Hater

Emis Killa fa una donazione per una bimba malata, ma è una truffa: lui denuncia e scoppia la polemica

Il rapper si sfoga sui social: "Il punto non era sulla mia beneficenza, perché la beneficenza l’ho sempre fatta in privato..."

08 Ott 2025 - 10:50

Raggirato e criticato per una donazione-truffa. Emis Killa si è trovato nel mezzo di un bel polverone, dopo aver aderito, nei giorni scorsi, a una raccolta fondi per aiutare una bambina "molto malata". Raccolta che si è rivelata tuttavia un vero e proprio raggiro per raccogliere denaro con fini tutt'altro che benefici. Una volta scoperto l'inganno il rapper ha denunciato tutto sui social, ma gli hater non si sono fatti attendere.  "Sono stato "accusato di aver fatto la denuncia sociale riguardo alla truffa speculando sui bambini malati per un tornaconto personale...", spiega e aggiunge: "Prima dite: ‘Fai denuncia sociale!’. Poi se lo fai rompete i coglioni, non siete mai contenti”. 

Cosa è successo

 Tutto è cominciato con un video postato al rapper, che mostrava una bambina "visibilmente molto malata, con annesso profilo per avviare raccolta fondi", come ha spiegato Killa, che commosso per la storia ha cliccato sul link per inviare il suo contributo e raggiungere l'obiettivo economico, che veniva segnalato come necessario per aiutare la bimba.  
Insospettito però da una serie di particolari il cantante ha chiesto informazioni a “GoFundMe”, la piattaforma numero per la raccolta fondi e in poco tempo ha ricevuto la conferma che si è trattato di una truffa, ma che i soldi versati sarebbero stati interamente rimborsati: “La tua donazione è stata interamente rimborsata. Abbiamo indagato su questa e su altre raccolte simili riconducibili allo stesso account. Tutte le raccolte riconducibili a questo account sono state rimosse e i donatori rimborsati”.

L'appello sui social  Scosso dalla vicenda Emis Killa ha voluto parlarne sui social per informare tutti dei rischi che si corrono ai danni di chi ha davvero bisogno: "Persone che speculano su storie come questa per rubare soldi al prossimo con il cuore buono, si dovrebbero cancellare non solo dai social ma dalla faccia della terra", ha spiegato in una storia su Instagram. E ha poi lanciato un appello: “Guardatevi bene che, se avete cuore in questo mondo, c’è sempre un infame pronto ad approfittarsene. Per quanto riguarda la bambina del video, se qualcuno la conosce, lei o comunque la sua famiglia me lo segnali e sarò felice di aiutarla dando a loro la mia donazione e ad avviare una raccolta vera”.

Le accuse e la risposta di Emis Killa

  Ma gli hater non si sono fatti attendere e in molti hanno criticato il rapper accusandolo di aver parlato della donazione e della truffa per un tornaconto personale e per farsi pubblicità. La risposta non si è fatta attendere e in un video postato su una storia Instagram Emis Killa ha replicato indispettito: “Non so se avete capito cosa in questo momento qualcuno sta insinuando, che io ho fatto questa denuncia sociale riguardo alla truffa speculando sui bambini malati per un tornaconto personale. Cioè, non per segnalare che ci sono degli infamoni, che ancora tra l’altro stanno raccogliendo soldi perché vedo che i profili sono ancora lì, usando le immagini di una bambina che, ahimè, ho scoperto che è pure venuta a mancare. No, secondo queste persone io dovevo stare zitto, farmi ridare i soldi e non dire niente, perché sennò è per farti bello. Se non fosse chiaro il focus: il punto non era sulla mia beneficenza, perché la beneficenza l’ho sempre fatta in privato, fino a prova contraria, finché non saltava fuori ‘sta roba della truffa, nessuno sapeva un cazzo neanche di questo di gesto, perché io le cose le faccio per conto mio. Però se permettete, se vado a scoprire una roba del genere, quantomeno mi premuro che nessuno venga inculato come hanno fatto con me e che non si arricchiscano ‘sti infamoni", e ha poi concluso: "Mannaggia a voi. Poi dite: “Fai denuncia sociale!”, Poi se lo fai rompete i coglioni, non siete mai contenti".

Ti potrebbe interessare