Il primo spettacolo del collettivo milanese: "L’opera in questione parla di guerra e questi purtroppo non sono tempi di pace". Alcune anteprime estive, prima del debutto di settembre al Festival FU ME di Cesena
di Luca Freddi© Ufficio stampa
Il Terzo Segreto di Satira si è costruito un solido successo tra video, tv e cinema. Ora per il collettivo milanese è arrivato il momento di sbarcare a teatro. "Iliade Open Mic" è il titolo del loro primo spettacolo in cui scelgono la forma della stand up comedy per raccontare con il solito stile irriverente e il nostro presente utilizzando una delle più grandi storie dell’antichità. L’Iliade racconta delle antiche guerre dei Micenei e della loro più ardita campagna militare nella loro espansione nel Mediterraneo. Tra ironia surreale e improvvisazione saranno i protagonisti a parlare ai microfoni del Troy Comedy Club, dove un improbabile Mc ha organizzato un open mic dove figure carismatiche, da Achille a Ettore, da Ulisse, a Paride ed Elena, narreranno la loro versione della storia, senza filtri e senza menzogne. Spunti per raccontare anche la nostra società. A Tgcom24 hanno parlato del loro debutto, dell'Iliade e di come sarà lo spettacolo.
Le prime anteprime sono fissate il 17 luglio a Milano presso la Biblioteca Sormani - Tieffe Teatro Menotti, il 24 luglio ad Andria per il Festival della Disperazione, l'1 agosto a Moio della Civitella per il Cilentart Festival, il 4 settembre al Teatro romano di Ostia Antica, mentre il debutto nazionale è fissato per il 5 settembre al Festival FU ME di Cesena.
Debuttate a teatro: da dove nasce questa voglia di confrontarvi con il palcoscenico?
In generale siamo sempre stati aperti alla sperimentazione. Siamo partiti dal web, abbiamo collaborato con tante realtà televisive e adesso stiamo lavorando su progetti cinematografici. In generale ci piace l’idea di provare a diversificare e nel momento in cui l’AI avanza è forse il momento migliore per andare verso l’analogico. La base resta sempre la scrittura, quindi dal nostro punto di vista ogni storia può essere raccontata in modi diversi e questo nostro nuovo testo (“Iliade Open Mic”) era perfetto per il palcoscenico. Così, quando è arrivata la proposta del produttore Pierfrancesco Pisani per Infinito, non ci abbiamo pensato due volte e ci siamo subito buttati in questa nuova esperienza.
Cosa vi piace o cosa seguite del teatro di oggi in Italia?
Ci piace la contaminazione, i progetti non del tutto “in bolla”… Un po’ meno tutto il teatro fatto dai “teatranti” per i “teatranti”. È un periodo storico di crisi generale e quindi, dal nostro punto di vista, questo è il momento migliore per sperimentare, per rischiare. Lo spettacolo dal vivo resta il centro di tutto e non vediamo l’ora di incontrare il pubblico.
Perché avete scelto la forma della stand up comedy per questo debutto? E come è nato questo spettacolo?
Ci piaceva l’idea di usare la struttura e la formula contemporanea della stand up, ma per raccontare un grande classico come l’Iliade. A differenza della stand up, dove ognuno mette in scena se stesso, qui gli attori interpretano un personaggio che però si racconta come se fosse un comico. In scena ci saranno infatti: Francesco Arienzo, Maurizio Bousso, Walter Leonardi, Alice Redini e Marco Ripoldi, che sono tutti bravissimi attori con esperienze di vario tipo e questo è senza dubbio un valore aggiunto.
Perché avete scelto l'Iliade per parlare della contemporaneità?
L’opera in questione parla di guerra e questi purtroppo non sono tempi di pace. L’Iliade è il grande classico per antonomasia che più ci permetteva di collegarci alla triste attualità di oggi.
Come si svilupperà lo spettacolo?
Come una classica serata di Open Mic: c’è un MC (presentatore) che introduce quattro personaggi dell’opera, ovvero Achille, Paride, Elena e Ulisse. Loro racconteranno la loro storia, la loro verità, i traumi, le paure, i dubbi… Proprio come sono soliti fare i comici nelle serate Open Mic.
Quali sono i vostri personaggi preferiti dell'opera di Omero?
Il bello di scrivere questi monologhi è immaginarsi un “dietro le quinte” dei personaggi, cercando noi delle caratteristiche divertenti e inaspettate per ognuno di essi. Ad esempio: Paride non è un vile ma è il primo pacifista della storia, l’ira di Achille deriva dal conflitto con sua madre e da un bullismo subito da piccolo, Elena viene descritta come la responsabile di tutta la guerra, pur non avendo fatto nulla e proprio per mettere a nudo il mondo maschilista dell’epoca e di oggi, mentre Ulisse è un fastidioso ed egocentrico creativo che non sfigurerebbe in un’agenzia pubblicitaria dei giorni nostri.