Allo stadio Meazza lo show è durato tre ore e mezza
Gabry Ponte trasforma San Siro in una discoteca a cielo aperto. ll caldo rovente non ha fermato la festa degli oltre 55mila fan del Dj, il primo della storia a calcare il leggendario palco dello stadio milanese. Un esercito di amanti della dance music provenienti da tutta Italia e anche dall'estero per ballare al Meazza, trasformato per oltre tre ore e mezza, in una gigantesca dancefloor al ritmo delle hit, che in 25 anni di carriera hanno fatto di Gabry uno dei Dj più amati. Una grande festa all'insegna del divertimento, in cui il producer si è esibito in tutti quei successi che hanno fatto scatenare intere generazioni: da Blue (Da Ba Dee) a Tutta L'Italia.
"Ho cercato di lavorare allo spettacolo come per qualsiasi altro set che faccio, però è successo di tutto in questo anno da Sanremo con "Tutta l'Italia, tormentone e sigla del Festival a San Marino e poi all'Eurovision. Sono arrivato a San Siro a 50 anni suonati, non ho avuto tempo di pensare, ma siamo riusciti a portare a casa un bel risultato", ha raccontato ai giornalisti Gabry Ponte poco prima di iniziare il live. "Quando abbiamo annunciato San Siro, arrivavamo da un tour nei palazzetti che era andato ben oltre le aspettative, ed è andato sold out in poco tempo. Non lo avevamo pianificato ma eravamo sicuri di avere i numeri".
Niente appelli politici o contro la guerra, come aveva spiegato, per lasciare spazio solo alla musica "che deve fare il suo lavoro cioè unire le persone, in tutte le epoche ci sono conflitti che dividono, ma voglio che stasera la gente si diverta e faccia una bella festa". E musica è stata. Uno show, con una produzione dal respiro internazionale, tipica dei grandi festival. Uno spettacolo curato in ogni dettaglio, dove ogni elemento - visual, effetti speciali, effetti pirotecnici e giochi di luci - è stato perfettamente sincronizzato con la musica.
Gabry ha suonato quasi l’intero repertorio, dai pezzi "storici" di quando faceva parte degli Eiffel 65 ai più recenti, ospitando sul palco molti amici, da Paola Iezzi a Danti, fino alla più internazionale Kel e la figlia, alla quale ha dedicato “Viaggia insieme a me”. A un certo punto il dj ha abbandonato per un attimo la sua consolle per "scendere" tra il pubblico, firmare autografi e stringere le mani dei suoi fan, in prima fila.
"Sono agitatissimo, anche se ho tanta esperienza, ma prima di salire in consolle sono sempre in ansia perché bisogna creare una sintonia con pubblico. Se dovesse accadermi di salire in consolle senza ansia penso che sarebbe l'ultima volta", aveva detto Gabry prima di far tremare i muri del Meazza. E la sintonia col pubblico c'è stata tutta.