Nel giorno dello sciopero nazionale per la Flotilla, i due artisti hanno lanciato accuse sui social
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Ghali e Clementino polemizzano con i rapper che non si espongono sulla Palestina. Nel giorno dello sciopero nazionale per la Flotilla, i due artisti hanno lanciato accuse sui social: "Il nostro genere è morto... Tacete per gli sponsor, se lo fate siete per il genocidio... Mettiteve scuorn".
"Uno: non vi interessa, non è nel vostro algoritmo - scrive Ghali su Instagram - non sapete 'come sono andate le cose', avete un’idea confusa su chi siano i cattivi e i buoni ormai da decenni o pensate che sia una questione che appartiene solo a una specifica etnia, lontana dalla vostra... Due: sostenete il genocidio e sì, sostenerlo vuol dire anche semplicemente non schierarsi. Qui c’entriamo tutti. Ma, come ogni volta, sarà troppo tardi quando lo capiremo... Tre: avete paura di perdere soldi, posizione e lavoro. Non avete parlato, e i brand non vi cercano. Non avete soldi, non avete stile, vi scopate le tipe tra amici, cosa ci avete guadagnato col vostro silenzio? Il rap è ufficialmente morto. Il silenzio dei rapper ha ucciso il genere. Ne è rimasto solo lo stile, il suono, la forma. Qualsiasi artista che millanta di essere un rapper e usa un sacco di parole per riempire le strofe ma non dice un c...o sulla Palestina non può definirsi tale... Se sei un rapper e non parli di Palestina puoi anche smettere di avercela con gli sbirri. Se sei un rapper e non parli di Palestina puoi finalmente venderti del tutto (sempre se hai da vendere qualcosa). È anche vero che supportare la Palestina è un onore che non tutti possono avere".
Anche Clementino si è esposto nelle stesse ore: "Dedicato a tutti i Rapper italiani, i ‘cosiddetti rapper delle classifiche' che non hanno detto una sola parola sul genocidio a Gaza: Mettiteve Scuorno. E voi sareste rapper? Lo sapete sa vuol dire essere rapper? Vuie non sapit nu cazz. Millantate la parola Hip Hop. Potete avere tutti i platini del mondo, tutte le collane d’oro del mondo, andare alle vostre sfilate di moda da sfigati, ma non siete nulla. Non siete rapper Sit Munnezz!".