Grammy, Beyoncé superstar: con nove nomination punta al Guinness dei primati
Se nella cerimonia del 31 gennaio Queen Bey dovesse vincere almeno quattro statuette diventerebbe lʼartista donna più premiata di sempre. Dovrà vedersi dalla concorrenza di Dua Lipa, Roddy Rich e Taylor Swift, con sei nomination a testa
Potrebbe essere una Beyoncé da record quella della 63esima edizione dei Grammy Awards, in programma a Los Angeles il 31 gennaio. Con le nove candidature ottenute infatti Queen Bey potrebbe fare la storia della musica: diventando l'artista donna più premiata della manifestazione. Le basterebbe vincere quattro statuette. Dovrà guardarsi soprattutto dalla concorrenza di Dua Lipa, Roddy Rich e Taylor Swift, che hanno 6 nomination.
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Ma Beyoncé ha alla sua portata un record ancora più prestigioso: infatti se a fine gennaio dovesse fare l'en plein, lei che ha già portato a casa nella sua carriera 24 statuette, sarebbe da Guinness per il maggior numero di vittorie in assoluto nella storia dei premi. Ad ogni modo le nove candidature fanno già oggi di lei l'artista donna con più nomination nella storia dei Grammy: 79 finora, alla pari con Paul McCartney per il secondo posto in classifica dietro suo marito Jay-Z che quest'anno ha ottenuto tre chance di vittoria e Quincy Jones, entrambi candidati 80 volte.
La 63esima edizione dei Grammy andrà in onda in diretta da Los Angeles sulla Cbs col comico Trevor Noah del "Daily Show" a fare gli onori di casa: ancora ma al momento non è chiaro se con il pubblico in sala o, come è diventato consuetudine da quando è scoppiata la pandemia, davanti a una platea vuota. Dietro il gruppetto cpon sei nomination ci sono Justin Bieber, DaBaby, Billie Eilish e Megan Thee Stallion con quattro a testa.
L'annuncio della Recording Academy premia un'estate superproduttiva per la cantante di "Lemonade", cominciata con l'uscita di "Black Parade" il 19 giugno, data della ricorrenza di Juneteenth che celebra l'emancipazione degli schiavi, e proseguita con la collaborazione con Meghan The Stallion per "Savage", il film "Black is King" uscito su Disney+ e l'accordo con Peloton per il fitness in streaming. "Black Parade" e "Savage" sono in corsa per il disco dell'anno, la categoria più ambita delle 83 in palio quest'anno, assieme a "Colors" dei Black Pumas, "Rockstar" di DaBaby con Roddy Ricch, "Say So" di Doja Cat, "Everything I Wanted" di Billie Eilish, "Don't Start Now" di Dua Lipa e "Circles" di Post Malone.
Le sei nominations della Swift ne includono cinque per "Folklore", l'album campione di incassi creato durante il lockdown. Richh è risultato l'artista maschio con più candidature dell'edizione 2021. Ha ottenuto la sua prima candidatura il gruppo K-pop BTS, nella categoria miglior gruppo/duo pop. L'Academy ha dato una chance a Renee Zellweger per la colonna sonora di "Judy". In questi Grammy c'è anche un po' di Italia: infatti una nomination è andata anche alla mezzosoprano Cecilia Bartoli per "Farinelli": la mezzosoprano italiano ha vinto in passato cinque edizioni dei Grammy, l'ultima volta nel 2011.
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