A Venezia 2025 è il giorno di Julia Roberts e Luca Guadagnino
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La 'Pretty Woman' del cinema mondiale è arrivata in Laguna due giorni fa con tanto di cardigan con sopra stampato il volto del regista italiano
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Al Lido di Venezia 2025 è il giorno di Julia Roberts, protagonista del dramma psicosessuale 'After the Hunt', di Luca Guadagnino, in anteprima venerdì sera. La star di Hollywood, nonostante la sua lunga carriera, debutta alla Mostra del Cinema dopo essere arrivata in Laguna due giorni fa con tanto di cardigan con sopra stampato il volto del regista italiano. Accolta da un lungo applauso della sala stampa, la diva è apparsa timida ma sorridente e nella conferenza stampa di presentazione del film ha risposto senza remore alle domande dei giornalisti. "Credo che il film riprenda certe discussioni del passato viste in modo nuovo, il fatto che uscendo dalla sale si discuta e se ne parli è proprio quello che volevamo. Che ci fossero emozioni e punti di vista diversi"... ha detto l'attrice in conferenza stampa.
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"Questa mattina avrei voluto fare un tour della città ma invece sono qui, ho già lavorato a Venezia e ho avuto la fortuna di passare del tempo qui in passato. È una città magica, uno dei luoghi più inspiegabili del mondo", ha dichiarato. E ha poi aggiunto: "E' una cosa incredibile. Il fatto di essere qui stamattina, mi guardavo intorno e pensavo: è un sogno", ha aggiunto.
Nel film, ambientato nel mondo accademico americano, la Roberts interpreta un'amata professoressa di filosofia a Yale, coinvolta in un'accusa di cattiva condotta. La sua pupilla, interpretata da Ayo Edebiri, accusa il suo amico e collega, interpretato da Andrew Garfield, di molestie sessuali. La sceneggiatura di Nora Garrett non offre soluzioni facili o semplici.
Così alla domanda se ritenesse che il film indebolisca il movimento femminista e i progressi del movimento #MeToo, Roberts ha risposto: "Non credo necessariamente che riprenda una vecchia discussione sulle donne messe le une contro le altre". "Adoro questo film, è una storia davvero importante per me. La cosa incredibile sono le visioni particolari, ciò che accade in questo rapporto così complesso che molti non capiranno. Che cose è questo amore, qualcuno lo capirà e altri no", ha detto ancora Roberts. 'After the Hunt' è stato proiettato giovedì sera per la stampa e l'industria cinematografica prima della première di venerdì sera e sta già scatenando un dibattito al festival. Per Roberts, che ha scherzato dicendo di amare "le domande facili la mattina presto", il punto sono le conversazioni che il film provoca.
Lo stesso slogan sul poster recita addirittura "non tutto dovrebbe farti sentire a tuo agio". "È così che volevamo che sembrasse", ha detto Roberts.
"Ognuno si esprime con sentimenti, emozioni e punti di vista diversi. E capisci in cosa credi fermamente e quali sono le tue convinzioni perché noi ti smuoviamo tutto. Quindi, sei il benvenuto". "Non so se ci saranno polemiche o controversie, ma noi sfidiamo le persone affinché abbiano queste discussioni, affinché si appassionino, si arrabbino anche. Stiamo solo rappresentando queste vite in questo momento, ma se questo film farà parlare tra di loro le persone credo sia il successo più grande", ha aggiunto. "Credo che il film riprenda certe discussioni del passato viste in modo nuovo, il fatto che uscendo dalla sale si discuta e se ne parli è proprio quello che volevamo. Che ci fossero emozioni e punti di vista diversi", ha detto ancora la diva. Roberts ha aggiunto che con 'After the Hunt' non stanno facendo dichiarazioni. "Stiamo perdendo l'arte della conversazione nell'umanità in questo momento", ha detto.
Anche Guadagnino è intervenuto, dicendo: "È così che vediamo lo scontro di verità. Non si tratta di fare un manifesto per far rivivere valori antiquati". "Credo che l'idea del film, che mi piace e adoro, è che guardiamo alle persone attraverso le loro verità. Non è che ce ne sia una più importante dell'altra. Non è una questione di creare un manifesto per fare discussioni", ha spiegato il regista italiano. Il film, che Amazon MGM Studios distribuirà nelle sale nordamericane il 10 ottobre, utilizza anche un font dall'aspetto familiare per i titoli di testa: il carattere in stile Windsor reso famoso da Woody Allen in alcuni dei suoi film più famosi, da 'Io e Annie' a 'Crimini e misfatti'. Alla domanda sul perché abbia scelto questo, Guadagnino ha risposto con una risposta sfacciata: "Perché no?".
Guadagnino ha spiegato questa scelta, affermando che quando lui e i suoi collaboratori stavano realizzando 'After the Hunt', non riuscivano a smettere di pensare a quanto fosse legato alla "grande opera di Woody Allen" tra il 1985 e il 1991. "Ho pensato che fosse un interessante accenno a un artista che in un certo senso ha dovuto affrontare alcuni problemi con il suo essere e a quale sia la nostra responsabilità nel lavorare con un artista che amiamo", ha concluso.