STORICO CAMBIO DELLA GUARDIA

Giffoni 55 chiude con il passaggio di testimone di Gubitosi | Tutti i premiati dell'edizione

"È il momento giusto - ha dichiarato lo storico patron - Il mio team è pronto": il figlio Jacopo sarà direttore generale e Luca Apolito direttore artistico

27 Lug 2025 - 12:20
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L'edizione numero 55 del Giffoni Film Festival si chiude con 30mila presenze al giorno, quasi un miliardo di contatti raggiunti, oltre 900 milioni nel mondo. Lo ha riferito il fondatore Claudio Gubitosi, che durante la conferenza stampa di chiusura ha ufficialmente passato il testimone a suo figlio Jacopo, nuovo direttore generale, e a Luca Apolito, direttore artistico. "È il momento giusto - ha dichiarato - Il mio team è pronto. Vi lascio un'eredità fatta di amore, sacrificio, ascolto e poesia: senza poesia non si va lontano". Jacopo Gubitosi ha raccolto l'eredità: "Sapevamo sarebbe arrivato questo momento, ma non si è mai davvero pronti. Giffoni è un processo in continua evoluzione. Siamo una famiglia, ed è questo a renderci unici", ha affermato. Apolito ha parlato di Giffoni come di un colpo di fulmine: "Da 55 anni generazioni si raccontano qui. Non accettiamo critiche ai giovani: sono loro i veri testimoni del cambiamento". Commosso anche il presidente Pietro Rinaldi: "Da giurato a presidente: il mio legame con Giffoni dice tutto. È un luogo di cultura e identità, per migliaia di ragazzi e per un team straordinario".

"Sono felice di vivere questo momento insieme a voi - ha detto Claudio Gubitosi ai ragazzi presenti - in un’edizione speciale, con un programma straordinario. In tutti questi anni ho cercato di umanizzare Giffoni, di trasformarlo in un luogo in cui fare cultura significasse anche poesia. Sì, ho usato questa parola: poesia. Nei progetti, nei programmi, nei dettagli. Come nella riapertura del Giardino degli Aranci, dove abbiamo fatto raccontare favole. Quella è poesia. E serve per renderci più umani". Gubitosi ha poi sottolineato che per Giffoni ci sarà sempre e sarà vicino al team. "Ho salutato i giurati +10 questa mattina. Li ho tranquillizzati. Io ci sarò sempre - ha sottolineato -. E continuerò con nuove attività, come la realizzazione del campus. Ho in mente ancora tante idee. Voglio raccontare questa storia meravigliosa nelle scuole. Perché sognare a occhi aperti è il primo passo per costruire il futuro". 

I numeri dell'edizione: 320 ospiti in dieci giorni, 7 milioni di visualizzazioni su Facebook, 16 milioni su Instagram, 200 servizi TV, oltre 530 articoli e quasi 4.000 notizie online. Entro novembre Giffoni diventerà una Fondazione, per continuare a costruire un futuro fatto di unicità.

Giffoni 55, tutti i premiati

 Oltre 5.000 giovani giurati provenienti da 30 Paesi hanno votato i vincitori selezionati tra più di 2.500 opere da tutto il mondo. Il Gryphon Award per Elements +6 va a "Super Charlie" di Jon Holmberg (Svezia/Danimarca), storia di due fratelli - uno neonato con superpoteri, l'altro invidioso - che devono salvare la città da un supercattivo. Per Elements +10 trionfa "Honey" di Natasha Arthy (Danimarca), incentrato su una tredicenne timida e talentuosa che cerca il coraggio di esprimere sé stessa attraverso la musica. Generator +13 premia "Wolfgang" di Javier Ruiz Caldera (Spagna), ritratto di un prodigio del pianoforte di nove anni che, dopo la morte della madre, cerca di costruire un rapporto col padre mai conosciuto. Il vincitore di Generator +16 è "Isle Child" di Thomas Percy Kim (Corea del Sud/Stati Uniti), viaggio identitario di un ragazzo coreano adottato che scopre le sue radici biologiche. Per Generator +18, il premio va a "Kneecap" di Rich Peppiatt (Irlanda/Regno Unito), storia vera di un trio rap che sfida l'establishment usando la lingua irlandese come forma di resistenza e rinascita.

Nella sezione Gex Doc vince "Cutting Through Rocks" di Sara Khaki e Mohammadreza Eyni (Iran/Paesi Bassi/Stati Uniti/Germania/Qatar/Cile/Canada), potente ritratto della prima donna eletta consigliera in un villaggio conservatore iraniano, impegnata contro il patriarcato. Il premio per la Best Cinematography (in memoria di Gaetano Del Mauro) è stato assegnato a "Promise I'll Be Fine" di Katarina Gramatová (Slovacchia/Repubblica Ceca), in cui un quindicenne cerca di ricongiungersi con la madre tra povertà, bugie e scoperta personale. Tra i cortometraggi vincitori del Gryphon Award, per Elements +3 si distingue "The Goldfish" di Gisella Gobbi (Italia), breve racconto sull'amore di una bambina per il suo pesciolino da liberare. Per Elements +6, premiato "Carmen and the Wooden Spoon" di Carlos Gómez-Mira Sagrado (Spagna), in cui una bambina viaggia nella memoria della nonna grazie a un cucchiaio magico. Elements +10 sceglie "Marta vuole giocare" di Valeria Gaudieri (Italia), la storia di una ragazza che sogna di diventare calciatrice nonostante gli ostacoli sociali. Per Parental Experience, vince "Worms (Vermi)" di Domenico Distilo (Italia), ritratto intenso di una bambina che, in un Friuli rurale e difficile, si prende cura della famiglia vendendo vermi ai pescatori. Tra i premi speciali, il Conai - miglior film ambientale va a "My Penguin Friend" di David Schurmann (Brasile/Stati Uniti), vera storia di un pinguino che torna ogni anno dal pescatore che l'ha salvato. Il Premio Acea va a "No Place Like Home" di Valeria Gaudieri (Italia), racconto distopico sull'acqua come bene prezioso e memoria collettiva. Il Premio Lete premia "Marta vuole giocare" (regia di Matteo Quarta, Italia) per il messaggio di inclusività e superamento degli stereotipi di genere attraverso lo sport. Il Premio Tommy Hilfiger va a "The Secret Floor" di Norbert Lechner (Germania/Austria/Lussemburgo), dove un ragazzo scopre un ascensore che lo trasporta nel 1938 e lega con due coetanei in piena epoca nazista. L'Enel Special Award premia 2Bird of a Different Feather" di Manohara (India), storia di una bambina con albinismo che lotta per essere accettata in una nuova scuola ostile. Il Terna Special Award va a "Isle Child" di Thomas Percy Kim (Corea del Sud/Stati Uniti), per il suo profondo racconto sul legame tra identità, memoria e origini.

Il Premio Cgs - Percorsi Creativi 2025, per Generator +13, è stato assegnato a "Felipe" di Federico Schmukler (Argentina/Spagna/Guatemala), ambientato durante la crisi argentina del 2001 vista attraverso gli occhi di un tredicenne. Per Generator +16, il Premio CGS va a "Christy" di Brendan Canty (Irlanda/Regno Unito), intenso racconto di un ragazzo che si ritrova tra nuove amicizie, famiglia e scelte difficili alla soglia dell'età adulta. Infine, l'Ecfa Award - Best European Film for Children (Elements +6) è stato conferito a "Tales from the Magic Garden" di David Súkup, Patrik Pašš, Leon Vidmar e Jean-Claude Rozec (Repubblica Ceca/Slovacchia/Slovenia), in cui tre bambini aiutano il nonno a superare il lutto raccontando storie che trasformano la realtà con la magia dell'immaginazione.

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