È partita su Italia 2 la nuova stagione del popolare cartone animato e la D'Avena ha interpretato (e scritto) una canzone inedita. Tgcom24 ne ha parlato con lei
di Massimo Longoni© Ufficio stampa
Per Cristina D'Avena è sempre tempo di sigle e non solo quelle storiche. La cantante infatti è l'interprete (e co-autrice) di "Siamo Noi (Play to Fight)", la sigla inedita di "Captain Tsubasa 2", in onda su Italia 2 da mercoledì 24 settembre, con una programmazione quotidiana di tre episodi al giorno (16:15 - 17:30, dal lunedì al venerdì), arricchita da repliche notturne e nel weekend. Nato dalla collaborazione tra RTI e Boing, responsabile di acquisto e programmazione delle serie animate per il canale omonimo e per Italia 2, il brano è stato composto da Cristiano Macrì, su un testo appositamente pensato e scritto dalla stessa Cristina D'Avena. Con il suo ritmo dance e un ritornello corale che entra subito in testa e con le sue sonorità moderne e trascinanti, la canzone riflette lo spirito energico e appassionato dei giovani campioni di calcio protagonisti della serie. Un evento televisivo che non solo rinnova la magia del manga di Yoichi Takahashi, ma che conferma l’intramontabile legame tra Cristina D’Avena e le sigle dei cartoni che hanno fatto, e continuano a fare, la storia.
Una sigla nuova di zecca: è bello che nel 2025 si continuino a produrre sigle nuove dopo che per un certo periodo sembrava esserci stato un po' di fermo...
Purtroppo la televisione dei ragazzi come la conoscevamo un tempo si è fermata. Però per fortuna oggi ci sono canali tematici come Cartoonito o Boing che trasmettono cartoni 24 ore su 24. I bambini sono super affezionati a questi canali e guardano i cartoni. L'importante è che poi i cartoni vengano visti e le sigle vengano conosciute. I bambini "Captain Tsubasa" la sanno tutta, è una roba pazzesca, la cantano a squarciagola. È un'emozione incredibile perché mi sembra veramente di essere tornata indietro nel tempo. Anche perché la trasmettono talmente tanto che i bambini imparano a memoria tutto il testo.
Nei tuoi concerti negli ultimi tempi hai notato una presenza maggiore di bambini delle nuove generazioni?
Assolutamente sì. Probabilmente perché questi canali tematici si stanno facendo conoscere tra i bambini e i ragazzini che hanno il loro appuntamento fisso che determinati cartoni. Non ci sono solo Boing o Cartoonito, ma anche Italia 2, che è proprio canale che trasmette "Captain Tsubasa". Qualche tempo fa abbiamo fatto la sigla di "C'erano una volta... gli oggetti" che è andato su Cartoonito. Insomma stiamo facendo delle belle produzioni che vengono accolte con grande entusiasmo e ai miei concerti vedo tanti, tanti bambini.
Per questa nuova sigla hai dato anche un contributo come autrice.
Io ho scritto il testo e Cristiano Macri ha scritto la musica. Io non voglio assolutamente sostituirmi ad Alessandra Valeri Manera (morta l'anno scorso - ndr), che mi manca tantissimo. Per me è ancora una ferita aperta perché è stata una cosa veramente inaspettata. Quante cose avrei voluto dirle, quante cose avrei voluto chiederle, quante cose dovevo ancora sapere, perché lei era veramente il mio punto di riferimento. Però sto provando a scrivere dei testi semplici, con la rima come faceva lei, e molto diretti, con delle frasi molto significative.
Qual è il punto forte di questa canzone?
Ho inserito una frase che sto facendo cantare al pubblico e sto facendo imparare al pubblico perché è un po' un nostro motto. Questa è una canzone che parla ovviamente di calcio, di passione, di sacrificio, di unione, di alleanza perché una squadra è alleanza, è forza perché i giocatori devono essere tutti uniti per fare bene, per avere una squadra importante e compatta. E così è il mio pubblico, io sono cresciuta con un pubblico che mi segue da sempre, da quando io sono piccola ed è diventato un pubblico molto compatto, molto importante che mi segue ai miei concerti, che si sono sposati, fatto figli e vengono con i figli, generazioni che continuano a cantare le mie canzoni. Allora io ho scritto questa frase che è "siamo noi, solo noi, non ci fermeranno mai, questo coro si alza in volo e nel cielo azzurro esploderà". È proprio una frase che ho dedicato al mio pubblico e che voglio che il pubblico faccia propria.
Cambiando le generazioni hai notato nel tuo pubblico anche un cambio di gusti? Ci sono sigle che hanno ceduto il passo ad altre nelle preferenze di chi viene ad ascoltarti?
Ovviamente è fisiologico che se un cartone viene mandato in onda i bambini si affezionano soprattutto a quello. Adesso i bambini hanno tantissimi cartoni e possono scegliere, ma mentre una volta sfornavamo titoli nuovi ogni mese, adesso non è così. Per cui ora c'è Doraemon, Captain Tsubasa, Kiss Me Licia che conoscono tutti anche non lo avrei mai pensato. E poi Occhi di gatto, perché quella canzone la conoscono anche le lampadine: queste sono sicuramente le canzoni che mi chiedono tantissimo, tutte le generazioni. E poi ci sono ogni tanto richieste su canzoni più di nicchia come Dottor Slump e Arale. Ma ogni volta è una richiesta continua e non vogliono farmi andare via...
Adesso cos'hai in programma?
Il 15 novembre sarà all'Alcatraz di Milano insieme ai Gem Boy con cui mi diverto tantissimo. Quindi ho in programma tantissimi concerti live, sia come guest star, sia appunto con i Gem Boy. E quindi si va alla grande con tanta forza, con tanta voglia di fare, con un pubblico veramente affamato di cose nuove: mi dicono che quando vengono i miei concerti respirano aria buona, come quando vai in montagna, tu respiri aria pulita, poi vai a casa, hai tanto ossigeno, quando poi ti manca l'ossigeno torni agli spettacoli.