A "È sempre Cartabianca" l'ex concorrente del reality show di Canale 5: "Ero ricca ma non mi sentivo felice"
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Sono passati quasi 25 anni dalla conclusione, il 21 dicembre 2000, dalla prima, storica, edizione del "Grande Fratello". Marina La Rosa, tra le protagoniste del reality show di Canale 5, ha raccontato a "È sempre Cartabianca" il periodo successivo all'uscita dalla celebre "porta rossa" vissuto tra guadagni stellari ma anche un senso di vuoto.
"Dopo la fine del reality mi contattavano locali e discoteche dove per stare un'ora seduta su un divanetto erano disposti a pagarmi 50 milioni di lire, anche 100 milioni per la serata di Capodanno", spiega l'influencer siciliana che poi confida il senso di smarrimento provato dopo l'esperienza di tre mesi nella "casa più spiata d'Italia" insieme ai suoi coinquilini, dalla vincitrice Cristina Plevani, panelista nell'edizione in corso condotta da Simona Ventura, a Rocco Casalino e Pietro Taricone, morto nel giugno 2010 per un incidente dopo un lancio con il paracadute.
"Quando rientravo in albergo non sentivo stranamente quel senso di felicità ma un senso di vuoto per aver guadagnato tutti quei soldi senza aver avuto alcun merito", dice Marina La Rosa che sul valore del denaro aggiunge: "Ho sempre pensato che vada condiviso anche con chi ha meno possibilità, a partire dalla famiglia e dagli amici". Poi commentando un servizio della trasmissione di Rete 4 sul lusso natalizio l'ex gieffina afferma: "Mi sembra assurdo arrivare a comprare una bottiglia di champagne o un orologio da 9mila euro, sono cifre folli".