Il regista dissidente iraniano ha chiesto con forza "la fine immediata della devastante guerra tra Repubblica Islamica e regime israeliano"
© IPA
Jafar Panahi si sfoga sui social e racconta la sua impossibilità a rientrare nel suo Paese scrivendo: "Intrappolato da settimane fuori dall'Iran, proverò a tornare'. Il regista dissidente iraniano, Palma d'Oro all'ultimo festival di Cannes con "A Simple Accident", si trova a Sydeny, dove era stato invitato per il Sydney Film Festival.
Nel lungo post pubblicato su Instagram, accompagnato da un'immagine in cui si vedono degli aerei mentre sganciano bombe su una città, il regista ha scritto: "Due settimane fa sono stato invitato al Sydney Film Festival. Sono iniziati gli ultimi giorni della guerra. Da quel giorno, ho cercato un modo per tornare a casa, dalla mia famiglia e soprattutto da mia madre. La chiusura delle frontiere aeree e terrestri mi ha praticamente imprigionato fuori dal mio Paese. Fino a ieri ho fatto del mio meglio per tornare, ma è stato inutile. Ma ci riproverò". Esprimendo poi la sua rabbia e il suo dolore ha aggiunto: "Perché questa situazione è profondamente dolorosa e mortale per me; non solo per l'inevitabile distanza da casa, ma anche per la sensazione di non essere in grado di affrontare la sofferenza delle persone sacrificate quotidianamente nel cuore di questa guerra. Quando il destino di una nazione è ostaggio di potenti e ambiziosi, non ci rimane altro che rabbia, dolore e la grave responsabilità di dire la verità alle generazioni future".
Pochi giorni prima Jafar Panahi aveva chiesto con forza "la fine immediata della devastante guerra tra Repubblica Islamica e regime israeliano", auspicando "lo scioglimento immediato" del regime per fare spazio a "un governo popolare, reattivo e democratico" e l'intervento dell'Onu per fermare gli attacchi.
"Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte problemi, le differenze, la cosa più importante è la libertà del nostro Paese". Questo l'appello lanciato dal regista dissidente iraniano Jafar Panahi dal palco del festival di Cannes, dove ha vinto la Palma d'Oro per il film "A Simple Accident". "Il cinema", ha sottolineato: "è una società, nessuno ha il diritto di dirci cosa fare, cosa non fare. È veramente difficile parlare: prima di dire qualcosa permettetemi di ringraziare la mia famiglia per tutto il tempo in cui non sono stato con loro", ha detto emozionato Panahi. "E poi tutta l'equipe che mi ha accompagnato e mi ha permesso di fare insieme a loro questo film. E ringrazio anche tutti coloro che mi hanno accompagnato in Francia per la post produzione e il nostro distributore internazionale. Non sarebbe stato possibile fare questo film se non con una squadra impegnata". Il cineasta ha chiuso il suo breve, ma intenso discorso, ringraziando "il Festival di Cannes e tutte le persone presenti".