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Negramaro, partito da Milano il tour nei teatri: "E' il nostro ritorno alla vita"

Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco in uno spettacolo totalmente in versione acustica

Negramaro, partito da Milano il tour nei teatri: "E' il nostro ritorno alla vita" - foto 1
Ufficio stampa

Il loro ultimo album, "Contatto", risale al 2020, quando tutto il mondo della musica era fermo a causa della pandemia di Covid.

Ma loro no, i Negramaro avevano capito che "era il momento di essere dove l'arte doveva essere". E a due anni di distanza Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco hanno potuto finalmente tornare su un palco e ritrovare quel contatto che tanto gli è mancato. Dal Teatro degli Arcimboldi di Milano la band ha, infatti, dato il via al "Negramaro unplugged european tour 2022", ben 41 live in versione acustica in giro per l'Italia e l'Europa.

 

"Abbiamo provato in questi maledettissimi anni a resistere con un disco - ha spiegato Giuliano Sangiorgi a poche ore dal debutto nel capoluogo meneghino -. Siamo felici di averlo fatto. Dopo diversi tour saltati, ora festeggio per me il ritorno alla vita". A sottolineare l'importanza di quell'album e, ancora di più, la voglia di riabbracciare i fan, la band ha scelto proprio il brano "Contatto" per aprire i concerti. Dopo aver riempito gli stadi e i palazzetti di tutta Italia, "volevamo un incontro intimo ma comunque performante". "Portiamo in scena una sorta di soundtrack della nostra vita e delle vite che abbiamo davanti", ha aggiunto il frontman della band.

 

Insieme da quasi vent'anni, i Negramaro sono più uniti che mai e sempre pronti a cercare nuovi stimoli per il presente, ma anche per il futuro. "Siamo sempre noi sei e abbiamo già dischi pronti su cui stiamo lavorando", ha svelato Sangiorgi, senza però approfondire cosa hanno in mente per festeggiare in grande due decenni di musica. I Negramaro non si dicono spaventati dal nuovo panorama musicale. Anzi, ha sottolineato il cantante, "sono felice e affascinato dalla nuova musica italiana". Ad oggi, secondo l'artista, ci sono moltissimi giovani pieni di talento e in grado di raccontare nel profondo la propria vita, ma sono spesso messi sotto pressione. "Non hanno la possibilità di sbagliare, se commettono un errore non hanno una seconda chance e questo non è giusto, noi abbiamo sbagliato tante volte". 

 

Negramaro, partito da Milano il tour nei teatri: "E' il nostro ritorno alla vita"

 

Ma Giuliano e i suoi musicisti non hanno di certo sbagliato la prima data del tour. Di fronte al Teatro degli Arcimboldi sold out, la band ha emozionato per oltre due ore. Ad accoglierli un piccolo flash mob organizzato dal fanclub: non appena sono suonate le prime note dalla platea si sono sollevati fogli bianchi con la scritta "Ho trovato il contatto", a enfatizzare quella voglia di stare insieme tanto cara a Giuliano. Ma la gioia è stata doppia perché sul palco è potuto tornare a suonare Lele Spedicato, in piena forma dopo la lunga riabilitazione a seguito dell'ictus del 2018. La sua presentazione ha scatenato l'ovazione da parte del pubblico. A lui sono state dedicate anche le prime parole di Sangiorgi. Tra le decine di led posizionati sul palco, sorridente ed emozionatissimo, ha così salutato gli spettatori: "Milano, è bellissimo vedervi, fatemi solo dire una parola... Grazie! Qualcuno mi ha detto che sarebbero tornati i vecchi tempi (indica Spedicato, ndr), ma quei vecchi brutti tempi non torneranno più, i nuovi tempi saranno bellissimi. Auguri a tutti". 

 

Come lo stesso cantante ha svelato, la scelta dei brani è stata difficoltosa, tanto che in un primo momento si era ipotizzato un concerto da oltre tre ore. Ridimensionato a due ore e un quarto, non sono però mancate le canzoni su cui il pubblico è sempre stato abituato a scatenarsi come "Nuvole e lenzuola", "Via le mani dagli occhi", "Estate", e per chiudere il concerto "Mentre tutto scorre", ma anche momenti di estrema intimità con "Solo tre minuti", "Quel posto che non c'è", "Solo per te" e "Sei". Due i momenti particolarmente toccanti dello show. Sul brano "Uno come me", il frontman ha invitato il pubblico a chiudere gli occhi, ha fatto spegnere le luci del teatro, ha fermato gli strumenti: un momento di silenzio surreale rotto soltanto dalla voce inconfondibile di Giuliano. E ancora: la band ha deciso di inserire in scaletta "Dalle mie parti", brano che Sangiorgi ritiene particolarmente importante. "Nell'epoca in cui contano i post e i like sui social, questa canzone è il mio post lunghissimo e cantato - ha spiegato ore prima del debutto -. Tante volte mi sono sentito dire 'fai il cantante, canta e basta', allora io dico quello che penso cantando. E' una canzone a favore della vita umana e questo è un concetto che non può essere politicizzato. Io sono di carne e ossa e ho un cuore, non sono né di destra né di sinistra".  

 

Anche dal palco, Sangiorgi ha voluto lanciare il proprio messaggio di pace. "Penso a quello che sta succedendo nel mondo... non si può morire a 20 anni per una ciocca di capelli, per un velo messo fuori posto. Non si può morire per nessuno motivo, non possono morire donne, uomini, non possono morire bambini in mare. Non può morire l'umanità, cantare ci aiuterà a dire che vogliamo vivere, che il pianeta vuole vivere i suoi giorni migliori. Mai più tutto questo, mai". Un forte messaggio di fratellanza che i Negramaro sono ora pronti a portare in giro per l'Italia e per l'Europa.

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