Giffoni 55, "sfilano" Neri Marcorè e Luca Marinelli
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"Un film nel 2026 e poi un anno sabbatico", annuncia Marcorè
A Giffoni 55 Neri Marcorè e Luca Marinelli hanno incontrato i juror nell'ottava giornata del Festival del Cinema dei ragazzi. Il primo, eclettico artista, attore, imitatore, doppiatore, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e regista, è la voce narrante della serie animata "Anselmo Wannabe", mentre l'attore è il protagonista di "Paternal Leave" di Alissa Jung al suo film d'esordio.
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"Dovrei scrivere qualcosa a breve, perché vorrei girare durante l'estate dell'anno prossimo, perché nel 2027 mi voglio fermare per un anno, non voglio fare altro che giocare a tennis. E quindi devo sbrigarmi. Compirò 60 anni e voglio un annetto per festeggiare,visto il traguardo. Se ci arrivo vivo perché ho davanti un anno abbastanza tosto!", ha spiegato Neri Marcorè, che ha parlato a lungo del suo esordio dietro la macchina da presa con "Zamora", uscito nella primavera del 2024.
"Una delle ragioni per cui ho debuttato alla regia - racconta - era anche vedere come avrei finito. Non lo sapevo, a fronte di decine e decine di film, serie televisive, ho passato ore e ore sul set e spesso gli attori pensano cosa farei, come imposterei questa scena e come la girerei. E quindi dalla teoria alla pratica, ero curioso di gettarmi appunto in questa nuova arena e provare a fallire oppure cavarmela. E visti i risultati di Zamora è stata un'avventura felicissima a livello umano e professionale. Anche l'atmosfera sul set è sempre stata molto tranquilla, rilassata, mai isterismi. Mi hanno detto 'non è possibile che sia il tuo primo film - ricorda ridendo - perché non urli mai...' L'autorevolezza non è quello, ognuno segue il proprio carattere".
A proposito di carattere confessa ai ragazzi: "La voce è l'espressione del nostro carattere, ma va sempre accompagnata dall'ascolto. La timidezza mi ha accompagnato per anni, ma ho imparato a trasformarla in forza. L'emozione resta, ed è giusto così: è il rispetto che dobbiamo al pubblico".
Marcorè è a Giffoni anche per presentare in anteprima Anselmo Wannabe, nuova serie animata composta da 26 episodi da 7 minuti, ideata e diretta da Massimo Ottoni e realizzata da Ibrido Studio in co-produzione con Aim Creative Studios. e che sarà trasmessa da Rai Kids per Rai Gulp e RaiPlay. L'attore è la voce narrante del Maestro, unico personaggio parlante della serie: "Una guida ironica, non autoritaria, che accompagna i sogni e le scelte di Anselmo. Un'idea che ho trovato bellissima, perché non impone risposte, ma apre domande. Oggi il lavoro è spesso considerato un metro di giudizio del valore di una persona - sottolinea - ma non sempre questa scala è condivisibile. Questa serie aiuta a pensare con la propria testa, a riconoscere le proprie inclinazioni e a smettere di inseguire modelli imposti. Con ironia e dolcezza, che è la cosa più difficile da trovare".
Protagonisti della serie sono Anselmo, un bambino di dieci anni e Letizia, la sua brillante compagna di classe, e insieme vivono disavventure confrontandosi con professioni diverse e mostrando come ogni lavoro, se svolto con passione e dedizione, possa essere il lavoro "più bello del mondo".
E ai giffoner Marcorè consiglia: "Coltivate tanti interessi, anche se non hanno un'utilità immediata. Leggere, imparare a memoria qualcosa, studiare una lingua o suonare uno strumento: tutto vi arricchisce, anche se non diventerà un lavoro".
Luca Marinelli è invece il protagonista del film d'esordio alla regia di Alissa Jung (sua moglie), "Paternal Leave", che esplora la fragilità umana, la paternità e la ricerca di identità. La storia segue Leo, una quindicenne cresciuta in Germania senza conoscere il padre. Quando scopre chi è, parte per l'Italia per cercarlo. Il film inserito nel tema del festival "Becoming Humans" e include nel cast include anche Juli Grabenhenrich, Arturo Gabriellini, Gaia Rinaldi e Joy Falletti Cardillo. La produzione è di The Match Factory & Wildside, in collaborazione con Vision Distribution, Rai Cinema e Sky.
"Tutto è nato", dice Jung: "con la mia voglia di fare questo film per tutte e tutti i Leo di questo mondo. Ma non solo su quelli che hanno 15 o 16 anni ma anche quelli più grandi". E aggiungono all'unisono: "Stiamo accompagnando questo film da un po' di mesi e abbiamo avuto tante reazioni bellissime. Tante persone che ci raccontano come si sono ritrovate in questa storia, che hanno pianto durante il film, che hanno vissuto una situazione simile e si sono sentite rappresentate. Speriamo che arrivi ai tanti Leo, ma anche ai tanti Paolo".