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Ghali dona una "rescue boat": "Soccorrere gli esseri umani in mare è una questione di civiltà"

Sarà operativa entro agosto e si chiamerà Bayna, che significa "vederci chiaro", come la canzone contenuta nel suo nuovo album "Sensazione Ultra"

Nabil Elderkin

Una "rescue boat" per salvare vite nel Mediterraneo.

Da sempre sensibile al tema del soccorso in mare dei migranti, Ghali ha voluto fare qualcosa di concreto per "una causa che ritengo fondamentale per il nostro futuro. Soccorrere gli esseri umani è una questione di civiltà. L'artista ha donato un'imbarcazione di salvataggio di cui dotare la Mare Jonio, unica nave battente bandiera italiana della "Flotta Civile" di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale. Contestualmente il rapper ha dato il via ad una raccolta fondi per l'acquisto di nuove "rescue boat".

 

 

L'acquisto di una prima imbarcazione ausiliare consentirà alla Mare Jonio di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi. I fondi raccolti permetteranno ai team rescue di Mediterranea di continuare ad operare nelle acque del canale di Sicilia. 

 

Sui profili social di Ghali si troveranno le modalità per partecipare alla raccolta fondi. La prima "rescue boat" donata da Ghali sarà operativa entro agosto e si chiamerà Bayna, che significa "vederci chiaro", come la canzone contenuta nel suo nuovo album "Sensazione Ultra".

"Sono molto felice", ha scritto l'artista: "di poter fare qualcosa di concreto per una causa che ritengo fondamentale per il nostro futuro. Soccorrere gli esseri umani è una questione di civiltà e vi chiedo, se potete, di partecipare a questa raccolta fondi". 
Vanessa Guidi, presidente di Mediterranea, e già medica di bordo e capomissione a bordo della Mare Jonio ha commentato così la generosità dell'artista: "Ringraziamo Ghali e tutte le persone che lavorano con lui. Da oggi Ghali è membro a pieno titolo del nostro equipaggio in una navigazione che sarà lunga e capace di aiutare tante e tanti che sono là fuori".


Non è la prima volta che Ghali porta avanti un discorso culturale per favorire l’inclusione dei migranti con la sua musica.  In "Cara Italia" cantava: “Quando mi dicono vai a casa/ Rispondo sono già qua” e in "Ora d’Aria" denunciava il razzismo sistemico ancora presente nelle istituzioni del nostro paese.

 

Il brano più emblematico in questo senso forse è "Mamma", una sua canzone del 2017 in cui Ghali cantava di come il Mediterraneo fosse un genitore per i popoli, pregandolo di essere clemente con le vite che vi si affidano per cercare un futuro migliore. Oggi l’artista insieme a tutti coloro che contribuiranno alla raccolta fondi ha fatto qualcosa di concreto per sperare che la situazione possa realmente migliorare.

 

“Mare o mare, non ti agitare/Mi raccomando, portalo in salvo/ Ahi ahi ahi, mare o mare, ti prego non ti agitare o annego/ Mi raccomando che arriva, portalo in salvo a riva”.

 

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