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Placido Domingo dimentica le polemiche per le molestie con un trionfo alla Scala

Il tenore e baritono messicano di origini spagnole ha celebrato i 50 anni dal suo debutto al Piermarini con un concerto di Gala in cui ha ripercorso buona parte del suo repertorio verdiano


Placido Domingo dimentica le polemiche per le molestie con un trionfo alla Scala - foto 1
IPA

Una standing ovation e 18 minuti di applausi.

Si è concluso così il recital con cui Placido Domingo ha celebrato alla Scala di Milano il suo 50.esimo anniversario, Il tenore ha dimenticato così per una sera il #metoo e le polemiche che lo hanno portato a dimettersi dall'Opera di Los Angeles. In platea ad applaudire i cantanti anche Anna Netrebko, fresca di Floria in "Tosca", e il sovrintendente uscente Alexander Pereira.

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Il suo repertorio, con 151 ruoli e oltre 4.000 esibizioni nei teatri più prestigiosi del mondo, è ineguagliato da qualsiasi altro cantante. Agli irriducibili che lo hanno applaudito per quasi 20 minuti, in piedi, Domingo ha concesso e improvvisato l'aria "No puedo ser' della zarzuela "La cameriera del porto" di Sorozabal, a cappella e con la buca dell'orchestra dell'Accademia della Scala ormai vuota e i fiori lanciati dalla platea sul palco della Scala di Milano. Poco prima, dopo un bis del 'Salve o re' di "Macbeth", il baritono spagnolo, sullo stesso palco della Scala in cui debuttò il 7 dicembre del 1969 con l'"Ernani", ha ripercorso parte del repertorio verdiano.

 

L'ouverture del "Nabucco", eseguita dall'orchestra diretta dal maestro Evelino Pidò, e poi "Pietà, rispetto e amore" e "Sappia la sposa mia" della tragedia shakesperiana. Con lui sul palco a celebrare queste nozze d'oro con il Piermarini, oltre al coro dell'Accademia, anche la soprano Saioa Hernández (che per questa stagione sarà la Tosca di Davide Livermore nella tournée scaligera a Tokyo), il basso di fama internazionale Ferruccio Furlanett e il tenore Jorge de Leon, nelle sinfonie del "Don Carlo", de "I Vespri Siciliani" (tanti gli applausi per il preludio) e de "Il Trovatore".

 

Sono in diversi quelli venuti a Milano dall'estero "esclusivamente" per lui. Da Madrid, Instanbul, dalla Francia o dalla Germania e per nessuno di loro è la prima volta: "mi sento molto fortunata ad essere qui - dice Kristen, arrivata invece da Francoforte con un gruppo di amiche melomani -. Ho già visto Domingo all'arena di Verona". Le accuse e il .metoo? "I don't care (non mi interessano), è il migliore".

 

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