Sean "Diddy" Combs a processo, in aula anche i figli
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Tutti d’accordo su 4 capi d'accusa, mancato consenso su associazione a delinquere
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Dopo due giorni di deliberazioni, la giuria del processo a carico di Sean "Diddy" Combs, ex tycoon dell'hip-hop accusato di violenze sessuali e sfruttamento della prostituzione, ha comunicato al giudice di aver raggiunto un verdetto su quattro dei capi d'accusa, ma di non essere in grado di raggiungere un consenso sull'accusa di associazione a delinquere.
Combs è accusato di cinque capi d'imputazione: uno per associazione a delinquere; due per traffico sessuale con la forza, frode o coercizione; e due per traffico di persone finalizzato alla prostituzione. L'ex re dell'hip hop, 55 anni, rischia il carcere a vita e si è sempre dichiarato innocente.
Secondo la procura Diddy avrebbe costretto donne e uomini a partecipare a orge prolungate che lui stesso chiamava "freak-offs". In una recente udienza pre-processuale, il suo legale Marc Agnifilo ha offerto anticipazioni sulla linea di difesa affermando che il rapper aveva lo stile di vita di uno "scambista". "Seppure qualcuno può trovare questi comportamenti sbagliati, non si tratta comunque di condotta criminale", ha detto l'avvocato.
Il giudice ha insistito perché la giuria si riunisse di nuovo (oggi alle 15 ora italiana) alla ricerca di un accordo sul capo d’accusa mancante: "Le giurie hanno il diritto di emettere un verdetto parziale, ma visto il breve lasso di tempo a disposizione del collegio per deliberare, preferisco concedere loro più tempo e attendere un verdetto completo".
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