L'addio a Pippo Baudo, le immagini dei funerali a Militello
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Migliaia di persone tra la chiesa e la piazza, il padre spirituale del presentatore don Albanese: "In punto di morte mi disse che il successo non basta a riempire il cuore"
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Tanta emozione a Militello in Val di Catania per i funerali di Pippo Baudo, il presentatore morto sabato 16 agosto all'età di 89 anni. Un lungo applauso ha salutato la bara all'uscita dalla chiesa sulle note della "Cavalleria rusticana" di Pietro Mascagni. Quasi 5.000 persone, tra piazza e chiesa, hanno partecipato all'ultimo saluto al grande protagonista della televisione italiana. Il feretro con la salma, partito da Roma dove per due giorni si è tenuta la camera ardente al Teatro delle Vittorie, era arrivato nella notte nel paese siciliano, e mercoledì mattina in tanti avevano fatto visita alla nuova camera ardente nella chiesa di Santa Maria della Stella dove poi si è svolta la funzione funebre.
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I funerali sono stati presieduti dal vescovo della Diocesi di Caltagirone, monsignor Calogero Peri. Molto toccante l'omelia che ha riscosso applausi, sia in chiesa sia all'esterno, dove nella piazza gremita molte persone hanno seguito la funzione sui maxi-schermi. "Prima di morire Pippo mi ha confidato: 'Il successo da solo non basta a riempire il cuore e a rendere felici'", ha rivelato durante l'omelia don Giuseppe Albanese, padre spirituale del conduttore, riferendo inoltre "che ha anche ammesso di essere stato colpito dal bisogno di purificazione durante il dolore: in piena commozione mi ha ripetuto per ben tre volte 'grazie' durante la comunione e l'assoluzione".
Non è mancato un accenno al "coraggio contro la mafia, un male da estirpare ricercando sempre e comunque la legalità", che Pippo Baudo ha avuto durante la sua vita. Padre Albanese ha anche sottolineato come "Pippo ha sì conosciuto il favore del pubblico e la gioia di entrare, con garbo e competenza, nelle case di milioni di italiani, ma al di là dei programmi e degli applausi, ciò che resta è la sua capacità di comunicare vicinanza, di dare spazio a tanti artisti e di custodire rapporti sinceri. Molti lo ricordano come uomo generoso, discreto, pronto ad aiutare senza clamore".
Don Albanese prima della funzione ha anche rivelato che Baudo negli ultimi momenti ha detto di ricordare ai suoi figli che lui ha voluto loro bene. "Lo ha ripetuto costantemente. Mi diceva: 'Forse a volte non ci sono riuscito, ho fatto fatica a essere esplicito, ma ho sempre voluto bene ai miei figli'".
Presente ai funerali anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa che ha detto prima di entrare in chiesa: "La prima volta che ho sentito parlare di Pippo Baudo avevo nove anni e abitavo in Sicilia. Mio cugino Mario, che organizzava la festa della Matricola a Paternò, parlando con mio fratello Vincenzo, disse 'Dobbiamo invitare a presentare uno spettacolo quel Pippo Baudo, te lo ricordi, è un presentatore che farà strada'. Io avevo nove anni, poi il suo nome lo hanno imparato tutti gli italiani". Il sindaco di Militello, Giovanni Burtone, ha sottolineato come Pippo fosse un "faticatore" innovativo, un maestro che ha dato con eleganza qualcosa al paese, un contributo senza strumentalizzazioni, è stato l'Enrico Mattei della Rai per il suo impegno e capacità culturale. Senza divismo e sempre con schiena dritta".