SECONDO ALBUM

"From the Pyre", le Last Dinner Party accendono la fiamma del nuovo art rock britannico

Secondo album per il quintetto londinese che due anni fa con il lavoro di debutto aveva stupito tutti andando al primo posto in Inghilterra e vincendo due Brit Awards. A febbraio saranno in concerto a Milano

21 Ott 2025 - 11:33
 © Ufficio stampa

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Con il loro album di debutto, "Prelude to Ecstasy", nel 2023, hanno stupito tutti andando al numero in classifica. Ora le Last Dinner Party provano a ripetersi. È uscito "From the Pyre", il secondo lavoro del quintetto londinese, che sposta leggermente le coordinate stilistiche del gruppo per guardare alla tradizione britannica.  "Questo disco è una raccolta di storie, e il concetto di 'album come mito' le lega - dicono -. 'The Pyre', la pira stessa, è un luogo allegorico in cui hanno origine questi racconti, un luogo di violenza e distruzione ma anche di rigenerazione, passione e luce". La band sarà in concerto in Italia per un'unica data al Fabrique di Milano il 13 febbraio 2026.

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Due Brit Awards vinti a (tra cui il Premio Breakthrough Artist all'inizio di quest'anno), il tutto esaurito registrato praticamente in ogni concerto che hanno fatto in tutto il mondo (inclusi tre concerti sold-out nella loro città natale all'Eventim Apollo di Londra): le Last Dinner Party sono state una delle più sorprendenti novità uscite dal panorama britannico negli ultimi anni. La band è composta da Abigail Morris (voce), Emily Roberts (chitarra e mandolino), Georgia Davies (basso), Lizzie Mayland (chitarra e voce) e Aurora Nishevci (tastiere e cori). Le cinque musiciste si sono conosciute all’università e hanno iniziato a suonare insieme nei piccoli club londinesi mettendosi subito in luce per il loro stile elegante e teatrale. Se da un lato la timbrica di Abigaille Morris ha portato spesso a paragonarla a Florence Welch di Florence + The Machine, i loro riferimenti musicali sono molto più ampi e spaziano tra l'art rock, il glam e pop barocco. Nell'album di debutto "Prelude to Ecstasy" impossibile non sentire le influenze di David Bowie, di Kate Bush ma anche degli Sparks nel modo in cui riescono a mutare atmosfere e direzioni anche all'interno di uno stesso brano.    

© Rachell Smith

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Per realizzare "From the Pyre" le Last Dinner Party sono entrate in studio all'inizio del 2025 con il produttore vincitore del Grammy Award Markus Dravs (Wolf Alice, Florence + The Machine, Bjork). Quello che ne è uscito è un album in cui il quintetto riesce a evolvere pur mantenendo uno stile riconoscibilissimo. Le canzoni hanno una struttura più definita e meno anarchica rispetto a quelle di "Prelude To Ecstasy" e in alcuni casi guarda a radici folk, senza per questo perdere in teatralità e godibilità. I testi poi rivelano un approccio letterario colto e immaginifico, che si declina in un gusto tutto particolare per il racconto. "Le canzoni sono incentrate sui personaggi, ma rimangono comunque profondamente personali, eventi quotidiani portati all'estremo patologico - raccontano loro -. Essere ghostati diventa una danza western con un assassino, e il cuore spezzato ride in faccia all'apocalisse. I testi evocano fucili, falci, marinai, santi, cowboy, inondazioni, Madre Terra, Giovanna d'Arco e inferni ardenti. Abbiamo trovato che questo tipo di immagini evocative fossero il modo più onesto e veritiero per discutere delle nostre esperienze, dando a ciascuna il peso emotivo che merita". "Questo disco sembra un po' più cupo, più crudo e più terra terra - continuano -; si svolge guardando un paesaggio sublime piuttosto che seduti a una tavola imbandita. In alcuni punti sembra anche metatestuale e sfacciato, come uno sguardo complice rivolto a noi stessi".

L'album è stato anticipato dai singoli "This Is the Killer Speaking" e "The Scythe". "Questa canzone è nata nove anni fa, come una profezia. L'ho scritta prima di conoscere il dolore o la sofferenza di una rottura sentimentale, prima di capire che la fine di una relazione è esattamente come la morte di una persona cara - ha spiegato Abigail Morris a proposito della seconda, forse il brano più interessante di tutto il disco -. Una volta che sai cosa significa perdere qualcuno, entri in un nuovo regno dal quale non puoi più tornare indietro. Cerchi di raggiungerlo telepaticamente attraverso sensitivi o testi di canzoni (a volte le due cose coincidono) e a volte ti danno una risposta. Possono volerci nove anni per rendersi conto che si sta soffrendo, ma una volta che lo si capisce, li si vede ovunque: in un pettirosso, in una volpe di strada, in un film di Wim Wenders. The Scythe (La Falce - ndr) arriva per tutti e non bisogna aver paura di ciò che c'è dall'altra parte".

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