Da "The Blues Brothers" a "Una poltrona per due", i 70 anni di comicità di John Landis
Uno dei grandi cineasti del nostro tempo ha regalato al pubblico film indimenticabili

Ridendo e scherzando, John Landis compie 70 anni il 3 agosto. Corrosivo e provocatorio, dalla fine degli anni 70 grazie a "Animal House", "The Blues Brothers", "Un lupo mannaro americano a Londra", "Una poltrona per due" il regista è stato per oltre un decennio l'indiscusso campione della commedia americana, con un debole per la musica nera e per l'horror. Due passioni riunite nel 1983 quando diresse "Thriller" di Michael Jackson, 13 minuti che hanno cambiato la storia del videoclip musicale.
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I film di John Landis, impertinenti e frenetici, hanno saputo portare nel cinema pulsioni e provocazioni underground degli anni 70, una vena iconoclasta prima sconosciuta, capace di mettere in discussione lo status quo di una società votata all’individualismo.
Durante la sua carriera il regista ha tenuto a battesimo sul grande schermo una generazione di comici, da John Candy a Dan Aykroyd, da Chevy Chase e Eddie Murphy, lanciato nel firmamento cinematografico l’amico John Belushi.
Landis incontra il cinema a otto anni. Quando la madre lo porta a vedere "Il settimo viaggio di Sinbad", totalmente stregato dalla visione, chiede: “Chi è che fa i film?”. La risposta caratterizzerà la sua vita a venire. A 16 anni abbandona la scuola per lavorare come fattorino alla 20 Century Fox. Grazie a questo impiego conosce tutti agli Studios. anche Hitchcock. Un giorno da lui riceve un consiglio di vita: se vuole fare il regista deve indossare la cravatta sul set, segno di autorità e rispetto per il lavoro.
Per sua stessa ammissione, la base della sua idea di cinema è il punto d’incontro tra comicità e paura. Nel 1973 arriva così l'esordio alla regia con un horror-splatter a basso costo, "Slok". Successivamente mette a segno il dittico che farà la sua fortuna (e di John Belushi e della banda del Saturday Night Live): "Animal House" e "The Blues Brothers". Poi torna al cinema “di paura”, con "Un lupo mannaro americano a Londra". Questo film convince Michael Jackson a proporre proprio a lui di dirigere il suo celebre videoclip "Thriller".
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La carriera del regista prosegue con titoli che fanno epoca, passando tra vari generi, commedia, parodia, spionaggio e western con "Una poltrona per due", "Il principe cerca moglie", "Tutto in una notte", "Spie come noi", "I tre amigos".
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