatuarsi da adulti sono molteplici: dalla realizzazione di un desiderio rimasto sopito alla celebrazione di un evento, dal ricordo di figli, nipoti, legami affettivi all'affermazione di una nuova fase della vita. 

Il tatuaggio non è più dei giovani. È diventato un'opzione di tutti, che sembra sottolineare che non esiste un'età "giusta" per imprimere un simbolo sulla pelle. Che sia per amore, per memoria, per bellezza, per affermazione: il boom tra gli over 50 racconta che la creatività e l'identità continuano, cambiano pelle ma non si spengono.

E poi, naturalmente, c'è chi in controtendenza, come Stefano De Martino, Mauro Icardi Angelina Jolie scelgono la via opposta: rimuovere parte dei propri tatuaggi per cancellare dalla pelle i segni di amori finii. Ma questa è tutta un'altra storia.

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