Mito e leggenda, Bruce Lee avrebbe 80 anni: un'icona globale del Kung Fu al cinema
Campione di arti marziali, divenne una star cinematografica, ma morì (misteriosamente) allʼapice del successo a soli 32 anni
Fenomeno sociale e culturale, attore e campione di arti marziali. Il 27 novembre Bruce Lee avrebbe compiuto 80 anni. Nonostante sia morto a soli 32 anni, nel 1973, la sua leggenda vivrà per sempre. Nato a San Francisco, ma con origini cinesi, è stato il pioniere di un genere cinematografico che diffuse la moda delle arti marziali in tutto l’Occidente, abbattendo anche le barriere di Hollywood per gli interpreti asiatici.
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Bruce Lee aveva in mente un progetto ambizioso e visionario: coniugare due mondi opposti come l’oriente e l’occidente, due culture che in lui hanno sempre convissuto. E' nato nella Chinatown di San Francisco ma cresciuto a Hong Kong (che all'epoca era una colonia cinese). Tra i nomi datogli dai genitori c'è anche "Xiao Long", "piccolo drago", in quanto nato nell'anno cinese del drago, ma anche per sottolineare il carattere esuberante, che durante l'infanzia lo portava a scontrarsi con la piccola criminalità giovanile.
Fino a 18 anni a Hong Kong è allievo del maestro Yip Man, istituzione del Kung Fu (raccontato da Wong Kar-Waiy nel suo "The Grandmaster"), disciplina che supera: nel 1966 inventa un suo genere di arti marziali rapidissimo e senza regole convenzionale, il Jeet Kung Do, "la via del pugno che intercetta".
Sempre a Hong Kong, tra i sei ed i diciassette anni partecipa a sedici pellicole, mentre il primo film di un certo riguardo, "The Orphan "del 1958 lo interpreta a diciotto anni. William Dozer, produttore della serie "Batman", nota le sue capacità fisiche e gli affida una parte nella serie tv "Il Calabrone verde". E' il trampolino di lancio che gli farà guadagnare i primi ruoli da protagonista al cinema, "Il furore della Cina colpisce ancora" del 1971 e "Dalla Cina con furore" dell'anno successivo lo renderanno icona in tutto il mondo. Diventato stella assoluta del cinema mondiale, fonda una propria casa di produzione, escrive, dirige e interpreta "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente", film reso celebre dalla co-presenza di Chuck Norris (celebre la scena del duello al Colosseo). Nel 1973 è protagonista nella pellicola "I tre dell'operazione Drago", che segna un grandissimo successo.
Salvato da un edema celebrale il 10 maggio 1973, il 20 luglio muore per una reazione a un medicinale per l'emicrania. Ma sulla sua morte si allunga l'ombra della mafia cinese e ancora oggi, dopo le tante autopsie non hanno fugato i dubbi sulle cause del decesso. I suoi diari hanno ispirato la serie tv "Warrior", prodotta dalla figlia Shannon Lee.
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