due date a febbraio

Earl Sweatshirt in Italia per presentare il nuovo "Live Laugh Love": l'hip hop tra intimismo e visione poetica

Il 3LWorldTour del rapper farà tappa nel nostro Paese nei primi giorni di febbraio 2026, a Roma e Milano

11 Dic 2025 - 18:16
 © Facebook

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Il rapper statunitense Earl Sweatshirt arriverà con il suo 3LWorldTour in Italia nei primi giorni di febbraio 2026, portando dal vivo il suo nuovo progetto discografico "Live Laugh Love" e un repertorio che ha segnato profondamente l’evoluzione dell’hip hop contemporaneo. La tournée mondiale dell’artista di Los Angeles, noto per liriche intense, introspezione e sonorità che sfidano i confini convenzionali del genere, farà tappa lunedì 2 febbraio 2026 all’Hacienda di Roma, prima di spostarsi martedì 3 febbraio al Fabrique di Milano. E' un momento particolarmente significativo per lui, che con l''ultimo album ha consolidato una cifra artistica capace di coniugare meditazione, ironia e profonda introspezione, intrecciando immagini simboliche e narrazioni poetiche.

Il nuovo album "Live Laugh Love"

  Con "Live Laugh Love", Earl Sweatshirt torna a far parlare di sé in modo profondo e originale, consegnando al pubblico un album che è insieme una mappa emotiva e un ritratto sincero della sua evoluzione come uomo e artista. Uscito il 22 agosto 2025 senza grandi annunci, il progetto ha subito catturato l’attenzione di critica e fan, consolidando la reputazione del rapper come una delle voci più autentiche e sperimentali dell’hip hop contemporaneo. Il quinto album in studio di Earl si distingue per la sua brevità e intensità: poco più di 24 minuti spalmati su 11 tracce che si muovono tra introspezione, ironia e frammenti di vita quotidiana. 

Il titolo stesso (una frase spesso associata a decorazioni da casa in stile motivazionale) qui assume un tono più complesso: non è un semplice mantra, ma piuttosto un contrasto tra leggerezza e peso, tra gioia e difficoltà, che riflette il momento personale dell’artista. Earl, ora padre e uomo maturo, esplora questi temi senza rinunciare alla sua cifra stilistica unica, fatta di versi veloci e imprevedibili, immagini allusive e un flow che sembra quasi conversazionale. Musicalmente, il disco si distingue per una produzione che miscela loop, beat lo-fi e sonorità che oscillano tra funk, jazz e hip hop sperimentale, con contributi di produttori come Theravada, Black Noi$e, Navy Blue e Child Actor. Brani come "Infatuation" e "Gamma (need the Love") mostrano un lato più riflessivo e romantico, mentre pezzi come "Crisco" e "Static" esplorano tensioni emotive e ricordi irrisolti con un linguaggio sonoro audace e non convenzionale.

Il disco è stato accolto con consenso critico diffuso, lodato per la sua capacità di condensare in breve tempo un universo narrativo e stilistico coerente e intenso. Nonostante la sua natura frammentaria e l’approccio non tradizionale, l’album ha trovato posto tra le uscite più interessanti dell’anno, rivelando un Earl Sweatshirt più aperto e consapevole, capace di trasformare concetti apparentemente banali come “vivere, ridere, amare” in un prisma di riflessioni personali e universali. In un panorama musicale in cui spesso prevalgono grandi produzioni e ritornelli immediati, "Live Laugh Love" si fa notare per la sua onestà artistica, la sua atmosfera intima e quel tocco di caos controllato che da sempre caratterizza il lavoro di Earl Sweatshirt.

La carriera e gli album

  Negli ultimi dieci anni Earl Sweatshirt ha conquistato un posto unico nel panorama hip hop, grazie a un racconto interiore fatto di vulnerabilità, visione poetica e un virtuosismo lirico raro. Emerso come enfant prodige a soli sedici anni dal collettivo crudo e ribollente di energia degli Odd Future, Earl ha subito colpito per la sua introspezione feroce e per quell’intelletto ombroso che sembrava andare ben oltre la sua giovane età. Album dopo album, con un consenso critico sempre più solido, si è affermato come una delle voci più capaci di tradurre emozioni, crescita e inquietudini della sua generazione.

Nel 2024 l’artista ha celebrato i dieci anni di "Doris", un debutto che ancora oggi risuona come un viaggio cerebrale, stratificato e profondamente umano. Un anno dopo, con il seminale "I Don’t Like Shit, I Don’t Go Outside" (2015), Earl ha compiuto un gesto radicale: rivolgere lo sguardo direttamente verso se stesso, reclamando la propria identità attraverso un linguaggio sonoro più cupo e serrato. Il percorso è proseguito con "Some Rap Songs" (2018), lavoro che ha frantumato ogni forma tradizionale per abbracciare l’imperfezione come componente essenziale della sua poetica. Campionamenti densi, versi brevi come lampi e una scrittura astratta hanno dato vita a un collage emotivo in cui convivono dolore, memoria e trasformazione. Con "Sick!" (2022), Earl ha catturato l’incertezza della pandemia trasformandola in un’urgenza silenziosa, circondandosi di collaboratori come Zelooperz, Na-Kel Smith, Armand Hammer, Black Noi$e e The Alchemist. Il legame creativo con quest’ultimo si è poi consolidato nel 2023 con "Voir Dire", un progetto dai toni criptici e profondi: un affresco di loop torbidi, ricordi sparsi e un lirismo ellittico che racconta ancora una volta la continua ricerca di sé.