David Bowie rivive a teatro in Lazarus con Manuel Agnelli
© Fabio Lovino
© Fabio Lovino
Dal 28 maggio al 1 giugno in scena l'opera rock del Duca Bianco con la regia di Valter Malosti
© Fabio Lovino
Manuel Agnelli è l'alieno caduto sulla terra di "Lazarus", testamento artistico del grande David Bowie. Il Duca Bianco rivive sul palco del Tam Teatro Arcimboldi di Milano (penultima tappa della tournée che si concluderà all'Argentina di Roma dal 5 al 15 giugno), dal 28 maggio al 1 giugno. Considerato "il regalo d’addio di Bowie al mondo", "Lazarus" è un inconsueto e per certi versi straordinario pezzo di “teatro musicale”, scritto dall’artista poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh. Seppur piegato dalla malattia il musicista ha voluto lasciare questo prezioso testamento creativo, insieme all'album 'Blackstar', uscito due giorni prima della morte.
© Fabio Lovino
© Fabio Lovino
A otto anni dal debutto a New York, 'Lazarus' è andato in scena per la prima volta in Italia nel marzo del 2023 con la regia del direttore di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale Valter Malosti, che ha curato la versione italiana avvalendosi anche dei consigli del drammaturgo Enda Walsh, con cui aveva già collaborato in passato.
Dopo avere ottenuto i diritti in esclusiva nazionale, ERT ne ha affidato la realizzazione a Valter Malosti il quale ha chiamato come protagonista, nel ruolo di Newton, Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours, la cantautrice e polistrumentista Casadilego e la coreografa e danzatrice Michela Lucenti. Con loro un ricchissimo cast di 11 interpreti e 7 musicisti, Dario Battaglia, Camilla Nigro, Maurizio Camilli/Mauro Bernardi, Andrea De Luca, Noemi Grasso, Maria Lombardo, Giulia Mazzarino, Isacco Venturini, Carla Vukmirovic, e 8 musicisti, tra i migliori della scena musicale italiana: Laura Agnusdei (sassofoni), Jacopo Battaglia (batteria), Francesco Bucci (tromboni), Andrea Cauduro (tastiere addizionali), Davide Fasulo (piano e tastiere), Stefano Pilia (chitarra), Giacomo Rossetti (basso), Paolo Spaccamonti (chitarra). Gidati dal progetto sonoro e dalla produzione musicale di GUP Alcaro, i musicista presenteranno arrangiamenti originali dei più grandi successi di David Bowie, da Heroes a Life on Mars?, fino a Changes, e dei cinque brani che l’artista scrisse appositamente per lo spettacolo, tra cui il capolavoro che dà il titolo all’opera.
La prima rappresentazione di 'Lazarus' ha avuto luogo il 7 dicembre 2015 al New York Theatre Workshop di Manhattan, e quella è stata anche l'ultima apparizione pubblica di Bowie, che sarebbe scomparso appena un mese dopo, il 10 gennaio 2016. A più di 50 anni dal romanzo originale "The Man Who Fell to Earth" di Walter Tevis (lo stesso autore del libro che ha dato origine alla fortunata serie televisiva "La regina degli scacchi / The Queen's Gambit"), e a 40 dall'omonimo film di Nicholas Roeg, che ha visto Bowie nella sua miglior prova come attore, l'artista britannico ha scelto di riprendere in Lazarus le fila dell'infelice storia del migrante interstellare Newton, costretto a rimanere sulla Terra.
Nella versione di Bowie e Walsh, l’alieno è ancora prigioniero sulla Terra, sempre più isolato nel mondo, chiuso nel suo appartamento, in preda alla depressione e vittima dei suoi fantasmi e della dipendenza dal gin: un moribondo che non riesce a morire. In questa situazione disperata Newton riceve segnali dal passato attraverso la TV, capta visioni del futuro generate dalla sua mente, mescola realtà e sogni ad occhi aperti. Vari personaggi, che potrebbero essere fantasmi o semplici proiezioni mentali si aggirano nello spazio claustrofobico dell’appartamento di Newton, un frullato di immagini, tempi, luoghi, persone che non dovrebbero essere lì e invece sono lì presenti e vivissime. Tutto è presente, non solo le cose sublimi ma anche le stupidaggini e le cose apparentemente insignificanti.
Nel Lazarus diretto da Malosti musica, arte visiva, teatro, danza e video-arte si fondono per dar vita a una esperienza di “teatro totale”, in cui gli artisti sono i medium di uno straordinario flusso di energia. Lazarus è un’opera sofisticatissima ma al tempo stesso popolare che ci parla del nostro viaggio di migranti sulla terra. Di Bowie/ Newton scompare il corpo ma rimane in dono la preziosa e altissima qualità dei suoi testi musicali (sempre più evidente) e l’energia che attraverso la sua musica ci salva e ci fa vibrare.
Lo spettacolo include numerosi brani fra i più celebri di Bowie e quattro pezzi scritti appositamente per questo lavoro, legati in modo da costruire una frammentata e affascinante drammaturgia parallela, tra cui il capolavoro che dà il titolo all’opera.