Il vincitore della Categoria Canto si confessa a Tgcom24
di Santo Pirrotta© Ufficio Stampa Fascino
TrigNO (Pietro Bagnadentro) è arrivato secondo ad "Amici" dietro il ballerino Daniele. Ha trionfato nella Categoria Canto ed è stato premiato dalle Radio. Originario di Asti, il 23enne allievo di Anna Pettinelli da tempo vive a Milano, ha una laurea in Economia e un passato da calciatore, che ha dovuto abbandonare per un infortunio. Durate i mesi nella scuola ha pubblicato gli inediti "A un passo da me", "Maledetta Milano", "100 sigarette" e "D'amore non si muore" che saranno raccolti nel suo primo ep in uscita il 23 maggio. Ha già annunciato due live a Roma e Milano per novembre. A tgcom24 ripercorre le tappe della sua esperienza e parla d'amore: nella casetta si è innamorato della ballerina Chiara.
Sei stato la voce maschile di questa finale e hai vinto nella Categoria cCanto, ti aspettavi questo risultato?
Assolutamente no, ci speravo ma non me lo aspettavo ed è stato bellissimo, è stato tutto strano e assurdo, devo ancora realizzare tutto.
Hai un passato da calciatore, quanto ti è servito per la competizione?
Tanto. Soprattutto perché giocando a calcio ho imparato come è il lavoro di squadra.
Ad Amici hai trovato anche l'amore e proprio a Chiara hai fatto una dedica speciale, ora cosa succede?
Ora si vive fuori e non vedo l'ora, ci siamo conosciuti bene dentro la casetta ma fuori naturalmente è tutto diverso, non vedo l'ora di poter vivere la vita con lei.
Durante il tuo percorso hai smussato anche il tuo carattere e la tua impulsività, sei diventato più maturo?
Mi sento più responsabile, disciplinato e razionale, penso siano tutte cose che mi serviranno in futuro. Ringrazio davvero tutta la produzione di Amici perché mi ha forgiato e spero di tenere a lungo questa cicatrice, così ricorderò come stare alle regole.
Cosa ti porti di questa esperienza?
Volevo divertirmi e l'ho fatto. Sono contentissimo, un anno fa ero a fare il cameriere, ad Amici ho alzato la coppa del vincitore di categoria per il Canto. L'importante non è il risultato, ma come ci arrivi.
Durante la finale hai portato brani di cantautori come Polo Conte, quali sono i tuoi rifermenti?
Vasco sicuramente. Da ragazzino papà mi faceva ascoltare Paolo Conte in auto. E poi ho ascoltato tanto pop. Ma alla fine la mia scrittura non è né pop né rap. Mi sento un po' fuori dal quadro.