Prosegue il "Tutta Vita Tour 2025–2026" nei palazzetti con 20 date sold out e il 18, 20 e 21 giugno 2026 l'artista sarà nella sua Genova, nello stadio che riapre eccezionalmente le sue porte alla musica
© Andrea Bianchera
Per Olly la "festa" è tutt'altro che finita. Prosegue infatti il "Tutta Vita Tour 2025–2026" nei palazzetti con 20 date sold out e un evento "storico": il 18, 20 e 21 giugno 2026 l'artista sarà nella sua Genova, nello stadio che riapre eccezionalmente le sue porte alla musica. A quasi un anno dall’uscita di "Tutta vita", il giovane artista ha pubblicato inoltre "Tutta Vita (Sempre), la nuova edizione dell’album prodotto da Juli, già quattro volte disco di platino, che si arricchisce di cinque inediti, "Così così", "Il brivido della vita", "Come noi non c’è nessuno", "Occhi color mare" e "Buon trasloco". Una sorta di "riassunto" dell'"Olly pensiero" e di un anno di successi e crescita personale, ma al tempo stesso un progetto collettivo, capace di raccontare le esperienze e i sentimenti condivisi da un’intera generazione, pur restando profondamente intimo, perché riflette il processo di crescita che l’artista ha condiviso con la sua famiglia di amici in dodici mesi intensi di emozioni.
I cinque brani sono nati infatti tutti durante il tour sold out nei club, nei momenti di festa con gli amici di sempre, ma anche in attimi di intima riflessione e riflettono così un percorso creativo che restituisce un disco autentico e vitale. Un percorso non privo di ostacoli e di momenti difficili, come racconta il cantautore genovese parlando di "Così Così": "L'abbiamo scritto a maggio. Ero molto arrabbiato. Dopo Sanremo ho avuto la sensazione di non essere simpatico proprio a tutti. Sui social piovevano insulti, anche pesanti ed è stato difficile all'inizio convivere con i continui attacchi. Però poi ho cominciato a leggerli con un interesse diverso...fregandomene. E questa canzone è il frutto di quella consapevolezza. E' il mio mezzo per sfogarmi. Olly aiuta Federico. C'è un po' di arroganza dietro alla leggerezza, ma mi ha aiutato a togliermi di dosso la rabbia nei confronti di chi ha la pretesa di giudicare la vita altrui. C’è una reazione, che istintivamente viene fuori dall’unico linguaggio possibile: la musica.... E a chi mi ha definito miracolato dico: c'è tanto lavoro dietro e sono contento di avere fatto certi passaggi per arrivare fino a qui". Un brano diretto, istintivo quindi in cui Olly ha messo dentro quella rabbia leggera e ironica che accompagna ogni ripartenza, ma anche la voglia di leggere le critiche senza prendersi troppo sul serio, con una sana leggerezza e spensieratezza.
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Tra gli inediti anche "Occhi color mare", che Olly spiega è stata "presa in prestito" da Pino Daniele: "Eravamo in Sardegna e abbiamo sentito alla radio “Neve al sole” di Pino. Ci è piaciuto così tanto il motivo e il ritornello che arrivati a casa Juli mi ha convinto a riutilizzarlo per divertirci. Ne è venuto fuori un brano swingato, con nuove sonorità, perfetto da eseguire sul palcoscenico e che ripropone il vecchio Olly".
Sax e armonica Sonorità che nei cinque inediti sono sempre più organiche, arricchite dall’uso di strumenti come sax e armonica, pensate per sprigionare tutta la loro forza proprio nella dimensione live. Al centro ci sono sempre le parole di Olly, che mostrano una maturità crescente, canzone dopo canzone, mentre il suono si sposta con naturalezza dalle radici elettroniche degli esordi per abbracciare una dimensione sempre più organica e cantautorale.
Vivere... in bilico Olly tuttavia ci tiene a sottolineare di essere rimasto sempre lo stesso: "Un ragazzo di 24 anni che vuole fare il ragazzo di 24", come racconta in "Brivido della vita", che lui stesso definisce "canzone da carovana", ovvero collettiva, da festa tra amici.
Un brano che è una celebrazione sincera e viscerale dell’esistenza, delle piccole cose che la rendono unica: le amicizie, gli amori, le esperienze condivise. Nato tra il Lago Maggiore e le vacanze in Sardegna, è diventato un inno del gruppo di amici di Olly. Racconta le allucinazioni, le follie e le intimità vissute insieme, trasformando episodi quotidiani - anche banali - in un canto collettivo che racchiude l’essenza della vita vera e mette a nudo la gioia del vivere, senza retorica.
"Vivere è la parola che ricorre di più nelle mie canzoni. E questo è un brano in cui non mi vergogno di ammettere che ogni tanto si ha voglia di semplicità, di vivere in bilico di non sentirsi del tutto lucido, di lasciarsi andare ... ballare nudi per casa ad esempio. Stanno succedendo cose fichissime ma noi restiamo sempre gli stessi. Il mio compito è far vedere quello che sono nel bene e nel male".
A far da contraltare a "Brivido della vita" c'è poi "Buon Trasloco", una canzone nata riflettendo sulla morte, dopo la scomparsa del padre di Giulio, avvenuta proprio durante il tour: "Mi piacerebbe che chiunque riuscisse a dedicare questa canzone all'amico, al padre, o a chiunque se ne sia andato", spiega Olly: "Sono contento che sia l'ultima canzone del disco.. c'è una fine e poi di nuovo un inizio. Nel brano Giulio suona la fisarmonica... che suonava il padre. E' una fine raccontata in maniera leggera. Il trasloco in fondo è andarsene è finire qualcosa per cominciare qualcos'altro. L'ho scritta come se fossi Giulio. Una canzone che può avere molte chiavi di lettura ma che ha dietro questo importante momento di riflessione, non presa male...L'intento è stato quello di poterla fare associare da chiunque a suo modo. Un modo di parlare di morte in modo "leggero"...
"Non mi interessa se le canzoni che la gente canta non sono in classifica", spiega infine Olly parlando dei live, la dimensione che più gli e congeniale, dove si sente a suo agio e sa far sentire a proprio agio anche il pubblico: "Mi interessa che ai concerti la gente canti le mie canzoni... questo è stato un anno davvero incredibile per i concerti", aggiunge: "All'inizio ho avuto alcuni momenti di paura e difficoltà, ma poi è arrivata la consapevolezza, gli ippodromi mi hanno aiutato e il prossimo step sarà lo stadio di Genova. Poi chissà... magari mi fermo un pochino, per non rompere troppo le palle. Vorrei dedicarmi anche ad altro, a viaggiare, ai rapporti sociali...".
Intanto però, dopo le due date sold out all’Ippodromo Snai di Milano di settembre, Olly tornerà a esibirsi dal vivo con il Tutta Vita Tour 2025–2026, il suo primo tour nei palazzetti con 20 date sold out, prodotto e organizzato da Magellano Concerti. Dopo la doppietta genovese, con i concerti del 4 e 5 ottobre 2025 allo Stadium di Genova, il tour proseguirà l'8 ottobre all'Unipol Arena di Bologna, il 10 ottobre all’ Unipol Forum di Milano e il 14 e 15 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma. Si continuerà il 17 ottobre al Palapartenope di Napoli.
Nel 2026, il "Tutta Vita Tour" ripartirà con il doppio appuntamento al Palazzo del Turismo di Jesolo (7 e 8 marzo), per poi toccare Firenze il 10 e 11 marzo al Nelson Mandela Forum, Pesaro il 13 marzo alla Vitrifrigo Arena, Bologna il 16 marzo, Milano il 20 marzo e Torino - all’Inalpi Arena - il 18 marzo e il 22 marzo. Il tour si concluderà poi con le date romane del 25 e 26 marzo a Roma (Palazzo dello Sport), il 28 marzo a Eboli al Palasele, e il 30 marzo a Bari al Palaflorio.
Dopo il tour invernale Olly si prepara a esordire sul palco dello Stadio Luigi Ferraris di Genova per le tre date evento, tutte sold out di "Tutti a casa", un nuovo appuntamento live che sa di straordinario: Olly sarà infatti il prossimo 18, 20 e 21 giugno 2026 nella sua Genova, nello stadio che riapre eccezionalmente le sue porte alla musica a 21 anni dall’ultimo concerto che si è svolto nella venue, tenuto da Vasco Rossi. Un evento che, già dal titolo, racconta del legame stretto di Federico con la sua città e le sue radici, della voglia di condividere con Genova l’energia, la potenza e il senso di condivisione che i suoi live sprigionano. Ai tre concerti di Genova si aggiungono inoltre due nuovi appuntamenti con cui Olly concluderà più di un anno di concerti e performance dal vivo. Le nuove date de Il Gran Finale Tour saranno il 30 giugno 2026 al Rock in Roma (Ippodromo delle Capannelle) e il 3 luglio alla Reggia di Caserta (Piazza Carlo di Borbone).